41 - Sono tornato

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« Hey angel, do you know the reasons why we look up to the sky ? »

POV KRISTEN

Il segreto della felicità non è affatto un segreto. Tutti sappiamo cosa ci renderebbe felice ma stiamo sempre lì, a guardarlo da lontano. Prima di Harry tutto era normale, nulla aveva un particolare sapore. Mi sentivo bene, ma mai abbastanza da definirmi felice, o completamente viva. Da quando era arrivato lui invece, sapevo cosa significasse la parola felicità. Ed era vero, per un attimo avevo deciso di rinunciarci, ma ora che era mio, non ero mai stata meglio. Ma questo comportava un rischio, ne ero consapevole : il rischio di perderlo. Il solo pensiero che potesse accadere mi faceva venire i birividi e stringere lo stomaco. Da quando avevo rirtrovato Harry, era come un chiodo fisso.

Avevo sbagliato. Anzi, avevamo sbagliato. Ci eravamo persi, odiati, spezzati il cuore a vicenda, distrutti. Era come una folle competizione, una gara a chi più tortura l'altro. Forse avevamo creduto di trovare la felicità nella sofferenza, ma tutto questo ora pareva totalmente insensato. No, non era stato un errore, non era stato uno sbaglio, se mi rendeva felice. La felicità non può essere un brutto ricordo. Come si può pretendere di essere felici nella sofferenza della persona che amiamo ? Che razza di persona è, una che si fa beffe dei sentimenti di qualcuno per puro divertimento ? Un mostro, ecco la risposta. Non avevamo mai voluto esserlo, Harry per primo. La situazione era degenerata, e noi con essa.

Era passata un mese, forse il mese più bello della mia vita, e ancora dovevo metabolizzare il tutto. Era incredibile come le cose fossero cambiate in così poco tempo. Avevo sentito dire che Zayn era stato "screditato" dal titolo di capo della banda, e che Liam aveva preso il suo posto. Louis, Liam, Niall e Harry potevano finalmente essere amici senza dover fare da marionette a Malik, e al mio ragazzo la cosa piaceva molto. Ero felice che fosse loro amico, felice di essere sua, felice che tutto aveva ripreso il corso normale delle cose. Io e Stephan eravamo rimasti in buoni rapporti, non amici come prima, ma comunque amici. Il biondo mi aveva chiesto di andarci piano, e comprendevo che avesse bisogno dei suoi spazi, per un po' di tempo. Gli avevo spezzato il cuore, e il minimo che potessi fare era starmene buona finché non fosse stato più a suo agio con me. Ma desideravo ardentemente che tutto potesse tornare come prima, mi mancava la sua compagnia.

« Tutto bene piccola ? », la voce roca di Harry mi risvegliò dai miei pensieri.

« C-cosa ? », non avevo ascoltato una singola parola del suo discorso.

« Continui a fissare un punto nel vuoto, e sono sicuro che non hai sentito nulla di quello che ho detto. In ogni caso, so che non ti frega niente sapere del baccaglio di Niall di ieri sera. Perciò mi arrendo. », ridacchiò imbarazzato, le fossette meravigliose a incorniciargli il viso. Era adorabile, come sempre.

« Scusami, ero distratta. Stavo pensando a come le cose sono cambiate in così poco tempo. Non lo trovi sorprendente anche tu ? Insomma, è passato un mese e non è ancora successo niente di male. », il riccio si sedette accanto a me sul divano, una birra in mano.

« Sì, un po' in effetti. Ma l'importante è che siano cambiate in meglio no ? »

Annuii, dopo di che mi avvicinai piano piano al suo viso, e lo baciai teneramente. Adoravo le sue labbra, il loro sapore. Era strano per me vedere quanto Harry fosse diventato "bravo" in certe cose, e a dirla tutta evitavo di pensarci. Se era diventato dotato, ci doveva per forza essere un motivo. E in quel momento non volevo spezzare l'armonia perfetta che si era creata fra di noi. Era ancora troppo presto per pensare ai problemi. Non ero pronta ne disposta a farlo.

