15 - Sospetti

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POV KRISTEN

Da : sconosciuto

Alle 2 nel solito posto, sono sicuro che verrai.

Rilessi più volte il messaggio per essere sicura di non aver avuto una visione. Eppure, era la crudele realtà, e non si trattava affatto di un brutto scherzo. Per quanto stupido potesse sembrare, mi ero convinta che Malik si sarebbe presto stufato di me. Perché insomma, quanto doveva disprezzarmi per impuntarsi proprio su di me ? Ciononostante, mi ero sbagliata, di grosso anche.

Mi avrebbe minacciata per sempre, sarei stata il suo giocattolino finché non ne avrebbe trovato uno migliore. Forse invece gli sarei bastata io fino alla fine del liceo : il sol pensiero mi faceva venire i brividi.

« Cazzo ! », esclamai frustrata. Ricordi del giorno prima riaffiorarono nella mia mente, provocandomi la pelle d'oca. Mi si gelò il sangue. Ricordai di come Malik non si era fatto scrupoli a baciarmi, a torturarmi, e i miei occhi si riempirono di lacrime, che ricacciai subito. Non sarei stata capace di resistere ancora per molto, non ero abbastanza forte. Non ero menefreghista come cercavo di fare sembrare, non riuscivo a rimanere impassibile davanti a tutto il dolore che mi provocava il moro. Non ero in grado di proteggere Harry come mi ero promessa. Ero stata una sciocca, avevo messo il mio orgoglio al primo posto, e mandato il mio buon senso a quel paese. Tutto quello che mi stava succedendo e che mi sarebbe successo era unicamente colpa mia. Dio, stavo subendo molestie fisiche e sessuali da un perfetto sconosciuto, da un ragazzo che non sapeva nulla di me. Ma tanto a cosa sarebbe cambiato conoscermi ?

No, dovevo tenere duro. Se non per me, per Marcel... o meglio, Harry. Non potevo arrendermi ora che stava diventando sicuro di sé, e più di ogni altra cosa non potevo permettere che scoprisse la stronzata che gli stavo nascondendo. Mi pulii il viso arrossato e andai a lezione.

***

Erano le 2 in punto quando Zayn Malik, il ragazzo più odioso che conoscessi, entrò nel bagno. Mi accorsi da subito di una lucentezza nei suoi occhi inquietante, quasi folle. Si leccò il labbro inferiore sfregandosi le mani e spogliandomi cogli occhi, mentre io restavo incollata al muro, in attesa che la tortura cominciasse. Non ero vestita in modo provocante, lo avevo fatto di proposito per non incoraggiare i suoi pensieri perversi. Mi ero assicurata di lasciare meno pelle scoperta possibile, malgrado il caldo. T-shirt larga e jeans di una taglia in più di mia madre. Non dovevo essere particolarmente attraente. Mi rincuorava pensare a come Harry avesse ignorato la mia sciatteria. Sperai invece di ottenere una qualche reazione negativa da parte del ragazzo mulatto davanti a me.

« Chinati. », mi ordinò. Feci come mi aveva detto. Dovevo aspettarmelo : a lui non interessava il mio modo di vestire, finché mi avrebbe fatta sentire completamente sopraffatta dai suoi modi. Lui godeva nel vedermi spezzare.

Lo vidi slacciarsi la cintura e i pantaloni. Zayn se li abbassò di poco, il giusto per far comparire i suoi boxer. Mi salì un nodo allo stomaco. Percepivo l'odore del suo sesso, ed era disgustoso. Mi venne la nausea.

« Beh ? Cosa aspetti ? Sai cosa fare, no ? »

Strabuzzai gli occhi e lui mi guardò severo. Non riuscii nemmeno a proferire parola. Era scattato qualcosa in me, come una sottomissione a cui non riuscivo a sfuggire. In quel momento volevo solo accontentarlo e correre via. Forse era quella la scelta meno dolorosa, per me. Dargli ciò che voleva.

Gli calai i boxer. La sua erezione venne a contatto con la sua pancia, e mi fu impossibile non fare una smorfia di disgusto. Non avevo molta esperienza, ma qualcosa mi era capitato di fare con ragazzi del mio vecchio liceo. Presi il suo sesso in bocca e iniziai a fare ciò che desiderava.

« Di più, cazzo. », grugnì. Lo accontentai, e mi resi conto di star piangendo. Cominciai a singhiozzare silenziosamente : era tutto così ingiusto, non sarei riuscita a continuare per molto. Tutt'ad un tratto il moro arrivò al limite, spruzzando tutto il suo liquido nella mia bocca. Non me l'ero aspettata, perciò il contatto con il liquido salato fu ancora più disgustoso.

