Capitolo 36

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28 agosto 1997, New Hampshire
Pov. Triple H
Apro gli occhi all'improvviso dopo aver sbattuto la testa contro al finestrino dell'auto. "Amore,tutto bene?" Mi chiede Jo ridendo della scena. "Ehm...sì,siamo arrivati?" Domando disorientato. "No,ci stiamo fermando un attimo per sgranchirci le gambe e prendere qualcosa da mangiare. Abbiamo appena superato il confine con il Massachusetts". Mi guardo intorno fuori dal finestrino e mi rendo conto di essere nel bel mezzo di un'autostrada,nel parcheggio di una stazione di servizio. Un grosso cartello rosa scritto a mano fuori dal negozio recita :-le migliori ciambelle degli USA con sidro di mele-. Apro la mia portiera e mi copro con un cappellino e gli occhiali da sole per non farmi riconoscere. Una ventata di caldo torrido mi investe appena metto i piedi sull'asfalto. "Buongiorno Hunter!" Strilla Shawn accendendosi una sigaretta nel parcheggio. "Ora ho capito il perché del tuo egoismo sfrenato:sei solo del New Hampshire! Guarda là: -Le migliori ciambelle degli USA-". Mi allontano da lui per non sentire la puzza del fumo ed entro nel negozio senza nemmeno rispondergli. Prendo un paio di pacchetti di frutta secca e mi dirigo alla cassa per pagare. "Amore! Aggiungi anche questo" esclama Jo,posando sul bancone una rivista di gossip e uno snack. In copertina c'è un'enorme foto di Shawn nel ring. "Sono nove dollari e venti centesimi... scusate,ma voi siete quelli del wrestling?" La cassiera ci sta osservando e sta mettendo tutto in una busta di plastica. "Come,scusa?" Chiede Jo facendo finta di nulla. "Ehm... scusate,somigliate molto a quello biondo e la ragazza che fa la guardia del corpo. Il mio ragazzo li vede sempre alla tv,mi sa che sto iniziando ad avere le visioni" afferma la donna con un filo di voce. Poverina,è in totale imbarazzo... "Hai una penna per piacere?" Le chiedo con disinvoltura. Mi guarda perplessa per poi passarmi un pennarello blu. "Come si chiama il tuo ragazzo?" "Steve... ma perché?" Apro il pennarello con una mano e lascio il mio autografo sullo scontrino per poi passare il pennarello a Jo. "Dallo a Steve,digli che Chyna e Triple H sono passati". "Oh mio dio! Grazie!" Esclama prendendo lo scontrino e leggendo i nostri autografi. "Di niente,buona giornata!" Esclamo a mia volta uscendo dal negozio. "È stata brava a beccarci vestiti così" sbuffa Jo seccata,togliendosi gli occhiali da sole. Lei odia quando scoprono i suoi travestimenti. "Caspita non posso più fregare nessuno!" Esclama ridendo,per poi mettere il sacchetto in macchina. "Se non le avessi firmato lo scontrino sarebbe stato solo peggio" sbuffo. "Sei sempre così odioso con i fan... non ha detto niente di male". Scuoto la testa all'idea di dover firmare un sacco di autografi questa sera. Sono nel mio stato,un sacco di vecchie conoscenze verranno a trovarmi fingendo di essere i miei migliori amici da sempre. Risaliamo in macchina e aspettiamo Rick e Shawn. Questa sera firmeremo i poster della Dx per i fan,sarà estenuante. "Gli altri dove sono?" Chiede il nostro autista. Per fortuna il boss ha deciso di concederci un passaggio fino in New Hampshire. "Hey aspettatemi!" Urla Shawn con una busta piena di snack. Rick lo segue,portandosi in mano delle lattine di birra:"Ragazzi,per festeggiare questa sera" afferma passandomi il sacchetto. "Beh,veramente io e Hunter dobbiamo andare a cena dai suoi... ". Nella macchina è calato il silenzio. "Ragazzi non vi offendete, sono mesi che mia madre me lo chiede... siamo a Nashua,devo salutare tutte le mie conoscenze ". "Io non sono mai invitato a mangiare il polpettone di tua madre" sbuffa Shawn irritato. "Beh,se per questo io non l'ho nemmeno assaggiato l'altra volta,sono arrivato tardi" aggiunge Rick,dando una pacca sulla spalla a Shawn. "Tu non puoi più mettere piede in casa mia,non ricordi? Mia madre è ancora arrabbiata". Rispondo seccato. "Che è successo?" Chiede