23. Sottomondo è su Google Maps

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Il titolo di questo capitolo non ha nessun senso, perdonatemi.

Le fiamme del fuoco ardevano, davanti agli occhi di Shirley, che, con lo sguardo perso in tutte quelle sfumature di rosso e giallo, non poteva fare a meno di pensare a cosa sarebbe successo.

La profezia era incasinata, preannunciava il caos. Se tutto quello che la sua amica aveva pronunciato fosse accaduto.

A Shirley sembrava di star portando ancor di più a fondo Sottomondo, invece che farla rinascere.

Ritornando a Ross: una volta pronunciate quelle parole l'avevano messa a dormire su un letto di funghi marshmellow e quella non aveva più accennato a voler proferir parola.

Adesso Shirley si trovava seduta sul tronco di un albero rovesciato, alla luce di un falò improvvisato dal leprotto. Era sola.

Ovvero, era sola finchè da dietro un albero non era spuntato Harry, con in mano due pezzi di fungo marshmellow e due bastoncini e gliene aveva posto uno.

Anche lui si era seduto sul tronco, ad una certa distanza dalla ragazza, e fissava distratto le scintille che scoppiettavano tra le fiamme.

Quindi adesso erano in due che, con la testa, viaggiavano in due posti diversi: una al futuro, l'altro al passato.

Finchè «Che cosa credi che succederá ora?» a spezzare quel silenzio cupo era stato Harry.

Shirley parve risvegliarsi da un lungo sonno e «Non ne ho idea.»

«Mi stai dicendo che non sai cosa fare?»

«Ti sto dicendo che ho un idea, ma sará un suicidio. Soprattutto se andrá come l'Oracolo ha predetto.»

Harry spostò gli occhi dalla ragazza e tornò a guardare il fuoco. «Se vuoi veramente sconfiggere Alice, non devi pensare alla profezia. Ti condizionerá in ogni scelta. Ti fará riflettere troppo a lungo su ogni azione o decisione. Sará la profezia stessa che ti porterá a perdere la testa, non Alice.»

Shirley ci pensò a lungo: circa mezzo secondo. Poi sparí.

A Harry per poco non prese un colpo nel vedere la ragazza scomparire in una nebbia viola e blu.

Neanche dieci secondi dopo era di nuovo lí, con un foglio arrotolato tra le mani. Lo afferrò dai lati e lo distese a terra: era una mappa, la mappa di Sottomondo.

Rappresentava una piantina semplice di tutto quello che si trovava a Sottomondo, larga circa quanto un tavolo.

«Wow, questo è tutto Sottomondo?» chiese Shirley.

Harry fece una smorfia «No.» poi allungò l'indice verso la cartina e lo fece scorrere. La mappa si spostò, rivelando un'altra parte della pianta. Harry continuò a scorrere finchè non trovò l'immagine di un castello.

«Sottomondo è infinito, non può stare dentro ad una pagina. Qui» e indicò il castello «è dove si trova Alice. La carta cambia a seconda delle modifiche apportate a Sottomondo.»

Shirley studiò la mappa per qualche minuto, finchè.

«Qui. È un posto perfetto.» nel punto in cui aveva poggiato l'indice era raffigurato una grande scacchiera, accanto ad una torre semi-distrutta.

«Un posto perfetto, per cosa?»

«Hai detto che dobbiamo sconfiggere Alice, no? Dove possiamo farlo se non qui?» chiese ovvia, in risposta.

«E come ce l'attiri lí?»

«Una lettera.»

«Fammi capire» Harry era poco sicura che la sua amica fosse del tutto lucida «tu vuoi spedire una lettera ad Alice per invitarla a combattere con te?»

«Non contro me, contro di noi. E, comunque, si.»

Dopo essere arrossito come se non ci fosse un domani, Harry rielaborò la risposta della ragazza. C'era qualcosa nei funghi che avevano mangiato o-.
Non era possibile che la sua amica fosse uscita di testa così velocemente.

«Ho capito. Allora che aspettiamo? Scriviamo questa lettera.»

«No.» decise Shirley «Non ancora. Alice ha poteri troppo potenti per poterla affrontare in due. In più c'è Xander e-» si bloccò notando l'espressione perplessa di Harry «Te lo spiego un'altra volta.»

Harry annuí. «Hai ragione. E poi c'è il fatto della Terza, è possibile che si unisca a noi, una volta arrivata a Sottomondo, dovremmo aspettare e fare in modo che stia dalla nostra parte.»

Shirley gli rivolse una smorfia «Mi sa che per questo è troppo tardi.» sussurrò.

Harry la sentí lo stesso «Troppo tardi?»

«La... La ragazza che hanno catturato le guardie all'entrata.» spiegò.

«Oh.»

«Io... Credo di conoscerla.»

Harry parve colpito «Ah, si?»

«Ho avuto modo di vederla, al castello di Alice. È la mia migliore amica del Mondo di Sopra.»

«Sai dirmi il nome? È impossibile che Alice abbia bisogno di un'umana.»

«Kendra.»

Shirley si aspettava qualsiasi reazione da parte di Harry, tranne quella che, effettivamente, ebbe. Gli si bloccò il respiro in gola e sgranò gli occhi. Iniziò a balbettare frasi sconnesse rivolte a Shirley e alla profezia, finchè non si calmò.

«Harry?» chiamò, tra il preoccupato e lo spaventato, Shirley.

«Sei sicura?» chiese quello in risposta.

La ragazza annuí.

«Shirley, mi auguro che tu ti sbagli. Perchè se lei è veramente a Sottomondo, e dalla parte di Alice... Allora siamo nei guai.»

Non ho mantenuto la promessa, oops. Sono andata un pochino oltre la settimana di tempo, ma dettagli.

Amatemi. Amate me e il fatto che mi sia tornata l'ispirazione. Poi odiate la mia ispirazione perchè dovrei fare i compiti di francese, in teoria. In pratica, beh, un'altraffare (ho inventato una parola, duh).

Ma ammettete che altraffare è molto più utile di petaloso. CIOÈ SI.

eeh, buh. la serietá che impiego nello scrivere le note autore mi commuove sempre di più.

Non ho nient'altro da aggiungere.

Passo e chiudo. *CRR*

Academy of Stories - La figlia dello Stregatto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora