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Sono sveglia da un po', io, le ragazze invece si sono appena alzate, a quanto pare ieri sera a quella festa si sono divertite molto, ora hanno soltanto i postumi di una sbornia... tutte quante.

«Ieri non ho rimorchiato perché sono rimasta fedele al mio amato ragazzo, ma ho bevuto un casino. Dio... avrei dovuto pensare alle conseguenze.» si lamenta Rachel, sedendosi davanti al tavolo con una tazza di caffè davanti.

Ebony è sdraiata sul divano con gli occhi chiusi e si massaggia le tempie con le dita, mentre Nicky prende un'aspirina.

Poi mi chiedono perché io non bevo...

«Vado a caricare le nostre cose in auto, mentre cercate di riprendervi...» dico loro.

Prendo i nostri zaini, che sono riuscita a far preparare a tutte ieri sera prima di uscire, ed esco dalla porta, sorpresa di trovarmi davanti Jason e i suoi fratelli... non mi aspettavo che sarebbero venuti qui, più che altro per il fatto che è troppo presto per loro, visto che di solito, durante il weekend, stanno a dormire fino a tardi... chiudo la porta e li guardo, curiosa di sapere cosa siano venuti qui a fare...

«Arriviamo al punto prima che una di quelle tre esca e inizi a rompere il cazzo.» dice Taylor, non a me, ma agli altri tre.

«Volevamo chiederti di... restare.» mi dice Sterling.

«Restare e quindi non partire.» dice Alex.

Siamo tornati ai tre più grandi che parlano con me e a Jason che sta in silenzio... bene, le cose non sembrano cambiare.

«Perché dovrei farlo? Per lasciare che vostro fratello continui a trattarmi male?» chiedo loro.

Li supero incredula per il fatto che, più che chiedermelo, me lo stiano imponendo, raggiungendo l'auto di mia sorella: anche se Ebony è venuta qui con la sua macchina, Rachel è riuscita a farsi dare un passaggio da lei e Nicole abita vicino quindi è venuta a piedi, nessuna di loro è nelle condizioni di guidare, guiderò io la sua auto, serve più a lei la macchina che a me, lascerò qui la mia e in qualche modo tornerò a prenderla...

«Senti io ti capisco... sono stato l'unico dei quattro ad andare al college, mi mancavate tutti mentre ero là, se qualcuno mi avesse capito e mi avesse detto di tornare a casa sarei tornato.» mi dice Alex.

Sì, è vero, tra loro quattro lui è stato l'unico ad andare al college anche se è finita poco tempo dopo visto che ha messo incinta Nicole ed è tornato a casa... e ci credo che tutti noi, più che altro i suoi fratelli con i quali è cresciuto gli mancassero, anche se non avrei mai detto che lo avrebbe mai ammesso, ma anche se fosse Jason in persona a chiedermi di restare, anche se so che è un'idea sua e i suoi fratelli stanno solo cercando di aiutarlo e aiutarci, non posso dimenticare tutto il resto e non lascerei tutto con la paura che possa trattarmi male ancora e ancora.

«No, non mi capisci perché a te nessuno di loro ti ha voltato le spalle.» gli dico, per poi caricare nel bagagliaio gli zaini.

«Noi non ti abbiamo voltato le spalle.» mi dice Sterling.

«Sei stata tu a metterci davanti ad una scelta.» dice invece Taylor.

Io che cosa?

Ancora, esattamente come Jason, cercano di dare la colpa a me per quello che è successo, a quanto pare non smetteranno mai di farlo...

«Sentite... io non prenderei mai le parti di qualcuno, di chiunque si tratti, senza aver prima ascoltato entrambe le parti.»

«Ci è bastato ascoltare Jason.» mi dice Taylor.

«Allora continuate a stare dalla sua parte, ma fatelo stando lontani da me.» chiudo il bagagliaio e torno verso casa chiamando dalla porta le ragazze, sperando che mi raggiungano in fretta.

«Se te ne vai è finita.» udite udite: Jason ha finalmente parlato.

Resto sorpresa di quanto ha appena detto visto che ieri sera ha accusato me di fare di tutto per allontanarlo e insisteva perché lo lasciassi tornare a casa con me, mentre ora è di fronte a me che, dopo aver ascoltato i suoi fratelli chiedermi da parte sua di restare qui e di non tornare al college, mi dice una cosa del genere.

«Cosa è finita?» gli chiedo confusa.

«Jason vai a casa, lascia fare a noi.» gli dice Alex.

Anche se i tre non se la stavano cavando per niente, sanno che lui sta peggiorando e peggiorerà ancor di più le cose, se restasse qui. Lo so bene anche io.

«Noi. Finiamo noi.» mi risponde, non ha nemmeno ascoltato i suoi fratelli.

È finita...

Va e viene da settimane facendomi credere che ci sia una possibilità, poi la butta all'aria, poi torna ed è come un disco rotto... lascerò sempre una porticina aperta per lui, questo sì, ma non posso lasciare che continui a trattarmi come una stupida, perché è questo che sta facendo.

Le ragazze escono e, nel vederli, fanno una smorfia di disgusto, almeno restano in silenzio, e vanno dritte verso la macchina, Ebony si mette davanti, ovviamente non al posto di guida, mentre le altre due si siedono sui sedili posteriori. Chiudo a chiave la porta di casa e torno a guardare i ragazzi scuotendo la testa e allontanandomi non volendo dire niente, non avrebbe senso farlo, lo, anzi, li lascio nel loro brodo.

«Eleonor tu vuoi restare. Io ti conosco. Vuoi restare così come ieri sera volevi che tornassi a casa con te. Dillo.» Jason mi segue, mi giro vedendo che, per fortuna, i suoi fratelli sono rimasti davanti alla porta e mi ha seguita soltanto lui.

«Smettila Jason, qualunque cosa io voglia passa in secondo piano quando si tratta di stare male a causa tua. Anche se lo volessi non lo farei.» gli dico.

«Quindi è finita.»

«Non è più nemmeno riniziata... non c'è niente, non c'è più niente da quando tu hai preso quella scelta.» mi fa male dirglielo, ma spero che almeno così capisca.

Resta sorpreso da ciò che ho appena detto, me ne rendo conto, non dice niente, si gira e se ne va via, seguito dai suoi fratelli, che lo raggiungono.

Wow...

Parte di meWhere stories live. Discover now