Jo incuriosita. "Sua madre ha visto in edicola il numero di Playgirl... il mio calendario sexy non piace alle vecchie di paese". "Mia madre non è vecchia." "Ma è sempre una donna di paese... eh dai Hunter,ogni volta che mi vede si fa il segno della croce. Buona fortuna Jo,sono certo che non le piacerai". Afferro la mano a Jo per rassicurarla,non voglio che si faccia idee sbagliate. Anche se temo proprio che questa volta Shawn abbia ragione. "Tu non sei messo tanto meglio,tua madre voleva lasciarti in ospedale!" Esclamo aprendo un pacchetto di frutta secca. "Ma davvero Shawn? È una cosa orribile!" Jo ci è rimasta molto male per la mia affermazione. "A quanto pare sì. Ha sempre detto di volere una figlia femmina per fare compagnia a quella santa di mia sorella che aveva già due fratelli maschi. Quando sono nato ha visto che non avevo la vagina e ci è rimasta molto male,mio padre dice che ci ha messo un paio di giorni per metabolizzare la cosa. Per fortuna oggi esistono le ecografie,almeno si arriva preparati". "Mi dispiace tanto tesoro... mia madre non mi aveva nemmeno messa in programma, Kathy dice che voleva che io nascessi maschio almeno. Mia sorella comunque era contenta di avere una bambola da pettinare. Avrebbero dovuto scambiarci,così le avremmo accontentate entrambe". Chissà che cosa sarebbero quei due oggi se fossero stati scambiati di famiglia... non voglio nemmeno immaginarlo. "Pensare a Jo senza Kathy al suo fianco è impossibile! Ogni mora ha una sorella bionda" Aggiunge Rick parlando a bocca piena. "I fratelli di Shawn si annoierebbero senza di lui. E poi Shari non si sarebbe mai sposata se il suo fratellino non avesse portato a casa il suo amichetto al liceo". Jo mi guarda perplessa:"ma come fai a sapere tutti i segreti della famiglia Hickenbottom?" "Io e Hunter siamo migliori amici,non potevo nascondergli che il marito di mia sorella era un mio compagno di squadra quando giocavo a football al liceo. Quando si sono messi insieme ho smesso di parlargli per un periodo ". "Hunter non ridere!" Non capisco se Jo stia ridendo di me o della faccenda,ma non riesco a smettere di pensare alla scena di sua sorella con un ragazzino... "Si infatti... il verginone che ride di me! Cara la mia Jo,questa sera sua madre ti racconterà quella storia. Ci scommetto quello che vuoi che non riderà". Smetto subito di ridere spaventato. Non avevo messo in conto che mia madre avrebbe potuto raccontare a Jo di quando ho perso la verginità... "Non lo farà. E se la racconti a qualcuno sei morto Shawn". "Amore ma di che parla? ". "Niente" rispondo,fingendo di bere un sorso d'acqua. Spero che mia madre questa sera terrà la bocca chiusa.
Nashua,quella stessa sera
"Amore,sei sicuro che non mi devo cambiare? Abbiamo le valigie in macchina,posso mettermi una gonna più lunga...". Le sorrido per cercare di tranquillizzarla,anche se la tensione è visibile sul mio volto. "Amore vai bene così. Devi piacere a me,mica a loro". Ci scambiamo un piccolo bacio prima di scendere dall'auto e mi do un'ultima sistemata ai capelli guardandomi nello specchietto. "Tanto mi dirà che li devo tagliare,fanculo!" Esclamo,riferendomi al mio riflesso. Prendo la bottiglia di vino che abbiamo comprato per la cena e afferro la mano di Jo per poi dirigermi verso la porta di ingresso. Suono il campanello con mano tremante e subito mio padre ci apre il portone:"Ciao! Hey giovanotto,come stai?" Mi chiede abbracciandomi forte. "Bene. Lei è Joan,la mia ragazza". Vedo mio padre sorridere:"Piacere,Paul. Senior ovviamente,l'altro Paul Levesque già lo conosci...Caspita,che braccio forte!" Esclama stringendole la mano. Jo sorride imbarazzata e nasconde la mano nella tasca della gonna. "Entrate! È andato bene il viaggio?" Lascio il vino a mio padre e mi guardo intorno per essere certo che sia tutto come prima,rendendomi conto che effettivamente la casa non è cambiata di una virgola da quando sono nato. La carta da parati è sempre la stessa,le fotografie sono ancora appese negli stessi punti e i centrini polverosi di mia madre sembrano essersi moltiplicati dalla scorsa volta che sono stato qui. Improvvisamente vedo sbucare dalla cucina mia madre:"Paul! Oh,ciao tesoro! Da quanto tempo non ti vedo! Sei arrivato in anticipo,ho appena infornato il polpettone! So che ti piace tanto, chissà cosa mangi a casa tua con questa fissa per la palestra... un po' di cibo vero ti farà bene." Aspetto che termini di baciarmi innumerevoli volte su entrambe le guance per poi ricambiare con un piccolo bacetto sulla sua guancia sinitra. "Mamma,lei è Joan. Finalmente posso presentarti la mia ragazza...". Mi faccio da parte e lascio spazio alle due di presentarsi:"Piacere,Joan" afferma timidamente allungandole la mano. "Patricia" afferma mia madre allungando la sua mano in modo incerto per ricambiare. "Quindi tu e Paul convivete,eh?" Le chiede alzando un sopracciglio. "Beh,sì... mi dispiace che non siate riusciti a venire alla festa nella nuova casa,spero che possiate venire a vederla un giorno" risponde Jo confusa. "Sempre se saremo a casa,voi passate quando volete tanto alla peggio non vi apre nessuno" rispondo ridendo. Mio padre sembra aver capito lo scherzo e ride insieme a me: " Siete sempre in giro voi! Sono tre mesi che ti chiediamo di passare ma mai una tappa a Nashua... finalmente vi ha accontentati il capo". Mia madre sta alzando gli occhi al cielo e appare visibilmente irritata dallo scherzo. Cominciamo bene. "Vi porto un aperitivo? Preferisci del vino o una birra,Joan?" "Papà,vacci piano con gli alcolici!" Esclamo,conoscendolo riempirà il bicchiere alla sua ospite fino a quando non sarà ubriaca. "È indifferente, quello che prendete voi" risponde Jo sedendosi sul divano del salotto accanto a me. Mia madre si è appena ritirata in cucina e rimaniamo per un momento da soli. "Stai andando benissimo amore" le dico a bassa voce per poi accarezzarle la guancia con la punta delle dita. "Non mi sembra,tua madre mi ha lanciato una brutta occhiata prima di andare di là". Ma perché odia anche lei? Ne esisterà mai qualcuna che le starà simpatica? "Amore ricordi cosa ha detto Shawn? È fatta così,le persone che non conosce la fanno stare sulla difensiva... si calmerà". Cerco di minimizzare ma sono molto agitato. Mi asciugo le mani sudate strofinandole sui pantaloni e mi slaccio il primo bottone della camicia. "Ecco qui,un po' di stuzzichini in attesa del polpettone " strilla mia madre,entrando nel salone con un grosso vassoio tra le mani. "Paul,aiutami a prenderlo! Avanti! Passa un piattino alla tua ragazza,non essere scortese". "Faccio da sola,non c'è problema" afferma Jo alzandosi dal divano per prendere un piattino dal tavolino. "Senti cara,lascia fare agli uomini! Metti giù,forza! Paul ha le mani, piano piano fa tutto. È vero tesoro?" "Sì,mamma" rispondo,scandendo bene ogni sillaba e lanciandole un'occhiataccia. Odio quando mi umilia così,ma non posso litigare davanti a Jo. Forza Paul,è solo una serata. Posso farcela. Cerco di farmi coraggio da solo e finisco di portare gli stuzzichini in tavola per poi passare i piattini a tutti i presenti. "Grazie" risponde Jo, divertita dalla scena. "Spero che a casa non faccia fare tutto a te. È così?" Le chiede curiosa. "Ma no,facciamo un po' per uno". "Sì sì certo. Conosco il mio pollo. Sembra che non abbia capito niente di quello che gli ho insegnato. Pazienza,ormai non posso dire che sia colpa mia. " Poso violentemente un piatto di tartine sul tavolo. Il mio istinto sarebbe quello di tirarglielo in testa,ma mi contengo. "Paul! Fa piano con quello!" Basta! Per fortuna mio padre è tornato dalla cantina con una bottiglia di vino bianco e un cartone di birre. "Ti aiuto lì,papà!" Esclamo,lasciando mia madre a sistemarsi l'aperitivo. Spero solo che Jo non pensi che sono maleducato, mi dispiace per lei che debba vedere queste scene.

She never recovered|Triple H & ChynaWhere stories live. Discover now