19 - Stephan

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POV KRISTEN

Andare a scuola fu più difficile del previsto, non solo avevo un aspetto a dir poco ripugnante, ma ero terrorizzata all'idea di rivedere Harry. Era stato piuttosto chiaro con me il giorno prima. Mi odiava, non ne voleva più sapere di me.

Fu strano sapere che non era tanto il fatto che l'avessi tradito con Zayn ad averlo ferito, ma il fatto che io in lui non avevo mai creduto. Non c'erano parole per descrivere quanto male mi sentissi nell'essermi resa conto che non avevo mai davvero pensato che lui sarebbe cambiato. Era falso, lo avevo ripetuto a me stessa, a lui, ma la verità è che non riuscivo a convincermi del fatto sarebbe stato abbastanza forte da cavarsela da solo. Potevo immaginare come si fosse sentito. Non era difficile, dopo tutto. Avevo dato la dimostrazione di quanto lo stessi sottovalutando, di come una parte di me, anche se inconscia, non riusciva a convincersi del tutto sulla sua indipendenza. Mi ero sbagliata, Harry era diventato il giovane uomo che sperava di essere. Forte, coraggioso, indifferente ai pregiudizi altrui. Lo avevo capito appena lo avevo visto picchiare Zayn. E mi ero vergognata, perché per capirlo mi era servito una dimostrazione visiva. Che cretina. Dopotutto mi meritavo di averlo perso.

Entrata a scuola mi precipitai in bagno, non potevo farmi vedere in quello stato da nessuno, tantomeno da lui. Avevo dell'occhiaie enormi, segno di una terribile notte insonne, i capelli annodati,e le labbra secche. Quel giorno avebo deciso di non truccarmi, anzi in verità non avevo proprio trovato la forza per mostrarmi un minimo decente. Volevo dimostrare lo schifo di persona che ero. Il risultato era ottimo : avrei seriamente potuto fare un provino per un film horror.

Cercai di sistemarmi al meglio con un po' di trucco la mia faccia da zombie e mi pettinai velocemente i capelli. Finito mi guardai allo specchio : ora sembravo una bambola posseduta, perfetto. Il mio si rivelò in conclusione un inutile tentativo di migliorare il mio aspetto disastroso.

Sospirai e mi diressi al mio armadietto, attenta a tenere la testa bassa, quando tutto ad un tratto totalmente immersa nei miei pensieri andai a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.

« S-scusa non volevo. », balbettai imbarazzata.

« Non fa niente, davvero. », mi rispose una voce roca.

Alzai lo sguardo e mi ritrovai davanti un ragazzo. Fu impossibile negare quanto fosse di bell'aspetto. I capelli biondi spettinati e gli occhi verdi vivaci gli conferivano un non so che di ribelle. Aveva la pelle chiara, levigata, e gli zigomi ben definiti. Le sue labbra a cuoricino mi ricordarono disperatamente quelle di Harry. Indossava la giacca della squadra di calcio della scuola, di colore blu scuro. Il ragazzo mi guardava confuso, o forse spaventato dal mio aspetto.

« Mi chiamo Stephan comunque. Tu sei quella nuova vero ? », mi chiese gentilmente.

Annuii. « Kristen. Mi dispiace così tanto di esserti andata addosso. », esclamai dispiaciuta e imbarazzata. Più che altro imbarazzata, perché il fascino del ragazzo davanti a me mi intimoriva, e in quel momento mi vergognavo per essermi presentata a scuola così sciupata.

« Brutta giornata ? »

« Niente che io non posso superare. », dissi più a me stessa che a lui. Lui mi sorrise, d'un sorriso sincero e comprensivo, il secondo da quando ero arrivata in quel liceo. Mi rilassai un po', e cercai di essere meno rigida con il corpo.

« So che è passato poco tempo da quando mi hai praticamente investito, ma che ne diresti di raccontarmi cos'è successo davanti a un bel caffè fumante ? Sono un ottimo ascoltatore. », propose.

A prima impatto feci per rifiutare, ma poi ci ripensai. Avevo un disperato bisogno di un amico, di qualcuno che sapesse ascoltarmi e consolarmi. Stephan sembrava un ragazzo davvero a posto, sarebbe stato in grado di aiutarmi. Aveva un non so ché di rassicurante. Ed ero stufa di piangermi addosso. Feci un bel respiro prima di aprire bocca, quasi come se volessi prendermi il tempo per scappare fino all'ultimo secondo. Ma ormai avevo deciso.

« Certo, va bene. »

***

POV HARRY

Camminavo velocemente, le mani nelle tasche della giacca di pelle che mi ero comprato con lei. Guardavo intorno a me privo di emozioni. Non riuscendo più a vedere il bello delle cose, ero sprofondato nell'oscurità. L'oscurità mi attraeva, era quasi confortante non provare più nulla verso niente che mi circondasse. Ero stufo di combattere contro di essa, perciò ne sarei diventato alleato.

Avrei imparato a riconoscere chi ci sarebbe davvero stato per me, o al contrario a fare tutto da solo, a essere forte, ad avere una soluzione per ogni problema, o almeno fingere di averla. Avrei imparato a contenere, a disarmare, a costruire e a smontare. Avrei imparato ad avere certezze per poterle raccontare e a camminare sul filo a occhi chiusi, sorridendo. Avrei conosciuto l'ansia e la paura e non mi avrebbero più abbandonato, avrei conosciuto la felicità e il terrore di perderle, la vertigine della pericolosità che avrebbe dato un senso alla mia vita.

Ne sei sicuro Harry ? La mia coscienza pareva spaventata, ma non ci feci molto caso. Questa volta cambiare non era più un semplice desiderio, ma una necessità. Kristen era stata chiara, anzi tutti quanti intorno a me lo erano stati. Sarei rimasto un perdente, mi sarei fatto calpestare dagli altri finché io stesso non mi fossi convinto del contrario. Dovevo dimostrare quanto dannoso potessi essere per gli altri. Bramavo il potere di poter influenzare la gente, senza dover essere influenzato a mia volta. Dovevo farlo per me stesso. E c'era una sola persona che sarebbe stata capace di aiutarmi.

« Non pensavo che saresti venuto, Styles. », la sua voce mi fece venire il voltastomaco. Ma ormai era tardi per tornare sui miei passi.

« Evidentemente ti sbagliavi, Malik. »

***

NOTA AUTRICE :

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, votate e commentate dicendomi cosa ne pensate. Sorprese dal finale del capitolo ?

Un bacio, ci vediamo al prossimo capitolo !

Fake || Harry StylesWhere stories live. Discover now