8. Salti e capriole

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Si stropicciò gli occhi più volte, cercando di scacciare quella cosa dai suoi occhi e convincersi che fosse la sua immaginazione. Ovviamente si rivelò tutto inutile. I suoi occhi erano rimasti uguali e lei era sempre più convinta di stare impazzendo. Si abbassò il cappuccio in un unica mossa del polso e ne scoprí i capelli, una volta biondi e lisci, colorati e ricci, quasi crespi; un paio di orecchie le spuntavano ai lati della testa. Erano normalissime orecchie da gatto, sulla parte rivolta verso l'alto vi era quache pelo di un acceso blu notte. Provo a toccarne una con un dito, capì che le dava veramente un grande fastidio. Il contatto le procurava un forte pizzicore alla base di queste. Si straní del fatto che su queste non riuscisse a sentire alcun prurito o bruciore, constatò che non ne aveva il controllo ma queste si muovevano da sole a seconda delle situazioni.
Gli tornò in mente la sera del suo compleanno e quella strana farfalla color indaco. Ancora non era sicura di credere a tutto quello che le aveva raccontato, ma... mettendo caso che fosse vero, era palese si stesse trasformando in un gatto o comunque qualcosa che gli assomigliava. E se così fosse, l'unica cosa che manca è...
«Una coda.» si rispose ovvia.
Non che l'avesse mai detto, sentí un leggero pizzicore poco più in alto dell'osso sacro, e una lunga corda di pelo ne escí. Ecco la coda. Il pelo aveva lo stesso colore dei capelli anche se, a differenza di questi, molto corto.
Allungò le braccia dietro al collo e prese la punta tra le mani, portandosela sopra una spalla, vicino al viso per contemplarla.
Un rumore metallico la fece sussultare e mollare la presa. Lasciò perdere ciò che stava facendo e andò a controllare in camera sua cosa fosse successo.
La porta era aperta quindi ci si precipitò di corsa, finchè non si vede correre in contro un esserino bianco. Successe troppo velocemente, i riflessi di Caitlyn non fecero in tempo e per evitare di schiacciarlo saltò in avanti e perse l'equilibro, cadendo. Con le braccia attutí l'impatto e rimase qualche secondo in quella posizione, prima di sentire un rumore di vetri e realizzare che c'era un coniglio libero per casa.
Si alzò di scatto, forse troppo velocemente, infatti le girò la testa per qualche attimo e poi corse alla ricerca dell'animale.
Fece il giro della cucina e trovò anche il bicchiere rotto che aveva provocato il rumore.
Non vide, però, l'animale. Andò in salotto ed eccolo li. Sul divano che girava la testa ripetutamente, spostando lo sguardo ovunque, come un gufo. Poi vide la ragazza e si fermò a fissarla qualche secondo, prima di saltare sullo schienale. Caitlyn corse verso il divano per afferrare il coniglio prima che scappasse. Salí con un piede sopra e si sporse per acchiapparlo, ma il coniglio fú più veloce di lei e fece un altro balzo, sta volta verso terra. La ragazza perse l'equilibrio e per la seconda volta in meno di due minuti, si ritrovò faccia a faccia col pavimento. Sta volta, però, non attese oltre e si alzò correndo dietro al coniglio, cercando di stare al passo con lui, inutilmente. Il coniglio andava dritto verso la sala da pranzo. La palla di pelo bianco saltò sul tavolo di vetro, e, con un unico balzo, ci riuscí anche la ragazza, stupendosi di se stessa: non era mai stata molto atletica. Cominciò a correre, facendo attenzione a non urtare qualche piatto o bicchiere. Per sua sfortuna inciampò su una forchetta, ma questa volta, mentre scivolava, le venne d'istinto di mettere le mani in avanti.
Senza sapere come si ritrovò in piedi a terra, con un insolito dolore alla schiena. Mentre riprendeva a inseguire l'animale realizzò di aver fatto una rovesciata, questo spiegava il dolore alla schiena, e si meravigliò di se stessa, di nuovo.


1k.
Esattamente quello che mi serviva per incoraggiarmi ad aggiornare. Davverò, vi adoro, non so come ringraziarvi!! Con solo 8 capitoli la storia ha giá raggiunto 1k e mi fa piacere, un immenso piacere sapere che vi sta piacendo.

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