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Sono seduta con Rachel e Nicole in una caffetteria, pioviggina, ci sono persone che adorano la pioggia, invece a me proprio non piace. Mi mette tristezza.

Bevo un sorso di caffè guardandomi intorno come se Jason potesse comparire da un momento all'altro... la verità, però, è che è sparito come è bravo a fare lui. Si è arrabbiato, avrei potuto fare qualsiasi cosa per calmarlo, o anche farlo andare via, se era quello che voleva, invece ho detto cose che avrei dovuto tenere per me.

«A che cosa pensi?» mi chiede Nicky vedendomi pensierosa.

Sono mie amiche, le mie due uniche amiche, loro con i ragazzi sono brave, potrei chiedere un consiglio o capire che cosa ne pensano, potrebbero anche sapere che cosa potrebbe pensare un ragazzo di quello che è successo, in questo caso Jason, ma so che se lo raccontassi a loro, e mi promettessero di non dirlo a nessuno, Rachel lo racconterebbe al suo ragazzo e a Ronan, Nicole lo racconterebbe alla madre di Jason, e forse ad Alex, e in poco tempo lo verrebbero a sapere tutti, anche Ebony, e non voglio che succeda perché darebbero sicuramente tutti di matto, convinti che Jason sia troppo manesco è pericoloso, anche se non mi ha nemmeno sfiorata.

«Al compito della settimana prossima.» mento.

«Era ovvio.» dice Rachel.

«Ieri sera cosa avete fatto dopo che noi ce ne siamo andati dal pub?» mi chiede Nicole.

In questo caso non posso mentire perché se vedessero i ragazzi scoprirebbero che sono venuti qui.

«Dopo che me ne sono andata mi sono messa a parlare con Jason, non ci siamo detti nulla di che, anche perché sono subito arrivati Taylor e gli altri a prenderlo. Se n'è andato senza nemmeno salutarmi.» è meglio che sappiano soltanto questo.

Questa sarebbe la volta buona che andassi a cercarlo per parlare... non l'ho fatto l'altra volta, ora non posso lasciare che si ripeta tutto da capo, anche se è diverso... posso anche sperare che questa volta torni... non commetterà lo stesso errore per la seconda volta, se è intelligente, e io so che lo è, anche se tutti gli altri lo credono uno stupido...

«Quindi non c'è nessuna novità... lo speravo, qui è sempre tutto così noioso e monotono...» si lamenta Rachel.

«Voi invece come avete passato la serata?» cambio discorso, è meglio così.

«Nulla di che, non ce l'abbiamo con te per essertene andata, comunque.» mi dice Rachel, anche se devo dire che non ero minimamente preoccupata per questo: «Sai che Ronan pensa davvero che tu vada a letto con Jason e i suoi fratelli?» mi chiede facendo scoppiare a ridere Nicole.

Ancora con quella storia... spero che stiano scherzando e che non le pensi davvero, non che mi importi, ma non sono cose che vogliono che si pensino di me.

«Tralasciando questa storia, tua sorella ha detto di aver incontrato l'amore della sua vita e se n'è andata con lui.» mi spiega Nicky.

Mia sorella incontra la sua anima gemella ogni settimana, non per prenderla in giro, vorrei essere anche io come lei. Se avessi il suo stesso carattere sicuramente non penserei ogni minuto a quello stronzo del mio ex migliore amico e non starei così male per lui, invece ho il carattere opposto al suo...

Quello che Jason non capisce è che è tutto, per me, che non riesco ad andare avanti per questo. Anche se ha un carattere del cavolo, non lo cambierei per nulla al mondo. Ero sempre da sola, da bambina, i miei genitori non c'erano, mia sorella aveva le sue amichette, è arrivato lui nella mia vita e da quel momento non sono più stata soltanto Eleonor, perché eravamo Elle e Jay, non avevamo bisogno di nessun altro, ci siamo sempre bastati a vicenda.

«Ellie perché stai piangendo?» mi chiede Rachel preoccupata.

Non mi ero nemmeno accorta di stare piangendo per colpa di quel cretino, tanto lui sarà chissà dove, chissà con chi, non sarò nemmeno l'ultimo dei suoi pensieri, invece lui è il mio pensiero fisso giorno dopo giorno.

Asciugo le lacrime facendo dei respiri profondi mentre Rachel avvicina la sedia su cui è seduta alla mia e mi abbraccia.

«Non faccio altro che ripetermi che andrà tutto bene, ogni volta che lo vedo sono felice, poi sparisce di nuovo.» mi ero ripromessa di non parlarne con loro due... con nessuno...

«Chi, Jason?» mi chiede Nicky, annuisco: «Lo conosci, è fatto così...»

«È solo che... fa male.» fa talmente male, nonostante siano passati così tanti mesi...

Loro probabilmente non mi capiscono, nessuno mi capisce... nessuno che io conosca capisce come io mi senta in questo momento, nessuno. Tutti non fanno altro che ripetermi che è uno stronzo, che si sistemerà tutto, che c'è di meglio, che non è l'unico amico che ho, che esagero... e lui non fa altro che trattarmi come se fossi uno straccio che ha usato per così tanto tempo che alla fine ha deciso di buttare.

Entrambe mi abbracciano per farmi sentire il loro affetto, lo apprezzo, anche se per sentirmi meglio l'unico abbraccio è quello della persona per cui sto così male.

«Perché continui a vederlo e a sperare che le cose vadano meglio se ogni volta è sempre peggio?» mi chiede Rachel, con la testa appoggiata sulla mia spalla.

«Perché io ci credo, a differenza sua.» e anche a differenza di tutti gli altri, comprese loro due.

«Meriti molto di più... lo sai, vero?» mi chiede Nicky sistemandomi i capelli.

Me lo dicono tutti che merito di meglio... forse però a me non interessa nemmeno trovare il meglio, a me interessa soltanto lui perché mi sento infelice come mi ci sentivo prima di conoscerlo... non era giusto che una bambina di sei anni fosse infelice, non è giusto nemmeno che lo sia una ragazza di diciotto anni che vuole solo essere felice e smetterla di stare male per qualcuno a cui, evidentemente, non importa niente.

Le sorrido non sapendo che cosa dire, poi le abbraccio anche io.

Chissà se riuscirò mai a sentirmi meglio...

Parte di meWhere stories live. Discover now