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Fisso la porta che ho davanti cercando il coraggio di bussare, chiudo gli occhi e faccio un bel respiro, per poi riaprirli e bussare.

Ieri sera sono andata a quella stupida festa con le ragazze, Jason si è finalmente ricordato che io esisto, seppur l'abbia fatto solo quando suo fratello si è avvicinato a me... sono venuta a casa loro con Sterling, che mi ha gentilmente fatta dormire nella sua stanza, mentre lui ha dormito nella stanza di uno degli altri, presumo non Jason, quindi io ho scritto un messaggio veloce alle ragazze e ho provato ad addormentarmi, non riuscendoci, però. Ho sentito i ragazzi rientrare, non so se fossero da soli oppure in compagnia, comunque mi sono addormentata poco dopo: sono stata un po' sveglia, indecisa se andare a parlare con Jason oppure no... lui non mi ha cercata, quindi mi sono decisa a rimanere nella stanza in cui ero.

Non sento nessuna risposta, riprovo, quindi, ma niente... potrebbe essere uscito così come sono usciti gli altri... prima è venuta a salutarmi la loro madre e mi ha detto che lei e il marito stavano andando a messa, mi ha detto anche che Sterling, Alex e Taylor se la sono svignata prima che gli potesse chiedere di andare con loro, le ho risposto che sarei andata io con loro, come facevo fino a qualche mese fa, solo che dovevo tornare da Nicole e poi tornare al college con Rachel... mi ha proposto di farmi una doccia e di fare con calma, che avrei raggiunto le ragazze più tardi tanto sicuramente ancora dormono, infatti non mi hanno ancora scritto... quindi ho fatto la doccia ricordandomi solo alla fine di non avere con me un cambio, per questo sono venuta a bussare all'unica porta a cui non avrei voluto bussare.

La apro anche se non mi ha detto di farlo, lo guardo male, visto che è seduto sul letto in boxer a fumare... cioè, è sveglissimo, più sveglio di me, eppure non ha pensato di alzarsi ad aprire oppure di dirmi di entrare. Mi guarda per un po', prima di girarsi da tutt'altra parte. Dovrei chiudere la porta e andarmene, ma ho soltanto un asciugamano addosso, e non mi va di frugare negli armadi di tutti alla ricerca di qualcosa da mettere, quindi mi faccio coraggio e la chiudo davvero la porta, restando nella stanza, però.

«Scusami se... sono entrata così. Non ho niente da indossare.» gli dico, sperando che mi dia ascolto.

«Vai a parlarne con Sterling, a me non importa.» mi dice senza nemmeno guardarmi.

«Sterling non c'è, non c'è nessuno in casa a parte noi due, e... anche se ci fosse qualcuno, a meno che non sia tua madre, non andrei mai a chiedergli aiuto così.»

D'un tratto lo vedo alzare il braccio sinistro, spalanco gli occhi nel vedere che in mano tiene una bottiglia di qualcosa di chiaramente alcolico, ne beve un po'... è mattina, e anche se odio il fumo non è strano che stia fumando una sigaretta a quest'ora, non dovrebbe bere già, però.

«Magari puoi prestarmi un paio di pantaloni e una maglietta in modo che possa correre a casa mia, o a casa di Nicole, a mettermi qualcosa di mio... ti riporterei tutto subito.» gli dico.

«Vai in una delle altre quattro stanze e prendi quel cazzo che ti serve, basta che mi lasci in pace.»

«Non mi va di frugare negli altri armadi e di prendere le loro cose senza avere il permesso.» anche se so che non darebbe fastidio a nessuno, comunque non lo farei mai... e non mi risponde: «Jay va tutto bene?» gli chiedo preoccupata.

Invece di darmi una risposta spegne la sigaretta e ne prende subito un'altra... non può seriamente fumarne una dietro l'altra.

«Il fumo mi dà fastidio... posso aprire e tu puoi smettere un attimo?» gli chiedo andando verso la finestra.

«Stai ferma, non toccare niente ed esci dalla mia stanza, da casa mia e dalla mia vita.» afferra una cornice che stava sul comodino accanto a lui e la lancia contro al muro, mi passa a pochi centimetri dalla faccia.

Parte di meWhere stories live. Discover now