21 - Il vecchio Harry

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POV KRISTEN :

« Fatemi uscire, vi prego ! », urlai per la milionesima volta. Diedi dei calci alla porta, sbraitai, gridai, ma non c'era nulla da fare. Presto un senso di oppressione mi colpì lo stomaco, era come se i muri mi stessero per schiacciare e la stanza diventasse sempre più piccola. Feci un passo indietro ma inciampai e caddi per terra, procurandomi una storta al piede sinistro. La difficoltà a respirare stava aumentando sempre di più a tal punto da sentire la mia testa girare e il cervello pulsare. Stavo impazzendo. Sapevo di essere rossa in viso per via del bruciore delle guance, provavo a fare dei piccoli respiri per rimanere calma, ma non funzionava. Stavo avendo un attacco di panico, lo percepivo dalle vampate di calore e dalle palpitazioni. Ero sudata fradicia, incapace di reggermi sulle mie due gambe.

Cominciai a piangere dalla disperazione. Perché Harry mi aveva fatto questo ?

« Vi prego fatemi uscire ! », ritentai tra le lacrime. Ma niente.

« Harry ti prego ! », sussurrai un'ultima volta, poi dalla mia bocca non uscì più neanche un suono. Stavo per svenire, ne ero certa. Improvvisamente però la porta si aprì. Harry si guardò intorno incerto sul da farsi e si avvicinò lentamente verso di me. Allora era come pensavo : era stato lui l'artefice di questo scherzo. Gattonai indietro terrorizzata. Mi sembrava di essere diventata un animale in gabbia, terrorizzato dal mondo esterno.

« Vattene via ! Lasciami stare ! », lo pregai, ma lui non mi diede ascolto. Mi afferrò a mo' di sposa senza proferire nemmeno una parola ed io smisi di replicare, ormai troppo stanca di tutta quella situazione tremenda. La luce del giorno mi accecò, dovetti chiudere gli occhi prima di riaprirli una seconda volta. Il riccio mi condusse fuori nel giardino e mi posò finalmente su una panchina. Il cortile era fortunatamente vuoto, segno che tutti gli altri erano in classe. Si sedette accanto a me, pallido come un fantasma, e si accorse della mia ferita alla gamba. Stavo sanguinando, per via della caduta sul marmo duro.

« Non fa male. », dissi, non so con quale coraggio. Lui finalmente mi guardò e incastrò i suoi occhi nei miei. Il verde smeraldo delle sue iridi mi paralizzò, come sempre. Era uno strano effetto quello che avevano su di me. Guardavo i suoi occhi e il tempo si fermava. Si fermava perché era quello che volevo facesse. In quei splendidi smeraldi vedevo Harry ed io felici. I suoi occhi mi facevano tornare in mente tutti i bei momenti che avevamo passato insieme e il fatto che il tempo sembrasse fermarsi ogni volta me li faceva rivivere mille volte.

« Sapevo che mi avresti salvata alla fine. », ammisi in un sussurro. E lo pensavo davvero. Non poteva essersi fatto corrompere in tutto e per tutto dalla crudeltà di Zayn. Non volevo crederci. Lui in tutta risposta abbassò lo sguardo.

« L'Harry che ti ostini a mostrare non è il vero te, e lo sai. So che lo sai. », continuai convinta di ciò che stavo dicendo. Presi le sue mani tra le mie, a primo impatto lui si irrigidì ma poi mi lasciò fare.

« Andrà tutto bene, okay ? Non devi per forza diventare una persona che non sei.»

Il mio sguardo cadde sulle sue labbra a forma di cuore. Mi mancava talmente tanto il loro sapore, le volevo sulle mie in modo disperato. Dio, tutto questo non aveva senso. Mi aveva lasciata al buio in uno stanzino buio e puzzolente per prendersi beffe di me, eppure io non riuscivo a colpevolizzarlo totalmente. Anzi, lo giustificavo, ritenendo responsabile Zayn. Perché provavo ancora qualcosa per lui. Ma lui provava ancora qualcosa per me ?

