Capitolo 25

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Pov. Triple H
Scendo un attimo dalla macchina per buttare il sacchetto con le carte della cena e prendo un bel respiro profondo. Questa serata è stata un disastro. Non avrei mai immaginato che la famiglia di Jo fosse così strana,eppure Kathy è una persona affabile... Getto in fretta la busta al primo cestino per rispondere al celluare. Lo apro velocemente e leggo il nome sul display: mia madre. Questa sera non ce la posso fare. Jo mi sorride dalla macchina,probabilmente si aspetta che io risponda perché dopo avermi abbozzato un sorriso si è messa a scartare il suo panino. Non ho scelta,se non rispondo mi chiederà il perché e sarò costretto a farle vedere il telefono. Rispondo scocciato,almeno eviterò una scenata di gelosia:"Pronto?" "Ciao tesoro! Perchè non rispondi a casa?" "Mamma...non mi chiamare più tesoro. Ho ventotto anni. E comunque ero fuori." "Fuori dove?" La sua voce strillante mi stordisce. "Ero a cena da amici. Comunque, ti lascio perché sono in giro ". "Aspetta Paul,dimmi almeno come sta Jo." Ci risiamo. "Sta bene,ora devo andare". "Ma dai,perché non venite a casa a trovarmi? Vorremmo conscerla! Papà è così contento per la tua convivenza." "E tu?" "Sì... anche se il povero Peter sta andando dallo psicologo per colpa vostra. Povero bambino innocente..." "Mamma,non è stata colpa nostra,io non sono il tutore dei miei amici." "No, ma è sempre il solito discorso,frequenti le persone sbagliate Paul. Se tu non ti circondassi di quelle compagnie-" "ok va bene" la interrompo per concludere la telefonata. " e comunque siamo entrambi impegnati in questo periodo per venire in New Hampshire. Ciao". Chiudo il telefono e lo rimetto in tasca senza nemmeno guardare. Rientro in macchina sbattendo la portiera sotto lo sguardo stupefatto di Jo,che nel mentre ha deciso di mangiare il suo menù. Lo sapevo che prima o poi avrebbe avuto fame. "Tutto bene amore? " "Sì,era mia madre..." rispondo,cercando di rimanere sul vago. "E come mai sembri incazzato?" Mi chiede dopo aver bevuto un po' d'acqua. "Non sono incazzato,è solo che non era il momento adatto per parlare,tutto qui." "Sei sicuro che sia solo questo il problema? Tra due settimane abbiamo un raduno coi fan in New Hampshire,potremmo andare a cena a casa dei tuoi. Perché le hai detto che non puoi?" "Ho immaginato che tu non avessi voglia. Sai,dopo una giornata a fare foto non è una buona idea andare dalla mamma a un'ora da lì". "Dimmi la verità. Tu non vuoi presentarmi ai tuoi". Arrossisco,come fa sempre a capire tutto? "Io...no,non è questo...cioè sì,ma non per te...capisci" "No,non capisco". Il suo sguardo interrogatorio mi imbarazza. "Non voglio portarti a casa dei miei perché so che avrebbero da ridire su di te. Tu sei fantastica amore mio,per me sei perfetta così. Però mia madre ha altri standard,non so come dire" "Lo hai detto. Ha altri standard. Crede che sia colpa nostra se Peter ha scoperto i rapporti orali prima del tempo. Lo immaginavo." Mi sento a disagio,la mia famiglia mi imbarazza. "Già, pensa che sia stata tu a perderlo di vista quando è entrato in casa e ha visto Shawn e Stephanie. Le ho spiegato più volte che tu e Lynn eravate insieme e che il bambino era davanti ai nostri occhi..." "a me sembra solo una scusa del cazzo. So di non essere la ragazza che piace alle madri,non piaccio neanche alla mia,non sono mai piaciuta alla madre del mio ex,non mi aspettavo di piacere alla tua. " Finisco la mia bibita,non riesco a rispondere. "Amore,non importa se non le piacerò. Tanto io devo piacere a te,non è così?" "Sì" sussurro debolmente. Non riesco nemmeno a guardarla in faccia. Ho nascosto per mesi alla mia famiglia una donna fantastica. "Tranquillo,vivrò lo stesso senza conoscerla." "No amore,non è giusto. Se lei avrà da ridire saranno solo fatti suoi. Ho io scelto di convivere con te". "Amore,tutto bene?" "No,non va tutto bene" il mio sguardo è perso nel vuoto. "Non si metterà in mezzo anche questa volta. Sono stufo della sua presenza ossessiva nella mia vita. Ha sempre da dire su ogni cosa che faccio,i figli delle sue amiche erano sempre meglio di me... e poi da quando ho avuto i soldi allora no,lì sono diventato il figlio