« Ingoialo tutta, piccola puttana. », feci come mi aveva detto. Finito, mi rialzai. Il moro si rivestì velocemente. Mi asciuga le lacrime e lui scoppiò a ridere. Non ebbi nemmeno il tempo di prendere una bocccata d'aria : corsi al primo gabinetto e vomitai. Quando finalmente il supplizio terminò, mi rialzai. Non vomitavo più, eppure la nausea era ancora pungente. Mi sentivo violata senza nemmeno esserlo stata veramente.

« Oh piccola, sei così brava. Se solo il tuo fidanzatino sapesse cos'hai fatto... », sghignazzò.

Il mio respiro si fece irregolare. Fu la goccia che fece traboccare il vaso : gli mollai un pugno in piena faccia. Il suo naso cominciò a sanguinare, e lui indietreggiò di qualche passo. Mi sentivo invincibile e vinta allo stesso tempo. Ma questo era stato troppo. Non potevo più continuare così. La prossima volta che cosa sarebbe successo ? Mi avrebbe di nuovo messo le mani addosso ? Il solo pensiero mi fece tornare la voglia di rimettere di nuovo.

« Porca troia !», urlò lui furioso.

Mi spinse contro il muro del bagno, e andai a sbatterci contro di faccia. La botta fu talmente inaspettata e forte da farmi cadere per terra, poi tutto divenne confuso, mi ricordo solo di aver visto Malik andarsene, dopo di che, l'oscurità.

***

« Kris, svegliati cazzo ! », sentii imprecare. Conoscevo quella voce...Harry.

Aprii gli occhi e la prima cosa che riconobbi fu l'infermeria. Ero distesa su un lettino, una benda intorno alla testa. La testa mi faceva un male cane, mi sembrava di scoppiare.

« Dio, ti sei svegliata finalmente ! Hai idea di quanto mi sono preoccupato ? », continuò lui.

Mi girai verso destra e la prima cosa che vidi furono i suoi occhi verde smeraldo. Rimasi un attimo in silenzio senza proferire parola, beandomi della bellezza di quei occhi. Poi però vidi la preoccupazione sulla faccia del mio ragazzo e risposi.

« Mi-mi dispiace. Cos'è successo ?», chiesi un po' affaticata.

« È quello che mi sto chiedendo pure io. Una ragazza del primo anno ti ha trovata svenuta in bagno. Dice che avevi le guance arrossate e che probabilmente avevi pianto. Cosa ti è successo Kristen ? », chiese. Feci una smorfia, non mi piaceva quando mi chiamava per nome intero.

« Sarà stato un calo di zuccheri. », mi inventai. Harry non doveva assolutamente sapere la verità. Non doveva sapere di cosa avevo dovuto fare poche ore fa in bagno con Malik. I ricordi riaffiorarono in pochi secondi, e mi tornò il voltastomaco.

« Avevi la fronte sanguinante e dei lividi sulle braccia, non mentirmi. Qualcuno ti sta facendo del male non è vero ? Chi ? Dimmelo che così lo faccio fuori ! », era incazzato nero. Questa volta ero davvero nei guai. Non avrebbe creduto a quello che gli avrei detto a meno che non mi fossi mostrata il più tranquilla possibile. Feci qualche respiro.

« Harry non ho fatto colazione questa mattina, ecco tutto. Nessuno mi ha fatto del male. ». Lo baciai lentamente assaporando le sue dolci labbra.

« Nessuno mi ha fatto del male. », ripetei per tranquillizzarlo. La sua espressione severa e arrabbiata scomparì lasciando spazio a uno dei suoi sorrisi più belli. Era incredibile quando fosse bello.

« Va bene, ti credo. Scusa è solo che non posso sopportare di vederti ferita piccola.», si scusò mortificato.

« Non fa niente. », gli sorrisi.

« L'infermiera ha detto che devi tornare a casa per riposarti, ho chiamato tua madre, ti sta aspettando. » Annuii.

« Tu resti qua ? », chiesi mentre mi stavo rialzando da lettino. A quella domanda si irrigidì, e si guardò un attimo intorno. Sembrava preoccupato.

« Io... Ho ancora un paio di cose da sbrigare, ma poi ti raggiungo a casa. »Lo guardai interrogativa ma non obiettai. Infondo, cosa sarebbe potuto succedere ?

***

NOTA AUTRICE :

Oh Kristen, non puoi nemmeno immaginare cosa succederà  ! Votate e ditemi che ne pensate ! 

Fake || Harry StylesWhere stories live. Discover now