Capitolo 37

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Pov. Chyna
"Eccoci qui... facciamo un brindisi" afferma il padre di Hunter,sedendosi a fatica sul divano con una lattina di birra in mano. "A Paul e Joan e alla loro nuova casa!" Esclama,battendo il fianco della sua lattina contro alla mia. La madre di Hunter risponde al brindisi in modo passivo,non mi sembra molto entusiasta per noi... Hunter mi passa subito il piatto con gli stuzzichini e mi servo velocemente. Mi ricordo di avere nella borsa il poster della Dx che abbiamo conservato per loro: "Questo è per voi... è uno dei poster che abbiamo firmato oggi,ci sono tutte le firme della stable". Gli passo il poster ripiegato e subito Patricia lo apre: "Ah,c'è anche quel tuo amico... questo scellerato è in città per caso?" Chiede a Hunter stizzita. "Shawn? Certo che è qui,eravamo tutti qui oggi. Lui è Rick, il quarto membro della stable. Penso che tu abbia già visto qualcosa in tv". "E questo Rick è dello stesso stampo dell'altro? Ti ho sempre detto che queste compagnie finiranno per influenzarti. Povero Peter, tua sorella mi ha detto che non hai più chiamato." "Rick è un padre di famiglia,ed è nostro amico. Ho capito che Shawn non ti piace mamma ma è mio amico anche lui. Poi se giri il poster c'è solo la mia faccia dietro". "Penso proprio che lo appenderò al rovescio" risponde la signora girando il foglio. Odiosa. Mi chiedo che cosa le abbia fatto Shawn per rendersi così antipatico ai suoi occhi. È fatto a modo suo, ma nessuno può negare la sua simpatia. "È andato bene il meet and greet?" Chiede Paul Sr. ,riempiendosi la bocca di tartine al tonno. "Bene,grazie. Abbiamo incontrato tantissimi fan,è stato stancante". Rispondo,iniziando a mangiare. "Mamma,sai che è venuto Luke? All'inizio non l'avevo riconosciuto" afferma Hunter bevendo un po' della sua birra. "Ah,caro! Dopo tutti questi anni che vivi fuori si ricorda ancora di te... quel ragazzo è un tesoro! Sicuramente lo avrai visto anche tu,Joan. Abitava nella casa qui di fronte alla nostra,ha più o meno l'età di Paul. Giocavano sempre insieme da bambini,poi un giorno hanno litigato... questa storia della palestra ha rovinato il loro rapporto". "Ma se lo riempiva di sberle ogni volta! Dai Patricia,non si sono più visti semplicemente perché da quando anche lui è diventato grosso ha avuto paura,quel pivellino!" Esclama il padre di Hunter scocciato. "Come al solito esageri! Erano ragazzini,giocavano e basta. È sempre stato gentile con tutti qui nel vicinato. Peccato che si siano traferiti,erano proprio una gran famiglia". Oggi ho firmato l'autografo al bullo dell'infanzia del mio fidanzato e non mi ha detto niente? "Joan,devi sapere che mio figlio da bambino era molto timido... veniva picchiato da tutti. Gli ho sempre detto che avrebbe dovuto imparare a difendersi,lo avrebbe aiutato a farsi degli amici." Mi volto verso Hunter senza risponderle e noto che ha abbassato lo sguardo. Gli sfioro la gamba con la mano e cerco di consolarlo. Sua madre si sta comportando veramente male con lui. "Adesso che ho degli amici non ti vanno bene,perciò...". Povero tesoro,è evidente che sua madre lo stia mettendo in imbarazzo. "Anche io ero timida da bambina. Ora ho tanti amici invece, spesso da piccoli non si sa bene come socializzare " aggiungo,intervenendo in sua difesa. "Beh,se per tuoi amici intendi Shawn... andiamo bene. Sai che il mio nipotino Peter lo ha visto a casa vostra mentre una ragazza praticava su di lui... come potrei dire?" "Del sesso orale" aggiungo a bassa voce cercando di non cadere troppo nel volgare. "Sì...mi è dispiaciuto molto per te,ho pensato che quei due soggetti vi avranno sicuramente rovinato la festa. Io non li considererei più amici al posto vostro". La signora non ha proprio tutti i torti. Bevo un altro sorso di birra in silenzio quando improvvisamente giunge alle mie orecchie la prima domanda scomoda di questa imbarazzante serata: "Come vi siete conosciuti tu e Paul? Mi ha detto che vi siete incontrati al lavoro ma vorremmo sapere qualcosa in più,se non ti dispiace" domanda il padre curioso. Cerco lo sguardo di