che tutte vorrebbero. Mio padre non ha mai detto nulla. Era mia sorella a prendersi cura di me,e aveva da lamentarsi su quanto io fossi maleducato o quanto io fossi meno bravo degli altri. Con le ragazze è stato sempre un disastro. Durante il liceo avevo incontrato una ragazza,si chiamava Stacy. Ti somigliava un po',era castana anche lei e aveva gli occhi verdi. Però era molto meno bella,all'epoca pensavo di essere brutto e non ci provavo con quelle carine. " "Dipende sempre da quanto carino eri tu..." ridacchia Jo mettendo in bocca una patatina. "A sedici anni mi stavo facendo il fisico,guarda che non ero da buttare... Stacy lo era. Quella zoccola mi ha tradito. Siamo stati insieme un mese e ho avuto le corna per due settimane." "Un mese?" Jo sta ridendo a crepapelle,ha addirittura le lacrime agli occhi. "Beh,tu a sedici anni hai avuto un amore serio? Ma dai... comunque il problema non erano tanto le dinamiche di coppia,quanto mia madre che si è sempre intromessa. Ogni volta che portavo la mia ragazza a casa lei la cacciava via dopo un'ora. Figurati se io potessi andarci a letto... mi ha beccato mentre ci provavo. Quando poi a ventun' anni ho avuto una storia più seria è stata sempre la stessa storia,lei doveva sempre vedere che cosa facessimo. La mia fidanzata non poteva nemmeno dormire nel mio stesso letto. Ha ragione a dire che mi trattava malissimo,ma avrei dovuto rendermene conto da solo. Non avrebbe dovuto dirmelo mia madre. Appena ho potuto andarmene di casa sono andato a convivere con lei,finalmente ho potuto andarci a letto a vent'anni passati. La amavo molto,era la mia prima storia seria...ma soltanto una volta fuori di casa ho capito com'era veramente, mi ha tradito anche lei." "Mi dispiace. Io non avevo nemmeno un ragazzo al liceo,ma penso sarebbe stata la stessa cosa". "So che avrebbe da dire anche su di te. Alla mia età dovrei avere dei figli secondo lei. Lei dovrebbe godersi la sua pensione, invece ancora si lamenta se Shawn è mio amico. Appena ho potuto sono andato via da quella casa. Quando ero piccolo le prendevo,anche spesso. Non ero mai quello che lei voleva. Se andavo male a scuola era colpa mia perché ero peggio degli altri compagni. Quando ho detto che non avrei fatto il college per inseguire il sogno del wrestling mi ha dato del fallito,ho cercato di spiegarle che il lavoro al fast food era soltanto temporaneo,ma io non ero come i figli delle sue amiche che studiavano ad Harvard o a Oxford. Io i libri li ho bruciati dopo il diploma." "Mi dispiace amore". "A me dispiace per mia sorella. Oltre che era sempre a mia disposizione per farmi da baby sitter ciò che lei faceva non andava mai bene. Mio padre lavorava per mantenerci tutti e tre,non aveva nemmeno il tempo di vedere cosa succedeva. Quando tornava a casa si metteva sul divano e si addormentava lì,non riusciva ad aiutarmi con i compiti o a portarmi fuori a cena. La maggior parte delle mie serate da bambino le ho passate nella mia camera a giocare con Ric,almeno non ero costretto a vederla." "Chi è Ric?" "Era il mio cagnolino. Mia madre è sempre stata contraria ai cani,si è arrabbiata tantissimo quando mio padre ha deciso di accontentarmi adottando un beagle per il mio compleanno. Ero così felice di avere un cane,finché un'estate alle medie sono partito per un campo estivo della chiesa. Immagina chi era stato a iscrivermi a questa palla di due mesi, comunque al mio ritorno non l'ho più trovato. Lo avevano fatto scappare per sbaglio dalla porta di casa e l'avevano ritrovato morto nel bosco." "Povero animale". Jo ha finito di mangiare e sta scendendo dall'auto per buttare la carta. Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano. Ma è possibile che io a quasi trent'anni pianga ancora per un cane? Cerco di ricompormi,mi sento uno stupido. Abbasso il finestrino per prendere un po' d'aria: la fresca umidità della sera mi aiuta a ritornare alla realtà. "Andiamo a casa?" Mi volto di scatto al rumore della portiera e noto che Jo è tornata in auto. "Sì" rispondo subito allacciandomi la cintura. "Prenderemo un altro Ric,abbiamo un giardino da riempire!" Esclama Jo per poi baciarmi all'improvviso.

She never recovered|Triple H & ChynaWhere stories live. Discover now