Baciami ti prego, lo pregai mentalmente. I miei occhi supplicanti mandarono questo messaggio al ragazzo davanti a me, che sembrò percepire il mio desiderio. I suoi occhi caddero sulle mie labbra. Deglutii.

« Non posso. », e questa fu l'unica cosa che pronunciò Harry Styles prima di andarsene senza rigirarsi nella mia direzione. Non mi bastò altro per capire la verità : non saperebbe più tornato da me. Non se lo sarebbe permesso.

***

POV HARRY :

« Vaffanculo ! », urlai dando un pugno al muro davanti a me. Le mie nocche sanguinavano ma non ci feci molto caso. A farmi male era il cuore, più che le mani. Sinceramente l'unica cosa a cui aspiravo in quel momento era farmi riempire di botte da qualcuno.

« Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro Harry, se vuoi essere forte non devi lasciare a nessuna emozione il controllo delle tue azioni. Sapevo che avresti ceduto. Sei ancora troppo debole. Lei ti influenza troppo.», sbuffò Zayn, accendendosi una sigaretta. Non volevo guardarlo in faccia, perché sapevo che avrei solo scoperto la sua espressione beffarda.

« La ama ancora. », concluse Louis, dandomi una pacca sulla spalla, quasi in segno di conforto. Sorrisi. Louis Tomlinson non era dopo tutto così male, come tutti gli altri ragazzi. Si coprivano le spalle a vicenda, era una cosa che rispettavo profondamente. Louis era stato il primo a farmi sentire il benvenuto nella banda, forse perché aveva capito quanto stessi soffrendo.

« Non mi dire Lou, non ci ero ancora arrivato. », commentò sprezzante il moro. Louis gli fece la linguaccia e non potei non ridacchiare. Niall e Liam mi guardarono divertiti pure loro. Avevo giudicato male quei ragazzi, fatta eccezione per Zayn : erano davvero simpatici, erano uniti e si volevano bene come fossero stati fratelli.

Zayn era diverso. Era freddo, distaccato, misterioso. Qualcosa in lui era diverso da noi quattro, lo avevo capito fin da subito. Aveva creato un muro tra lui e tutte le debolezze umane quali l'amore e l'amicizia. Non fraintendetemi, era ovvio che ci teneva a Niall, Louis e Liam, ma qualcosa in lui non gli permetteva di dimostrarlo. Qualcosa del suo passato, del suo presente o del suo futuro aveva fatto in modo che fosse così, ne ero certo.

« Quella ragazza è la tua rovina, lo sai vero ? », mi chiese Zayn. Alzai gli occhi al cielo. Certo che lo sapevo. Era l'unica persona in grado di risvegliare il vecchio Harry che avevo seppellito nel mio cuore. Era l'unica persona a cui tenevo veramente. Dovevo fare qualcosa al più presto. Non volevo tornare ad essere il Marcel di prima. Non avrei sopportato di nuovo umiliazione e frustrazione quotidiana.

« Mi devi aiutare. », replicai, con tono supplicante. Mi sentivo stupido, ma allo stesso tempo così non potevo più andare avanti. Ogni volta che facevo un passo avanti, tornavo strisciando da Kristen. E mi odiavo per questo. E odiavo lei per essere così meravigliosa, malgrado i suoi sbagli.

« Lo sto già facendo, e non stai facendo progressi, amico. », disse finendo la sigaretta e buttandola nel prato.

« Aiutami a spegnere i miei sentimenti per lei, per qualunque ragazza. Tu lo hai fatto. », dissi convinto, guardandolo con più determinazione possibile. Non avrei mai più permesso a nessuna ragazza di farmi del male.

« Non è facile come sembra. »

« Ce la posso fare Zayn. »

« Dimostramelo. »

***

NOTA AUTRICE :

Ho deciso che ad ogni capitolo vi farò una domanda : canzone preferita del momento ? 

La mia è Memo di Years & Years, è bellissima e ve la consiglio *-*

Fake || Harry StylesWhere stories live. Discover now