3. Una farfalla blu

3.8K 298 24
                                    

Una volta entrata in bagno si chiuse la porta alle spalle e ci si appoggiò contro, lasciandosi scivolare lungo il legno fino a terra. Aveva ancora la scatola in mano. La appoggiò a terra e si avvicinò allo specchio. Aveva un po' il trucco sfatto. Si diede una sistemata e si girò verso la scatola, la riafferrò, per sbaglio mise un dito davanti ad uno dei fori e il coniglio la morse. Scattò indietro e si afferrò il dito.
«Merda» sussurrò. Si sciacquò il taglio provocato dal morso e lo asciugò al vestito. Sollevò il viso dal lavandino allo specchio. Notò che c'era qualcosa sui suoi capelli. Era una farfalla, un'enorme farfalla blu. Sobbalzò e cercò di scacciarla, ci riuscí. Si poggiò sul lavandino e spostò la testolina. Era inquietante, sembava la guardasse.
«È incredibile come tu sia cresciuta in fretta» una voce profonda parlò.
Saltò in aria dallo spavento.
«Oddio» sussurrò. «Chi è stato a parlare? Chi c'è?» quasi urlò.
«Eemh, io sarei qua sotto»
Si guardò intorno, più in panico che mai.
Sentí un sospiro e:«Chissà perchè voi umani avete tutti la stessa reazione... La farfalla!»
Guardò la farfalla blu di prima e.. Cosa? Aveva le zampette incrociate e la guardava con un sopracciglio alzato. Aspetta un attimo. Le farfalle hanno le sopracciglia? Pensò.
Sgranò gli occhi. «C-cosa diamine...?»
«Che c'è? Non hai mai visto una farfalla che parla?»
«Beh, no. Mi sembrava ovvio»
«Gia, lo so»
«Lo sai? E allora per-»
«So tutto io, cara stupidina»
Rimase in silenzio per un po', cercando di capire dove l'avesse giá sentita questa frase.
«Chi.. Chi sei?»
«Oh, giusto, le presentazioni. Io sono il Brucaliffo»
«Ecco dove l'avevo sentita! Sei quello di Alice in Wonderland! Forse prima della morte, per l'allergia ai conigli bianchi erano previste le visioni...»
«Cosa? No, questa non è una visione»
«Si, certo»
«No, ti giuro que-» si interruppe un secondo poi «Ma non sto neanche a spiegartelo, lo capirai da sola. Allora... Sedici anni sono passati in fretta, vedo. Non sei cresciuta molto. Eh, Shirley?»
«Oh, no. Io mi chiamo Caitlyn»
«No, tu ti chiami Shirley. I tuoi genitori ti devono aver dato codesto nome. Mh, creativi»
Scoppiò a ridere. «Ma cosa stai dicendo? Io mi chiamo così. Nessuno ha cambiato il mio nome, perchè è questo»
«Lasciamo perdere. Veniamo al punto. Shirley, so che non potrai capire, non posso essere io a spiegarti, ricordati solo di nascondere il coniglio e, quando vorrà portarti da qualche parte, seguilo. Abbiamo bisogno di te a Sottomondo»
Detto questo volò via. Lei rise istericente e si infilò nella vasca vuota, ormai sfinita. «Stupide allucinazioni» borbottò prima di addormentarsi.

Academy of Stories - La figlia dello Stregatto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora