12 - Famiglia

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POV KRISTEN

«Questi sono i vostri genitori ?», chiesi a Gemma indicando una fotografia riposta sulla scrivania. Ritraeva la famiglia Styles al completo, c'era una donna molto bella affiancata da un uomo, il quale teneva in braccio una bambina bionda sorridente, sicuramente Gemma,e un tenerissimo piccolo Marcel che faceva un smorfia.

«Sì.», disse la bionda accanto a me.

«Vi somigliate molto. Da quando tu e Marcel vivete da soli ?», m'informai.

«Un paio d'anni. Mia madre si è risposata con un altro e si è trasferita con lui a Miami. Ci ha lasciato scegliere se venire con lei o restare e noi abbiamo scelto di rimanere qui.»

«Lui ti piace ? Intendo il compagno di tua madre.»,chiedo.

«Chi Robin ? Molto, lui è un tipo apposto, sono contenta che mia madre lo abbia trovato.»

«E tuo padre ?»
La vidi irrigidirsi di colpo.

«Dopo aver tradito mia madre è scomparso senza lasciare tracce.Come un viscido vigliacco.», sibilò.

La guardai desolata; non avrei dovuto farle tutte quelle domande, sopratutto su suo padre. Mi sentii irrimediabilmente in colpa.

«Mi-mi dispiace.»

«Non fa niente tranquilla. Solo evita di parlarne con Marcel per favore.Odia parlare dell'argomento - famiglia -. » ,mi avvertii e io annuii in risposta, dopo tutto, lo capivo.

Tutt'ad un tratto sentimmo un rumore di chiave e poi lo scricchiolio della porta di casa che si era aperta.Udii dei passi venire nella nostra direzione, e trattenni il respiro.
Marcel era tornato. In quel momento sentii solo i battiti del mio cuore. Dov'era stato ? Cos'aveva fatto ?

«Vi lascio da soli.», mi bisbigliò Gemma prima di correre in camera sua e lasciarmi sola in salotto. Cercai di muovermi, ma nulla, sembrano paralizzata.

Marcel comparve in salotto tutto sudato, la maglietta bianca aderiva perfettamente ai suoi muscoli, e il suo petto si alzava e abbassava irregolarmente. Guardai altrove per evitare di sbavare. Dovevo restare seria, mi imposi.

«Hey...», disse impacciato passandosi la mano nei capelli ricci. Mi alzai dal divano e avanzai di passo deciso verso di lui.

«Marcel Edward Styles ! Dove cazzo sei stato ?! Ti rendi conto dello spavento che mi hai fatto prendere ?», gli urlai puntando il dito contro il suo petto tonico.

Ero furiosa, cioè lui spariva per più di tre ore senza dare spiegazioni e l'unica cosa che aveva da dire era un banalissimo "hey" ?

«Tranquilla Kris, ero arrabbiato con Malik perciò sono andato a farmi un giro per calmarmi...», si giustificò.

«Mi sono preoccupata a morte, pensavo ce l'avessi con me idiota !», esclamai dandogli dei pugni.

«Mi fai male.»

«Voglio farti male !»
Lui ridacchiò e mi guardò.

«Ma cosa cazzo ridi?», dissi frustrata.

«Sei bellissima.»

Nascosi la gioia e ripresi a picchiarlo urlandogli 'sei un idiota'.

***

Un quarto d'ora dopo, riuscii finalmente e calmarmi.Marcel aveva riso tutto il tempo, infischiandosene dei miei pugni, perciò mi ero arresa. Era impossibile restare arrabbiata con lui per troppo tempo.

«Che film vuoi vedere ?», gli chiesi.

«Questo qui.», disse passandomi un film.
Strabuzzai gli occhi.

«La casa ? Ma è-è un horror.», balbettai. Guardavo di tutto, dai gialli alle telenovele, ma gli horror proprio non li reggevo. Sapevo che dietro erano celati solo dei effetti speciali e un po' di succo di pomodoro per il sangue, ma non riuscivo a crederci quando vedevo il film. Sembrava sempre tutto troppo vero.

«Oh yes.», ridacchiò divertito dalla mia reazione. Ah, allora era questo il suo piano.

«Non ci penso nemmeno.», ribattei.

Lui si tolse la maglietta, rimanendo in torso nudo, e io persi completamente lucidità. Qualcuno doveva assolutamente aiutarmi, o sarei rimasta a bocca spalancata, gli occhi fissi sul suo petto scolpito e il suo corpo dannatamente sexy. Forse se mi fossi concentrata su di lui il film non mi avrebbe più fatto effetto. Si sedette accanto a me sul divano ridacchiando per la mia espressione sconvolta. Era tutto calcolato, ne ero certa.

«Se hai paura ci sono io tanto.», ecco appunto. Capite le sue intenzioni, sorrisi a mia volta. Era tenero, dopo tutto. In caso non se ne fosse ancora accorto, ero più furba di lui.

«Fa caldo non trovi ?», sussurrai con tono malizioso.

Inizialmente mi guardò confuso, finché non mi alzai, tolsi le scarpe, e poi i pantaloni. Fortunatamente la mia maglietta era abbastanza lunga da coprirmi il sedere. Lui rimase a fissare le mie gambe nude con la bocca spalancata e gli occhi sgranati.Questo volta fui io a ridacchiare.

Voleva giocare ? E allora avremmo giocato.

***

NOTA AUTRICE

Volevo ringraziarvi perché ho appena scoperto che Fake è al 160esimo posto in classifica su 15000 fanfiction esistenti *-* mio dio vi amo ❤️

PS : cerco qualcuno che sappia fare copertine per storie su Wattpad !

Fake || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora