CAPITOLO 10

23.2K 1.3K 349
                                    

"Niente é più doloroso che amare qualcuno che non puoi avere."
- American Horror Story

ATTENZIONE : questo capitolo contiene scene di molestie sessuali e bullismo. Consiglio a chi è un po' sensibile su questo genere di cose di saltare il capitolo, ad eccezione dell'ultima parte. Buona lettura !

***

POV KRISTEN

DA : sconosciuto

Incontriamoci in bagno alle 2 in punto, se non vuoi che a Styles succeda qualcosa di spiacevole.

Mi fermai e irrigidii di colpo. Non avevo dubbi su chi fosse l'emittente del messaggio : Malik. Sapevo che prima o poi sarebbe successo, che mi avrebbe minacciata di nuovo, ma non mi aspettavo che si sarebbe fatto sentire così presto. Mi venne la pelle d'oca al sol pensiero di quel che mi avrebbe fatto. Avrebbe di nuovo usato la violenza ? Mi avrebbe ricattata ?

Mi si formò un nodo allo stomaco. Per un attimo mi salirono dei conati di vomito per la paura. Mi ero cacciata in qualcosa di più grande di me. E sapevo che non ne sarei uscita. Perché io ovviamente ci sarei andata, in bagno alle due. Marcel non sarebbe più stato una vittima di quel bastardo, me l'ero promessa. Non avevo altra scelta. Non capivo più se era stata la mia arroganza a mettermi nei pasticci, o se il fatto che fossi diventata la sua vittima fosse dovuto al semplice fatto che ero la ragazza nuova. Era tutto così ingiusto ! Feci un lungo respiro per calmarmi, e mi concentrai sulla figura riccia alla mia destra. Il sorriso di Marcel tranquillizzò i battiti impazziti del mio cuore. Era ridicolo che mi sottomettessi a violenze e bullismo per una persona che conoscevo da così poco tempo. Ma lui non era una persona a caso. Lui era stato una vittima già abbastanza. Lo avevo visto nei suoi occhi : il terrore. Quel sentimento di non essere mai al sicuro, quella sensazione di essere costantemente osservato e giudicato.

« Stasera vieni a casa mia a vedere un film ? », mi chiese dolcemente Marcel. Annuii, felice dell'invito. Era la prima volta che l'invito partiva da lui e non da me, ed ero contenta che avesse deciso di prendere l'iniziativa. Per quanto strano potesse sembrare, mi pareva di conoscerlo da tutta la vita.

« Perfetto. Scelgo io cosa guardare, se per te va bene : ho un discreto buon gusto in film. », si pavoneggiò.

Risi. « Bah, sai non so se fidarmi. Magari alla fine mi costringerai a vedere un documentario sulla vita di Einstein o di Newton, chissà. », lo presi in giro.

« Esilarante, davvero. Prendimi in giro perché vado bene a scuola, brava. », disse alzando gli occhi e sbuffando. Smisi di ridere, forse lo avevo offeso. Per riparare alla mia gaffe, gli diedi un bacio sulla guancia. Dopo di che, mi recai a lezione.

***

Scrissi a Marcel che sarei arrivata da lui un po' più tardi perché dovevo rimanere a scuola per finire un compito. Odiavo dover mentirgli, ma il fatto che lo stessi facendo per il suo bene affievoliva il senso di colpa. Un pochino. Guardai l'orologio; erano quasi le 2 perciò mi recai in bagno, come stabilito nel messaggio, ma di Zayn nessuna traccia. Forse si era dimenticato di me. Aspettai qualche minuto, speranzosa, finché non vidi un ciuffo moro entrare furtivamente nel bagno. Come non detto, pensai. Bastò vederlo per farmi venire la pelle d'oca.

«Sapevo che saresti venuta, piccola.», sogghignò. Lo guardai con disprezzo. Lo odiavo, lo odiavo con tutto il mio cuore, con tutta me stessa. Era un un porco e un bullo senza cuore. E poi andiamo, piccola ? Sul serio ? Ma come si permetteva ?

« Ci divertiremo vedrai, ma ti avverto, se non farai quel che ti dirò di fare, saranno guai sia per te che per il tuo amichetto Styles, anche se devo ammettere che dal modo in cui lo guardi sembrerebbe qualcosa di più di un amichetto. », mi derise. Questo mi fece scattare.

« Vai all'inferno ! », sibilai. Non aveva il diritto di giocare con i miei sentimenti. Vedevo Marcel diversamente da quello che mi aspettavo ? Forse, sì, cioè... Non ne ero certa. Ma Zayn non poteva giudicarmi senza sapere la verità. Il ragazzo mi sbatté contro il muro e mi accarezzò il collo con un dito. Rabbrividii. Ero terrorizzata, ma non mi sarei mai mostrata debole.

