17

104 7 2
                                    

Ieri mattina Jason era con me, non penso che sarebbe ancora qui con me se non fossero piombati tutti nella mia stanza e non avessero dato di matto nel vederlo con me... poi se n'è andato, dandomi l'addio che non mi aveva mai dato, e, come se non avessi già troppo a cui pensare e per cui stare male, Ebony e le due uniche amiche che io abbia mai avuto, mi odiano per il semplice motivo che ormai tutti conosciamo: Jason. La verità è che loro non accetteranno mai di vederlo al mio fianco, ma la verità è anche che lui al mio fianco non ci vuole stare perché se n'è andato ancora. Proprio così: ogni volta lo faccio tornare come se dentro di me non sapessi che sparirà ancora e ancora, poi ogni volta se ne va e io resto sola a piangermi addosso e a ripetermi che non gli permetterò più di trattarmi in quel modo... alla fine, però, è proprio quello che faccio sempre.

Sto studiando, o, meglio, ci sto provando... mi è un po' difficile riuscirci visto che non faccio altro che pensare a quel ragazzo che non fa altro che pensare a me... la porta della stanza viene aperta, mi volto a guardare Rachel, Nicole ed Ebony. Mi fa così strano vederle insieme, non pensavo che sarebbero mai riuscite ad andare d'accordo, soprattutto con mia sorella. Torno a concentrarmi sullo studio, o almeno fingo di farlo, la cosa importante è che loro mi credano impegnata e che non tirino fuori quel discorso che temo vogliano tirare fuori.

«Non sapevamo se ti avremmo trovata qui, pensavamo che fossi corsa da Jason, perché è esattamente ciò che spera lui... che ci torni strisciando a chiedergli di tornare nella tua vita.» dice Ebony.

Ecco, infatti...

Io ho rispetto per tutti, anche per chi non conosco, perché il rispetto va portato a tutti, e io porto rispetto a loro tre, ai ragazzi con cui escono o con cui stanno, alle loro relazioni, ai loro pensieri e a tutto il resto, solo che, vedendo come si comportano, credo che invece loro non portano e non porteranno mai rispetto a Jason, e di conseguenza a me. L'altra sera ho esagerato a mettere in mezzo il ragazzo di Rachel, che non c'entrava niente, dicendo che non avrebbe più potuto mettere piede qui dentro esattamente come lei voleva che non facesse più Jason... però sono stanca di starmene in silenzio e subire, mentre tutti intorno a me non fanno altro che trattarmi come una stupida.

«Non ho intenzione di scusarmi per aver provato a fare funzionare le cose tra me e lui. Questa è la mia vita, e che si tratti delle mie amiche o di mia sorella, nessuna di voi ha il diritto di prendersela con me se decido di dare una possibilità ad una persona che, nella mia vita, è sempre stata presente.» dico loro, sperando che lo capiscano, altrimenti inizieranno ad alzare la voce e ciò ci porterà ad avere di nuovo un'altra discussione.

«Sempre stata presente? Ma ti senti?» mi chiede Nicole.

«Io sono sempre stata presente, io. Ma dico, devo ricordarti io quanto male ti ha fatto?» mi chiede Ebony alzando la voce.

Pensavo che almeno Nicole fosse dalla mia parte... lei ha vissuto per qualche mese sotto lo stesso tetto di Jay, ha visto con i suoi occhi quanto bene ci legasse, mi è stata vicino e mi ha offerto tante volte il suo aiuto, ma io l'ho sempre rifiutato, quando si trattava di lei che andava da lui a dirgliene quattro. C'era lei quando l'ho rincontrato, proprio a casa sua, alla festa di suo figlio Billy, e proprio lei mi ha abbracciata e mi ha confortata... poi qualcosa sembra essere cambiato e ora sembra odiarlo quanto Ebony, non capisco perché.

«Ellie la prima volta che sono entrata in questa stanza stavi piangendo, poi ci siamo conosciute e col passare del tempo mi hai parlato di lui. Per quanto tempo ancora gli darai questo potere su di te?» mi chiede invece Rachel.

A quanto pare si sono coalizzate tutte contro Jason, da Nicole ed Ebony me lo aspettavo anche, ma non sicuramente da Rachel, perché lei è mia amica, non loro amica, e okay, capisco che come le altre sia preoccupata per me, ma dovrebbe parlarmi, chiedermi qualcosa, invece che andargli e andarmi subito contro.

È così difficile provare a capirmi e a capire perché non riesco a chiudere il capitolo Jason?

Mi alzo e mi appoggio alla scrivania con le braccia conserte, stanca di tutta questa storia, stanca di sentirmi sempre attaccata da tutti, stanca del fatto che nessuno, nemmeno Jason, provi a capirmi.

«Sarò anche una stupida, non lo metto in dubbio, anzi, io stessa mi ripeto in continuazione che lo sono, però da voi... da mia sorella e dalle mie amiche, mi aspettavo un po' più di supporto, perché okay, questa volta me la sono cercata, ma mi farebbe sentire un pochino meglio sentirvi vicine, invece che continuare a sentirmi sola contro tutti.» dico loro con le lacrime agli occhi.

«Ma guarda che è colpa di Jason se tutti ti vengono contro, non nostra.» insiste Ebony.

«Lo so, cavolo, lo so. Basta ripeterlo. È colpa di Jason ed è anche colpa mia, sto solo dicendo che vorrei avere più supporto da parte vostra, invece che sentirmi continuamente attaccata per ogni scelta che faccio!» sbotto.

Non mi piace alzare la voce, nemmeno mettermi a discutere, soprattutto con le persone a cui voglio bene, però, quando una persona arriva al limite, non può di certo farne a meno.

«Ti dovremmo supportare in cosa? Nella speranza che Jason cambi? Non succederà mai, lo sai perché? Perché non siete più quei due ragazzini che vivevano in una piccola città e che passavano tutto il tempo insieme. La vita, quella vera, va oltre a tutto questo, e forse lui l'ha capito, sei tu che non te lo metti in testa.» mi dice Nicole.

«D'accordo. Qualunque cosa io dica non cambierà mai le cose, quindi lasciatemi in pace, ho già troppo a cui pensare.» esco dalla stanza prima che una delle tre possa dire qualcosa o provare a fermarmi.

So che hanno ragione e che dovrei mettere un punto a tutta questa storia, ma nessuno vuole capire che non ce la faccio. Magari più avanti sì, ma per ora proprio no.

Parte di meWhere stories live. Discover now