Hunter per cercare supporto. Ci siamo già preparati la risposta per questa domanda, in quanto dire che io ero ubriaca non suona molto congeniale alle orecchie di un genitore. "Il mio allenatore, Edward,un giorno mi ha regalato l'opportunità di accedere al backstage di uno show ed è lì che ci siamo incontrati. Anche Paul si allenava con lui e voleva solo trovarmi un posto di lavoro nella compagnia,abbiamo lasciato delle videocassette con i miei incontri a lui e Shawn chiedendo se avessero potuto spendere una buona parola per me con il signor McMahon..." "e poi siamo diventati colleghi e dopo il suo primo match ho deciso di baciarla. Le ho mandato dei fiori nella sua camera in albergo." Devo dire che preferisco la versione romanzata all'originale,almeno l'uomo dei miei sogni non sarebbe entrato in camera mia solo per aiutarmi a vomitare e spiare nel mio cassetto dell'intimo. Se sua madre sapesse come lascia in disordine le cose... "Hai fatto centro figliolo!" Esclama il papà di Hunter dandogli una pacca sulla spalla. "Ragazzi, mi sa che è pronto il polpettone... oh caspita,senti un po' che profumino!" Esclama Patricia,abbandonando il salotto per fiondarsi in cucina a recuperare il cibo sui fornelli. Ci spostiamo tutti a tavola e Hunter mi sposta indietro la sedia per fare il gentiluomo. Finisco tutto d'un fiato la mia birra rimanente e prendo un bel respiro profondo:devo studiare un modo per fingere che mi piaccia il polpettone di carne. Odio il polpettone di carne,spero solo che la cuoca che lo ha preparato non si riveli anche peggio.
Pov. Triple H
"È pronto! Ecco qui tesoro, il tuo piatto preferito!" Un profumo familiare invade la stanza e mi fa tornare bambino. "Paul mi chiedeva sempre di preparagli il polpettone ogni domenica. Spero che piaccia anche a te,è una ricetta di famiglia". Allungo un piatto a mia madre e passo a Jo la sua porzione. Odio dover aspettare che tutti abbiano il cibo nel piatto, mangiamo e basta! "Per te caro due fette belle grandi... mangia che ti fa bene!" Esclama la mamma passandomi il mio piatto. "Eh si,ha bisogno di crescere,adesso è ancora magro magro" ridacchia mio padre,spizzicando un po' di pane dalla tavola. Inizio a mangiare a grossi bocconi la pietanza,ignorando completamente i loro discorsi. Ma quando è buono? Ne mangerei all'infinito di questo polpettone. "Che c'è, non ti piace?" Chiede mia madre a Jo,interrompendo il discorso.In effetti noto che il suo piatto è ancora pieno e sta masticando molto lentamente. "Oh...certo che mi piace,Patricia. Compliementi,è che oggi non ho molta fame". "Amore, in caso dallo a me" affermo,rubandole una fetta di secondo dal piatto. Ho intuito che non è di suo gradimento. "Tesoro,dovresti chiedere a Jo di cucinartelo. Posso darti la ricetta. Come te la cavi in cucina?" Le domanda mia madre curiosa. "Beh,faccio qualcosa... Conosco qualche piatto ma non ho molto tempo,per fortuna però che Paul mi prepara sempre la colazione, è così dolce!" Esclama Jo sfiorandomi la mano. "Davvero lasci cucinare il tuo uomo? Ti fidi proprio di lui. Sentiamo, cosa le prepari?" Mi chiede mia madre stupita. "Le preparo la frittata di albumi ogni mattina,poi a volte faccio una macedonia se no mangiamo qualcosa fuori..." "la frittata di albumi... e dei tuorli cosa ne fai?" "Li butto" rispondo ridendo. "Nel weekend di solito gli peparo io i pancakes ai mirtilli" aggiunge Jo,fingendo di masticare con gusto il polpettone. "Meno male che ci sei tu cara,immagino che almeno Paul faccia i servizi in casa. È così?" Basta,quella delle pulizie è una vera e propria mania per mia madre! "In realtà viene una ragazza un paio di volte alla settimana a farli. Siamo sempre in viaggio in alcuni periodi e non sfruttiamo sempre la casa,almeno qualcuno tiene in ordine". Rispondo,cercando di non strozzarmi con il cibo. "Ah" sbuffa mia madre,mangiando un po' del suo purè. "Quando avrete dei bambini come farete? Io quando avevo voi due da curare ho sempre fatto ogni mestiere di casa. Va be che oggi è diverso..." sbuffa. Che palle,non vedo l'ora di fuggire dell'egoismo esorbitante di mia madre,se solo sapesse della soddosfazione che ho provato andandomene via da questa casa non mi parlerebbe più. "Li volete dei figli,vero?" Aggiunge mio padre curioso. Ti prego, non ti ci mettere anche tu... "Per ora non sono in programma dei bambini. Siamo all'inizio della nostra carriera,vorremmo prima realizzare qualche obiettivo professionale". Risponde Jo tranquillamente. "Avete l'età giusta,un buon lavoro,cosa aspettate?" . "Aspettiamo che sia il momento giusto per noi. In questo momento nessuno dei due ha voglia di diventare un genitore a tempo pieno. Io personalmente vorrei prima vincere qualche titolo,so che sarebbe impossibile per una lottatrice ritornare allo stesso fisico di prima dopo un figlio, quindi vorrei arrivare ora ad alti livelli". Jo si sta inizando ad arrabbiare e sta giocando nervosamente con la forchetta dentro al suo purè. "Almeno vorresti sposarla?" Chiede mio padre rassegnato. "Non voglio correre troppo in fretta. Stiamo insieme da pochi mesi,la convivenza procede bene quindi ci penserò". Rispondo rimanendo sul vago. La verità è che se fosse per me sposerei anche domani la mia Jo,ma non vorrei mai rovinare il momento rivelandole le mie intenzioni. Viaggiamo sempre insieme,non saprei nemmeno come fare a comprarle un anello di fidanzamento senza che si insospettisca della mia assenza. "Per ora va bene così,passiamo più tempo insieme noi due delle coppie sposate! È come se fosse già un matrimonio, quando avremo il tempo di ufficializzare lo faremo" risponde Jo sorridente. "Avete preso casa,sarebbe un peccato non sposarvi" risponde mia madre. "Mamma,io sinceramente sono felice della mia vita ora. Sto bene,mi importa solo questo. Non ha senso correre solo perché avremmo l'età giusta per una famiglia,io e Jo siamo felici. Abbiamo preso casa insieme perché era l'opzione più pratica,lei viveva con sua sorella ed era dall'altra parte della città. Non le avrei mai permesso di prendere casa da sola,io ero da solo in una casa troppo grande per me". "Ha insistito così tanto che ho dovuto accettare!" Esclama Jo ironica. "È stata una buona scelta,lavoriamo nello stesso posto e abbiamo gli stessi orari. È tutto molto più pratico in questo modo, e poi Kathy ha la sua privacy ora" aggiunge. "Kathy è sua sorella" specifico per i miei genitori. "Ah,hai una sorella? Che bello!" "Beh sì,ho anche un fratello maggiore in realtà " risponde imbarazzata. Quello stronzo di Sonny è onnipresente nei discorsi da mesi. "Perché ridi Paul?" La domanda di mio padre mi fa tornare alla realtà:"ah,niente. Ho conosciuto Sonny,è un tipo un po' eccentrico". "Sì,più o meno... diciamo particolare". Jo cerca di nascondere l'imbarazzo ma io non riesco a smettere di ridere. "I tuoi genitori di dove sono,cara?" Afferro la mano a Jo da sotto al tavolo,mi aspettavo che le avrebbero chiesto della sua famiglia... "Mio padre vive a Tampa,in Florida. Mentre mia madre è tornata a Rochester da poco. Siamo abbastanza vicine". "Quanto vorrei essere vicina al mio Paul! È una donna fortunata, immagino che tu vada a trovarla spesso dato che siete molto vicine". "In realtà no. Non hanno un bel rapporto" rispondo al suo posto. Prima o poi lo avrebbero chiesto... "oh,mi dispiace. Come mai?" Chiedono entrambi quasi in coro. "Non credo voglia parlarne,non è una bella storia-" "no,va bene" mi interrompe Jo decisa. "I miei genitori si sono separati quando ero molto piccola. Mio padre aveva problemi con l'alcol e se ne è andato via di casa. Da quel momento mia madre ha iniziato a essere abbastanza instabile...". "È sempre tua madre però, è un peccato che non vi parlate ". Guardo mia madre negli occhi e le lancio un'occhiata fulminante. Ma come è possibile che non si renda conto di quello che esce dalla sua bocca? "Mi dispiace tanto. Ora hai trovato lui,e anche noi. Sei la ragazza di mio figlio,sei una persona di famiglia" risponde mio padre per cercare di salvare la situazione. "Grazie mille,siete così gentili" afferma Jo a bassa voce. "Perché non prendi il dolce,mamma?" Le chiedo,cercando di far calmare le acque dopo la sua figuraccia.

She never recovered|Triple H & ChynaWhere stories live. Discover now