« Ora dovrai stare ferma, intesi ? »

Annuii lentamente. Afferrò i miei capelli e mi tirò la testa all'indietro, fornendosi un libero accesso al mio collo. Succhiò avidamente ogni centimetro di esso finché non sentii la mia pelle rompersi, e poi levigò il marchio con la lingua. Feci una faccia di disgusto, ero schifata e impaurita, ma lui non sembrò farci caso. Era questo che mi sarebbe toccato ? Gli occhi iniziarono a inumidirsi. Avevo una paura fottuta di Zayn, ormai ne ero certa.

« Alza le mani. », mi ordinò lui, e io gli obbedii. Un'inutile giocattolo, ecco cos'era diventata. Sentirmi così impotente mi stava facendo impazzire. Non ero quel tipo di persona ! Mi sentivo uno schifo, non solo perché mi sentivo impotente, ma anche perché sapevo che tutto ciò che stavo subendo era per merito mio e delle mie idee del cazzo.

Mi levò la canottiera facendomi rimanere in reggiseno. Sgranai gli occhi : ma fin dove contava di andare ? Mi accorsi di star tremando. Malik si leccò il labbro inferiore. Disgustoso.

« Sei così sexy bambolina... Dio ti scoperei qui adesso, credimi. Ma non sarebbe divertente prendermi già la parte migliore di te. », le sue parole mi lasciarono senza fiato per il ribrezzo. Quel ragazzo non stava bene.

Feci una smorfia. Lo stai facendo per Marcel, lo stai facendo per Marcel, ripetei varie volte nella mia testa. Ma lo stavo davvero facendo per lui ? Insomma, arrivare a subire molestie per un ragazzo che se lo avesse scoperto, non mi avrebbe mai più rivolto la parola. Quello che facevo era disgustoso. Ma mi si sarebbe spezzato il cuore nel vedere Marcel venire torturato da Zayn e la sua banda. E prima o poi Zayn si sarebbe stufato di prendersela con me. O almeno cosè speravo.

Mi tolse il reggiseno, e io provai a dimenarmi. Il mio cervello partì in tilt. Il mio corpo smise di reagire. Fu come se la mia mente si fosse disconnessa dal mio corpo per non sentire il contatto con il corpo di Zayn. Sì, ero presente, ma allo stesso tempo non riuscivo a comandare il mio corpo, quasi fossi entrata in una specie di trans. Lui in risposta mi diede un forte schiaffo sulla guancia che arrossì poco dopo. Spostò la mano libera sul mio seno destro, strizzandolo e tirando il capezzolo. Lo sentii indurirsi. Le lacrime ormai stavano rigando il mio viso. Zayn rilasciò i miei capelli e riservò lo stesso trattamento al mio seno sinistro. Succhiò il capezzolo sinistro e poi lo morse, facendomi emettere un urletto. Poi riprese la sua tortura sul mio collo, finché esso non diventò completamente rosso. Come avrei fatto a nascondere tutto ? Non riuscivo a smettere di singhiozzare.

« Per oggi basta. », lo scansai e mi rimisi il reggiseno, non so con quale forza. Lui sbuffò. Appena indossata la mia maglietta, mi allontanai dal ragazzo, dalla parte opposta del bagno. Questo lo fece ghignare. Lo divertiva vedermi così traumatizzata, anzi lo eccitava proprio.

« Risistemati il trucco, bellezza. Non sei esattamente uno spettacolo in quesot momento. Ci vediamo in giro, baby. », e se andò.

Sospirai e mi lasciai cadere sfinita sul pavimento sporco e freddo del bagno. Ancora una volta, mi sentii un disastro. Era tutta colpa mia. Stavo combinando un disastro, e ne sarei uscita distrutta.

***

Suonai il campanello di casa Styles, accertandomi di aver ben coperto i succhiotti sul collo con il foulard. Sperai che il io amico non si chiedesse troppo del perché stessi indossando un foulard con il caldo afoso di metà giugno. Marcel venne ad aprirmi, e potei constatare con gioia che si era finalmente messo dei normalissimi jeans e una T-shirt bianca, che metteva bene in risalto i suoi muscoli. Stava davvero bene.

« Contenta ? », mi chiese sorridendo riferendosi ai suoi vestiti. Le sue fossette mi fecero sciogliere in due. Per un secondo dimenticai il pomeriggio infernale che avevo vissuto.

« Molto. Scusa per il ritardo, ma ero...uhm...avevo un impegno e... », ero talmente distrutta da non sapere nemmeno cosa inventarmi. Tutt'ad un tratto i suoi occhi si spalancarono.

« Cos'hai sulla faccia !? », mi interruppe lui scioccato, indicando il livido sulla mia guancia.

Cazzo.

***

SPAZIO AUTRICE

Ragazze sono tornata❤️
Spero che il capitolo via sia piaciuto, votate e commentate :)

Fake || Harry StylesWhere stories live. Discover now