Amavo Harry, quello che era e quello che era diventato. E per il momento mi bastava vivere con questa convinzione. Improvvisamente Harry si irrigidì. Si alzò dal divano e corse verso la finestra del salotto.

« Lo hai visto anche tu ?! », mi chiese con la voce che tremava. Stava indicando qualcosa, ma quando cercai l'origine del suo strano cambiamento di umore non vidi altro che la siepe del mio giardino.

« Vedere cosa ? », chiesi guardandolo. La sua faccia sembrava essersi sbiancata, notai delle goccioline di sudore sulla sua fronte. Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo.

« Io ho visto... Penso di aver visto un uomo ossservarci... », disse con il fiato corto.

« Sarà passato davanti a casa Harry, non devi preoccuparti...», mi avvicinai a lui per abbracciarlo, ma si allontanò da me. Sembrava terrorizzato.

« Ci stava spiando. Ci stava filmando Kris, io... Dannazione, l'ho visto te lo giuro ! », tagliò lui avvicinandosi di nuovo alla finestra per controllare ulterioremente cosa stesse succedendo.

« Chiunque fosse stato ora se n'è andato. In ogni caso non stavamo facendo niente di raccapriciante. », sussurrai al suo orecchio. Gli toccai la fronte, e scoprii che era bollente. Forse aveva la febbre, e per questo aveva avuto una piccola allucinazione.

« Sei bollente Harry. Sicuro di stare bene ? Magari ti stai ammalando. », mi dispiaceva vederlo in quello stato, volevo con tutto il cuore pensare che la sua agitazione fosse dovuta alla febbre, ma sentivo che qualcosa non andava. Avevo come la sensazione che da quel momento a breve sarebbe successo qualcosa di negativo.

« Forse hai ragione, non mi sento molto bene e sono stanco. Dovrei tornare a casa a riposarmi. », disse girandosi verso di me. Già, non era davvero in forma. Sembrava avesse appena visto un fantasma o qualcosa del genere. Dovevo scoprire cosa gli fosse preso. Era in stato di shock completo, dire che fosse spaventato era un eufemismo.

« Ti accompagno. », presi la giacca, e poi finalmente uscimmo di casa.

***

POV HARRY

Kris se n'era andata subito dopo avermi accompagnato a casa, esattamente come le avevo chiesto. Avrei voluto rimanere ancora con lei, guardare un film insieme e vedere le sue espressioni buffe ma adorabili, ma in quel momento, la mia testa era in totale subbuglio. Non era stata un'allucinazione. Non mi ero immaginato tutto, anzi ne ero certo : lui era lì a spiarci. Lo avrei riconosciuto fra mille, e anche se ne era passato di tempo non mi sarei mai scordato il suo viso. I battiti del mio cuore sembravano essere impazziti, mi si era mozzato il respiro e la testa si era messa a girare. Quella sensazione di terrore non voleva lasciarmi. Cosa voleva ? Perché era davanti alla casa della mia ragazza ? Voleva farle del male ? Voleva farmi del male, ancora ? E sopratutto, cosa ci faceva lì ?

Troppe domande senza alcuna risposta, ma l'unica certezza che avevo era che il suo ritorno non avrebbe portato a nulla di buono. Se lui aveva deciso di tornare, sicuramente era per distruggere la vita a qualcuno. E avevo la brutta sensazione che tra tutti i bersagli che quel figlio di puttana poteva scegliere, ero sembrato il più interessante da far crollare. Mi resi conto di avere la pelle d'oca solamente entrato in cucina. Aprii il frigorifero e afferrai una birra, che finì in moco meno di un minuto. Mi girava la testa. Ma non per via dell'alcol, no. Ero terrorizzato.

Improvvisamente il mio cellulare cominciò a vibrare. Lo afferrai.

Da : numero sconosciuto

Sono tornato.

***

NOTA AUTRICE

Spero di avervi messo abbastanza ansia  da non farvi dormire fino al prossimo aggiornamento (ma vi voglio bene lo stesso eh) ❤️

Domanda della settimana :  Chi sarà mai questo lui ?

Fake || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora