Capitolo 96

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Nashua, New Hampshire
1 gennaio 2001
Pov. Triple H
Scendo dall'auto per aprire la portiera a Jo, la quale evidentemente non ha voglia di arrangiarsi sfruttando il suo infortunio alla schiena, e mi avvio verso la porta di ingresso piena di decorazioni natalizie. Quest'anno Lynn si è impegnata più del solito con le ghirlande di pino, la neve in giardino mi ricorda il Natale di quando ero bambino quando io e mia sorella facevamo il pupazzo di neve e dopo bevevamo cioccolata calda davanti al camino per asciugarci i vestiti. "Che bello l'albero di Natale!" Esclama Jo scuotendo la neve da un ramo per guardare le palline. "Non ne hai mai visto uno?" "Ho sempre vissuto in appartamento da bambina, non c'era spazio per noi in casa, figurati per un albero". "Quello di casa nostra è più bello" affermo convinto per poi entrare subito in casa di mia sorella. Fa piuttosto freddo, appena apro la porta una ventata di calore proveniente dal caminetto mi riscalda il viso congelato. "Ciao zio Paul!" Abbraccio subito i bambini, mi sono mancati i miei nipoti e sono cresciuti un sacco dall'ultima volta. La più piccola già gattona da sola, mentre Peter è diventato più alto di me in ginocchio. Saluto tutti gli altri mentre Jo si fa strada in casa, mia sorella mi osserva da lontano in cucina e non riesco a non notare il fatto che sembra ignorarmi chiaramente. Spero che nessuno a parte lei sappia di me e a Stephanie, spero che Jo stia zitta riguardo alle creme... "Ciao cara!" Esclama mia sorella avvicinandosi a Jo, la quale ricambia il suo abbraccio porgendole un regalo. Saluto mio cognato mentre Lynn mi ha superato ignorandomi completamente,  quest'uomo sembra ridotto male dopo l'infarto ma devo fingere di saperlo data la bugia che ho raccontato... "Paul! Non ti vedo da una vita, finalmente!" Spero che stia solo scherzando e che questi due non abbiano in mente di parlare con Jo. "Eh... il lavoro. Però siamo venuti, a Natale ho lavorato e non potevo proprio prendermi le ferie". Speravo di poter trovare una scusa per rifiutare di nuovo l'invito dopo Natale, ma a quanto pare qui tutti sanno quando torno nello stato... Jo compresa. "Ciao Lynn" affermo un po' deluso mentre riempie Jo di convenevoli, le porgo il mio cappotto ma si volta senza afferrarlo. "Faccio io" afferma Peter per poi indossare la mia giacca. "Ciao Paul" risponde fredda per poi aggiungere: "Pensavo che saresti venuto da solo quest'anno. Forse ho capito male". Cerco di farle capire di restare in silenzio ma oggi vuole solo mettermi in imbarazzo. "Per fortuna non era niente di grave, l'infortunio in TV è solo un'idea di Vince per cambiarmi il personaggio. Sto meglio". Jo non ha capito niente di questa conversazione e sembra che Lynn provi solo pietà per lei. Si mette subito a giocare con i bambini e ne approfitto per seguire mia sorella in cucina: mi nascondo dietro la parete e la afferro per un braccio. "Che cosa c'è? Non mi saluti nemmeno! Che cosa ti prende? Avresti potuto evitare di invitarmi!" Affermo a bassa voce mentre assaggio una tartina dal piatto degli antipasti. "Anche tu avresti dovuto evitare di venire con lei". "Ma lei è la mia ragazza". Mi osserva attonita per qualche minuto mentre sposta una pila di piatti dal tavolo, quando dopo essersi fatta tutta rossa in viso esclama: "Papà è in ospedale. Abbiamo cercato di chiamarti tutti quanti ma non hai più richiamato. Pensavo che tu fossi tornato a Bedford dal momento che un giorno ero di passaggio e ne ho approfittato per prendere la posta dato che la domestica passa una volta ogni due settimane... ho visto una macchina nel vialetto, e non era quella di Joan e nemmeno la tua. Speravo di trovarti almeno lì, la mamma è furiosa e anche io lo sono. Stavo per mandarti una lettera ma per fortuna si è fatta viva Jo l'altro giorno. Io capisco che tu sia sempre in giro, ma non me la aspettavo da te. Evidentemente sei troppo impegnato a nascondere le chiamate, pensavi che ti avessi chiamato a casa per parlare di lei e hai cancellato i messaggi dalla segreteria senza nemmeno ascoltarli, vero? A me non interessa di cosa fai con quella, ma ti sei comportato da stronzo ultimamente. Non ti riconosco più". "Quando è successo?". Domando in tono severo, mi sento così in colpa per non essermi interessato. "Tre giorni fa. Ha avuto un infarto. La mamma dice che potresti evitare di andare in ospedale, sono d'accordo con lei questa volta. Papà non deve sapere niente,ci rimarrebbe troppo male e deve riprendersi. Gli ho detto che eri in giro per un tour importante, non che eri a scoparti una certa tipa...". "Zitta, per favore... sta bene papà?" "Secondo te? Sì, cioè... non è più in pericolo di vita, però non sta molto bene. Deve restare in degenza ancora un po'. Vedo proprio che hai riflettuto su cosa ti ho detto l'altra volta, hai parlato con entrambe e hai detto loro la verità... hai pensato molto alle tue questioni di cuore. Bello l'anello di Stephanie, sembra quasi vero". "Lynn, ti prego...". "A me non interessa se ti piace, ma almeno lasciane una prima di metterti con un'altra. Jo non se lo merita". Cerco di trovare qualche parola per giustificarmi ma Gordon mi lascia col fiato sospeso, costringendomi a portare in tavola un vassoio pieno di insalata di patate. "A tavola, forza!" Esco dalla cucina scortato da mio cognato che ha giusto la forza di tenere in mano una bottiglia d'acqua, il profumo degli antipasti mi chiude ancora di più lo stomaco dopo quello che ho appena saputo e non riesco a capire quando sono stato chiamato e come abbia fatto a perdermi una telefonata del genere. Stephanie mi ha tenuto occupato in questi giorni, non avrei dovuto lasciare il cellulare in auto tutto il giorno quando sono andato a New York e avrei dovuto controllare il credito prima di partire... la segreteria è staccata da tempo per evitare che Jo senta gli scleri di Stephanie a casa, chissà quante chiamate ho ricevuto anche per la bolletta. Cerco il mio posto a capotavola vicino al camino, ma noto che sul segnaposto c'è scritto Joan: "Ti sei sbagliata, questo è il mio posto" affermo convinto posando il vassoio. "No, la mamma ha detto che ti siedi vicino a me". Peter mi trascina verso la sedia alla destra del capotavola, accanto al mio segnaposto c'è il suo e me lo mostra fieramente. "Non mi sono sbagliata. Quello è il posto dell'ospite d'onore". "Ma mi sono sempre messo io lì!" Jo si avvicina per scambiare i cartellini ma mia sorella la blocca con lo sguardo: "Lascia stare, per oggi può prendere un'altra sedia. Vero Paul?" "Non importa, mettiti tu qui se preferisci amore". "Paul, non fare il bambino. Ti metto il piatto in plastica di Neysa e ti do anche il suo biberon se ti serve". Mi siedo in silenzio vicino a Peter nelle risate generali e inizio a servirmi del cibo cercando di non riempire troppo il piatto, sono troppo nervoso per mangiare ma non voglio che se ne accorgano. "Zio, mi passi i tramezzini per favore?" Riempio il piatto di mio nipote, il quale dopo aver dato un morso a un tramezzino lo lascia nel piatto: "Mi dai le polpette?" Peter mi tira insistentemente la manica del maglione e gli metto nel piatto due polpette, quando mia sorella inizia a parlare con Jo con disinvoltura: "Da quanto tempo non ti vediamo in New Hampshire! È un vero piacere ospitarvi finalmente". Fingo di mangiare con gusto anche se non mi va quando Peter mi disturba ancora: "Zio, mi prendi il latte?" Cerco la brocca in tavola ma non lo trovo, Jo intanto sta facendo complimenti per il cibo quando mia sorella esclama: "Il latte è nel frigorifero. Vai in cucina! Comunque, cara, sono felice che ti piaccia lo sformato di verdura. È una ricetta di nostra madre, di solito lo prepara lei ma quest'anno papà è in ospedale quindi non è potuta venire". Mi dirigo in cucina in silenzio mentre le due sembrano andare d'accordo,  se le dice che io non mi sono interessato di mio padre la uccido. Perché mi vedono tutti come un mostro qui? Se io andassi in ospedale nessuno di loro verrebbe per me! Prendo il latte dal frigo e lo verso in un bicchiere per poi riporre la confezione e ne approfitto per origliare: "Ma come è possibile? Hunter non mi ha detto niente! È grave?" "Fortunatamente no, non abbiamo detto nulla a voi per non preoccuparvi. Ho già parlato a Paul prima in cucina. È tutto ok". Tiro un sospiro di sollievo sbattendo il frigorifero con un pugno per chiuderlo : "Paul! Il mio frigo!". È irritante il comportamento di mia sorella oggi, quando sento Jo ridere di gusto: "A casa chiude il microonde a calci. Mi chiedo come non si sia ancora rotto". "Non ha 30 anni, ne ha 13 ancora". Le due donne stanno parlando tra di loro in confidenza e a quanto pare oggi si riderà di me. Torno a tavola cercando di restare tranquillo e porto il latte a mio nipote. "Amore, non hai preso i funghi" afferma Jo per togliermi dell'imbarazzo e allungandomi un cucchiaio pieno. "Non li voglio". "Che strano, mio fratello non mangia più? Da bambino mangiava così in fretta che sembrava gli volessero rubare il piatto, poi ha iniziato la fase riso e pollo e da lì basta: solo cose asciutte e senza olio". "Ho capito perché sono cardiopatico,  il tuo cibo mi ha fatto venire il colesterolo". Gordon è sempre molto autoironico per fortuna, a mia sorella piace ridere di me e non riesco a non farci caso. Da quando le ho detto di Steph mi tratta di merda, chissà cosa sta facendo lei in questo momento? "Zio, mi dai il pollo?" Il piatto di mio nipote è ancora colmo e sembra non gradire niente. "Mangia, non ascoltare tua madre. Così diventerai più grosso di The Rock". "Dwayne si riempie di steroidi" ridacchia Jo pensando di essere simpatica. "E tu no?" Risponde Lynn per provocarmi guardandomi ridendo. "Io no. Non sono quel coglione di Eddie Guerrero". "Niente parolacce a tavola!" Esclama subito mio cognato indicandomi Peter al mio fianco. "Devi mettere un dollaro nel vaso delle parolacce!" Gli allungo una banconota da uno che per fortuna avevo in tasca e si dirige verso un vaso mezzo vuoto. "Quando il vaso delle parolacce è pieno la mamma mi compra un libro. Che schifo! Non dirle più le parolacce! Io voglio Eddie Guerrero al compleanno non un libro!" "La mamma dice più parolacce di tutti noi. E comunque Eddie Guerrero è un- ...uno stupido". "Un'altra parolaccia!" "Stupido non è una parolaccia". "Invece sì". Sto odiando questo bambino. "Peter, stupido non è una parolaccia. Posso assicurarti che Eddie Guerrero è davvero stupido a volte. Ma nel senso buono, è simpatico". Non so cosa abbia in mente Jo ma non voglio che mio nipote incontri il messicano. "Da quando Eddie è il suo preferito?" Domando a mia sorella. "Anche lui è indeciso come te, Paul. È solo un bambino, sono sicura che da grande sarà più consapevole. Almeno lui". Basta,li odio tutti. Ma perché sono venuto? Io non sono indeciso,io amo Steph! "Peter, se vuoi un giorno ti faccio incontrare Eddie Guerrero". "Dai Jo! Non è il caso". "Amore,perché? Ne sarebbe felice,vero?" "Sì! Grazie zia Jo". Zia Jo? Ma siamo impazziti? "Prego". "A scuola dicono che lui è il tuo fidanzato! Non è vero, io l'ho detto che sei la moglie dello zio". Cerco di riprendere a mangiare in silenzio bevendo un grosso bicchiere d'acqua, chi gli mette in testa queste cose? "Hey! Guarda che è un segreto. Tu lo sai che è una recita, ma deve sembrare vero. È come nei film, anche lì è una recita ma tu pensi che sia vero, no?" "Sì... dicono che Stephanie è la moglie dello zio, ma lei è cattiva! Non voglio che sia la moglie dello zio, il suo papà deve metterla in punizione perché fa cose cattive. Fa finta di essere brava ma in realtà lei è cattiva nel programma. Io lo vedo che è cattiva,perché Mr. McMahon non lo vede?". "Lei non è la moglie dello zio, è finto anche quello. Non ti preoccupare, è solo un film". Jo sta cercando di rassicurarlo, ma io amo Steph... se un giorno scoprisse che è vero? Peter mi odierebbe! "Peter, lei non è cattiva. Fa finta". "Non è vero, è brutta e cattiva! Quando urla mi fa paura,sembra la mamma quando prendo i brutti voti". "Ti ho detto che è finto. Lei è simpatica, e poi brutto sarai tu". "No! Tu!". "Peter, adesso basta" afferma Lynn rimproverandolo. "È ancora troppo piccolo per guardare le tette!" "Papà! Tette è una parolaccia". Peter costringe suo padre a dargli un dollaro. "Tette non è una parolaccia". "Anche tu,zio Paul!". Lynn mi guarda in cagnesco, sa che quello che apprezza le tette di Steph sono io e mi sta mettendo in imbarazzo. "Invece sì che è una parolaccia. Seno non è una parolaccia, tette lo è. È volgare". "Ha ragione" risponde Jo supportando mia sorella. "Porto il polpettone". Cerco di finire il piatto porgendo a Peter un cucchiaio di maccheroni al formaggio, per fortuna la piccola si è addormenta perché ci manca soltanto lei a prendermi in giro. "In questa famiglia è tradizione il polpettone!" "Sì Jo, mia moglie fa una versione con il formaggio che è ancora meglio di quella di nostra suocera. Per fortuna mi hanno concesso di mangiare qualcosa almeno oggi, da quando ho fatto l'ultimo intervento devo seguire per forza una dieta: niente dolci, poco sale... ho scoperto giusto qualche settimana fa dell'esistenza dei grassi saturi, sembra che tutto faccia male per i dottori". Gordon è visibilmente dimagrito dopo i ricoveri continui, dovrebbe ringraziare di essere ancora vivo invece che lamentarsi del fatto che non può più vivere di merendine e pollo fritto. "Non capisco come fate voi, a me la verdura non piace". "Esistono anche altre cose oltre alle patate fritte". Rispondo seccato, questi discorsi non hanno senso. Cazzi tuoi se non ti piace la verdura. "Ma non sono buone quanto un bel piatto di patatine con il cheddar. E dai, l'insalata è una schifezza!" "Che schifo l'insalata! Zio Paul ne mangia tantissima, una volta l'ho visto finire una ciotola intera piena di foglie di insalata!". "L'insalata non è così male. E comunque è tutta una questione mentale, vedrai che ti abituerai. Esistono tante ricette per mangiare più verdure". "Eh si amore, finché continueranno a dare retta a mia madre andranno avanti a friggere pure l'aria " rispondo a Jo irritato. "Fino a qualche mese fa mi davano per spacciato, posso accettare di mangiare l'insalata scondita pur di passare qualche anno in più con i miei figli. Cercavo solo di fare conversazione". In tavola è calato il silenzio, tutti hanno ripreso a mangiare quando Jo cerca di uscire dell'imbarazzo: "A proposito di dieta, Hunter sta scrivendo un libro sulla sua alimentazione". "Ah, davvero? Come al solito non mi parli mai di niente, caro fratello". Lynn ha portato in tavola il polpettone già affettato, l'odore di formaggio fuso mi fa salire la nausea e vorrei dire di no ma subito mi mette due fette belle grosse nel piatto. "È ancora un'idea, devo trovare una casa editrice che lo pubblichi e soprattutto il tempo di scriverlo. Penso che non uscirà mai, lo scrittore con cui lavoro non ha nemmeno iniziato con l'introduzione". "Ho sentito che a breve uscirà il tuo libro, Jo. Sono felice per te, quando ti abbiamo vista in TV Peter era euforico". A Lynn non importa proprio di ciò che faccio io... Spero che mio nipote non abbia visto le foto di Jo completamente nuda. Improvvisamente sento molto caldo, Steph aveva ragione a dirmi di impedirle di finire su quel giornale e non riesco a non pensare a Peter che la guarda senza capire... credevo che l'unico che l'avrebbe vista nuda qui dentro sarei stato io, ci scommetterei tutto quello che ho sul fatto che tutti loro hanno visto le foto di Jo e hanno pensato che io fossi un povero sfigato. "Paul, tu non sei geloso? La tua donna è su Playboy!" Gordon ha visto le foto, lo immaginavo. "Lui? Lasciamo stare questo argomento. Ci ho messo un anno a convincerlo! Alla fine non è stato niente di che, pensavo che mi sarei sentita più in imbarazzo a fare le foto. Ciò che non mi aspettavo invece è che tutti avrebbero parlato di me. Insomma, invece che parlare delle foto mi invitano per delle interviste, non pensavo che così tanta gente avrebbe letto l'articolo. Di solito gli uomini comprano la rivista per le foto, non per leggere le scritte in piccolo!" Sicuro Jo, non ti aspettavi che avrebbero parlato di te... ma se lo hai fatto apposta! "Beh, in realtà abbiamo litigato parecchio per questo. Ma a lei non interessa,mi ha detto che fa quello che vuole. Quando parlo non mi ascolta mai". Gordon mi guarda imbarazzato, Lynn sta fingendo di controllare il seggiolone di sua figlia che per fortuna è immersa in un sonno profondo quando dice a Peter di andare in cucina a prendere dell'acqua. "Hunter, smettila". "Beh, hanno chiesto se io sono geloso: sì, sono geloso. Mi da profondamente fastidio il fatto che Jo abbia fatto tutto questo per attirare le attenzioni della gente, mi irrita il fatto che lei abbia detto al sottoscritto che sapeva che tutti le avrebbero guardato il culo. Ma lei è Chyna, lei può. No?" "Non ricordo di aver detto questo. Quando l'avrei detto?". "Quando hai detto di aver cambiato nome". "Che cosa? No! Io non ho detto niente di tutto ciò! Hunter, io non ho cambiato nome. Tu sei fuori di testa. Scusate, riprendiamo a mangiare. Il polpettone è ben cotto, peccato che io abbia detto ad Hunter più volte che a me non piace. Si vede quanto mi ascolta anche lui quando parlo". Adesso non ricorda niente? Perché ricorda solo quello che vuole lei? "Ti preparo qualcos'altro Jo, mi dispiace". "Non ti preoccupare, sono a posto". Peter ritorna dalla cucina con una bottiglia d'acqua e si siede di nuovo accanto a me, nessuno osa aprire bocca e l'atmosfera è decisamente imbarazzante. "Zio Paul, mi dai il polpettone per favore?" "No! Hai il piatto pieno di cibo e non hai mangiato niente, sei un bambino viziato! ". Mi ha rotto le scatole anche lui, non ha una madre a cui chiedere? Peter è scoppiato a piangere, oggi fanno così i bambini? "Hunter! Perché? Che ti ha fatto?" Anche lei adesso? Mi alzo dalla tavola per non sentire più nessuno di loro, odio la mia famiglia! Non sarei dovuto venire a Nashua, avrei dovuto dire a Jo che avrei controllato io la bolletta,avrei dovuto dire a Steph di muovere il culo e riprendersi le sue creme invece che giocare ad ubriacarsi come i ragazzini, non li voglio più vedere! "Paul! Torna a tavola!" Salgo al piano superiore e vado diretto in bagno, tutto quel cibo mi è rimasto sullo stomaco e restare lì non fa altro che innervosirmi di più. Jo non si ricorda niente? Mi tratta ogni giorno peggio e non se lo ricorda? Non ricorda nemmeno che io sto con lei per questo? Nemmeno io ricordo più perché sto con lei. Sento una forte nausea e mi chino subito sul water quando sento la porta aprirsi: "Paul! Non ti senti bene?" Lynn mi sposta i capelli dal viso e si inginocchia accanto a me: "Va tutto bene... ti preparo qualcosa di caldo dopo". Cerco di riprendermi e mi alzo per sciacquarmi la faccia, nel frattempo mia sorella sembra non essere più arrabbiata con me e mi aiuta a sistemarmi: "Perché hai risposto male a mio figlio?" "Non lo so..." rispondo sospirando, blocca la porta dall'interno per poi chiedermi di sedermi su uno sgabello accanto alla vasca da bagno. Si fa spazio accanto a me, sedendosi sulla scaletta dei bambini, per poi afferrarmi entrambe le mani: "Tu non stai bene con lei. Basta". Mi sento quasi in imbarazzo a guardarla negli occhi, non è giusto che lei si preoccupi dei miei problemi. "Paul, guardami: smettila. Non ti fa bene tutto questo, ti sei trovato un'altra... so che ti senti in colpa, so che hai paura di abbandonarla in questo stato". "Non posso. Lei ha solo me, cosa succederebbe se la lasciassi?". "Cosa succederebbe se lo scoprisse in un modo peggiore? Non è colpa sua, l'hai tradita ormai e hai sbagliato, però è giusto che lo sappia da te. Se continui così diventerà sempre più difficile!". Prendo un respiro profondo e cerco di non piangere, sarei un ipocrita a farlo dato che sono io lo stronzo. "Lei mi prende in giro. Le vado bene soltanto quando taccio,  quando succede qualcosa non se lo ricorda mai". "Hai mai pensato che forse è vero quello che dice? Mi sembrava davvero confusa, che senso avrebbe negare di aver cambiato nome?". "È il suo modo di dirmi che non le devo parlare. Ogni volta che le dico qualcosa che non le piace inizia con questa storia di Chyna, è solo un modo per ribadire che non accetta critiche da nessuno". "Può darsi... ma non risponde al suo vero nome quando le parli in quei momenti, non può nemmeno dimenticare di essere a casa di un'altra persona..." "Appunto!" "Paul...". Lynn mi abbraccia stringendosi forte a me. "Secondo me non dice bugie. Che interesse avrebbe a dirtelo se fosse il suo amante? Ti ha chiamato qualche ora dopo essere stata lì,  inoltre Eddie avrebbe potuto dirle di andare via e non l'avresti mai saputo se avessero fatto qualcosa. Non si ricordava il motivo per cui fosse andata da lui, ha un problema serio". "Non posso lasciarla". "Invece devi. Perché dirle che la ami quando non è vero? Lo fa anche con altre persone, cambia nome e non ricorda cosa succede... lei non si rende conto di quello che fa, ok, però non è stupida: prima o poi capirà cosa nascondi. Il padre di Stephanie sa cosa fanno i suoi dipendenti, la gente inizierà a vociferare appena farai un passo falso e parleranno male di te e Stephanie senza motivo. Io ti voglio bene. Non voglio più vedere questa situazione". "Perché io la amo. Forse. Non lo so più. Mi sento in debito con lei, se la lasciassi non avrebbe più nessuno...". "Mandala da un medico, parlane con qualcuno...". "Non posso. Tutti saprebbero di me e Stephanie, sarebbe una brutta situazione anche per lei. Ho promesso a Stephanie che saremmo stati insieme... Lynn, fatti gli affari tuoi. Sì, perché ti impicci se non proponi una soluzione? Pensa a papà che è tanto malato, pensa a tuo marito e al suo colesterolo. Tu parli perché non ci sei dentro, non si tratta della prima tipa che passa... tutti sanno chi è lei e tutti sanno chi sono io, questa storia diventerà di dominio pubblico! Me la vedo io con Jo, lasciami stare". Apro di nuovo la porta per scendere e arrivo in sala da pranzo, Jo sembra preoccupata per me ma prendo il mio cappotto: "Andiamo a casa. Grazie per tutto, non tornerò più. Non siete per niente ospitali,stronzi".

She never recovered|Triple H & ChynaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora