21. Scegliete una porta

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Dopo aver richiuso la cella e aver raccolto le chiavi si incamminarono nuovamente verso l'uscita.
Stavano camminando indisturbate, quando Shirley ancorò i piedi a terra facendo girare Ross verso di lei.

«Tutto bene?» chiese.

«Ross, non ti viene in mente che, con le chiavi di ogni gabbia, Xander avrebbe potuto far evadere suo padre quando voleva?»

Ross la guardò, poi guardò davanti a sè. Passò qualche secondo di silenzio, poi «Forse Xander ha donato ad Alice più potere di quanto pensiamo.»

«Se è come dici tu, allora possiamo considerarci nei guai.»

Ross annuí.

Continuarono a camminare, non rendendosi conto di star andando incontro a, niente di meno che, Alice.

Quando le due ragazze uscirono dalla loro trance, si accorsero di essere nella sala del trono. Alice non c'era.

Un grido squarciò l'aria e fece accapponare la pelle a Ross e Shirley.

La voce proveniva da una porta alla loro destra. Shirley si avvicinò, Ross le afferrò un polso.

«Ferma, non c'è tempo. Dobbiamo trovare un posto sicuro fuori di qui. Ci vorrà un po' di tempo e Alice potrebbe trovarci. Non possiamo perdere tempo.»

Shirley con una mossa rapida si liberò dalla presa e «So giá dove ci dirigeremo, una volta fuori di qui. Chiunque sia, merita di essere aiutato.» si incamminò verso la porta.

Ross sbuffò e borbottò qualcosa di molto simile a "possibile che, voi eroi, abbiate tutti questo istinto omicida".
Nonostante fosse contraria, la seguí.

Oltrepassarono la porta, e davanti a loro, si pararono altre due di quest'ultima.

Una era verde, l'altra rossa. Tra le due entrate era appiccicato un foglietto: pensavate davvero che non mi fossi accorta della vostra evasione? Che questo castello non fosse pieno di trappole? Avanti, scegliete una porta, mie eroine. Quella verde, Shirley, porta a tuo padre. Quella rossa, Ross, porta a tua madre.
Scegliete. Rocordatevi: potete aprire una sola porta.

- Alice

Dopo che Shirley l'ebbe letto ad alta voce, il pezzo di carta si volatilizzò in una nube grigia.

Le due si guardarono, preoccupate.

«P-pensavo che mia madre fosse m- morta.» balbettò Ross.

«Non ho mai pensato che mio padre potesse essere vivo.» riflettè Shirley.

Guardarono, entrambe, prima le due porte, poi si lanciarono uno sguardo a vicenda.

«Apriamo quella rossa.» affermò Shirley.

«C-che- che cosa?» si stupì Ross.

«Hai conosciuto tua madre e poi ti è stata portata via, no?» Ross annuí.

«Io lo Stregatto l'ho solo visto alla televisione. Mi hanno detto che è un traditore. Ha ucciso una ragazza innocente. Credo che non mi dispiacerà poi così tanto se rimarrá rinchiuso ancora per un po'.» disse sicura.
«Che aspetti?» continuò «Aprila.»

Ross la guardava sbigottita. Si voltò verso la porta color vermiglio e la aprì. Spalancò l'entrata e si catapultò nella stanza, seguita da Shirley.

Pessimo errore.

La stanza era spoglia, e ormai la porta si era sigillata alle loro spalle. All'interno era illuminata, pur non essendoci luci, ne tanto meno interruttori.

«M-mamma?» chiamò la rossa.

«Sciocche» gracchiò la voce graffiante di Alice «non ti sbagliavi affatto, Ross: tua madre è morta. Avreste dovuto aprire l'altra porta.»

«No.» mormorò Ross.

«Troppo tardi. Non potete tornare indietro. Guardie!»

Dalle pareti uscirono guardie-carta che ricordavano tanto quelle che aveva avuto in passato La Regina Di Cuori. Un piccolo particolare cambiava: il cuore al centro della carta era ribaltato a formare un picche.

Attaccarono immediatamente, sguainarono le spade nere seza batter ciglio.

Ross era ancora scioccata e fissava le armi delle guardie, assente. Shirley, che invece aveva tutti i sensi più attivi che mai, tirò fuori gli artigli, ed attaccò.

Mentre cercava di parare ogni colpo inflitto dalle Carte, evitando che facessero del male a Ross, si rivolse alla bionda, che ancora non si era fatta viva.

«Vengognati Alice!» quando gli artigli della sua mano destra collisero con la lama nera di uno dei suoi rivali, si potè intravedere uno scintillio «Creare speranze per poi sgretolarle dovrebbe essere troppo crudele persino per te.»

«Mi sottovaluti, mia cara. Da questo castello c'è una sola uscita e, lasciami dire, sei molto lontana da questa.»

Shirley parò un'altro colpo, ma le guardie si stavano moltiplicando. Indietreggiò fino a scontrarsi con Ross.

«Una sola uscita, eh?» chiese con un ghigno. Ritirò gli artigli, afferrò il braccio della sua compagna e «Lascia che te ne mostri un'altra.»

E prima che una lama si potesse infrangere contro la sua testa, entrambe le ragazze si volatilizzarono. Lasciando Alice a gridare, per la frustazione.

La fanart (oddio come mi piace chiamarla così) è di @RossEvelinQueen che è un fenomeno a disegnare.

*clap clap*
Applausi prego.

Ci sono anche altri disegni fatti da altre persone, li allegherò ai capitoli di volta in volta.

Quindi *con voce da tizio della pubblicitá*
Sei bravo o ti reputi tale a disegnare? Ti piace un casino (o anche poco poco) questa storia? Non hai un tubo da fare? Disegna una fanart di questa storia e poi, volendo, chiedimi l'indirizzo per messaggio privato che me la spedisci ( se non ti scoccia).

Assungo anche personale

Ho tipo nominato Prima Disegnatrice @RossEvelinQueen lol
E ho una specie di mangaka (?) personale @yuughy

Quindi boh, se mi mandate un vostro disegno e mi piace da impazzire assungo anche voi *occhiolino*

Mi sembra di essere ad un colloquio di lavoro, lol

NessunGattoObesoÈStatoMaltrattatoDuranteIlQualsiasiCosaSiaTuttoCiòOkayLaSmetto

Nome personaggio

Cedric (figlio di Aladin)

Academy of Stories - La figlia dello Stregatto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora