42 ~ Morning.

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Imagine Dragons - Not Today.

Capitolo Quarantadue ~ Morning.

Il fastidioso suono della sveglia risuona nella stanza, costringendomi a svegliarmi. Ansimo infastidita girandomi verso il comodino, facendo attenzione a non svegliare Harry al mio fianco, e afferro il cellulare.

Spengo la sveglia, lo riporto al suo posto e chiudo gli occhi. Sono stanchissima, non voglio alzarmi. Questa notte, dopo aver fatto l'amore, ci siamo messi a parlare, anche della cosa più stupida che ci passasse per la mente e ci siamo addormentati alle due.

Punto lo sguardo su di lui e sorrido. I capelli disordinati sono sparsi intorno al suo viso, gli occhi chiusi e le labbra dischiuse, da cui il suo respiro esce a piccoli sbuffi.

Gli sposto i capelli dalla fronte e gli lascio un bacio sulla guancia, prima di alzarmi dal letto. Indosso la sua camicia e vado in bagno.

Devo sbrigarmi se non voglio arrivare tardi all'appuntamento con Pierre e il suo avvocato.

Apro il getto d'acqua calda, aspetto che arrivi alla temperatura desiderata, mi sfilo la camicia ed entro nel box. Mi posiziono sotto il getto e al contatto con l'acqua, la mia pelle si cosparge di brividi.

Mi passo le mani tra i capelli, alzo lo sguardo e lascio che l'acqua bagni il mio viso.

L'acqua calda mi aiuta a rilassare.

Sento la porta di vetro del box aprirsi, apro gli occhi confusa e mi ritrovo un Harry mezzo addormentato davanti.

Inarco un sopracciglio.

Non stava dormendo?

L'ho svegliato io?

«Buongiorno piccola» dice con voce roca, circondando la mia vita con le braccia e appoggiando il mento sulla mia testa.

«Buongiorno. Ti ho svegliato?» poso una mano sul suo petto.

Scuote la testa. «Ho allungato un braccio dalla parte del tuo letto, ma non c'eri. Poi ho sentito il rumore dell'acqua e soni venuto qui» sorride, prima di lasciare un tenero bacio sulla mia tempia.

«Potevi continuare a dormire. Tra un'ora devo essere da Pierre» gli accarezzo una guancia, prima di alzarmi sulle punte dei piedi e baciarlo a stampo sulle labbra.

«La mia ragazza è nuda sotto la doccia, non posso far finta di niente» dice ed io scuoto la testa, ridacchiando.

Le sue mani iniziano a solleticare la mia pancia, mentre bacia tutto il mio viso: la fronte, la tempia, gli occhi, il naso, le guance e le labbra.

«No, Har-Harry, ti prego!» esclamo ridendo, cercando di sottrarmi alla sua presa.

Conosce bene i miei punti deboli.

«Gna, gna» mi prende in giri mordicchiando la punta del mio naso, senza smettere con la sua tortura.

«D-Dai, basta!» porto le mani sul suo viso provando ad allontanarlo, ma inutilmente.

***

Chiudo la porta della mia stanza alle mie spalle e mi guardo intorno cercando con lo sguardo Harry, ma di lui non c'è la minima traccia. Dopo aver fatto la doccia è andato al B&B per prendere le sue cose, mentre io ho raggiunto Pierre e il suo avvocato nel bar dell'hotel.

Ho letto il contratto e tutto mi sembrava perfetto, l'unica cosa che mi ha sorpreso è la cifra che Piede ha scelto. Cinquemila dollari, lui ha persino detto che in precedenza ne aveva scelta una maggiore.

Ricordati di noi. |H.S| Where stories live. Discover now