Capitolo 52

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17 Ottobre 1999
Cleveland, Ohio
Pov. Chyna
Negativo. Per la quarta volta una sola linea. Ho comprato due confezioni per essere sicura ed entrambi sono negativi. Due giorni di ritardo e non sono incinta. Cammino lungo il corridoio dell'albergo con la testa bassa, sperando che gli occhiali da sole possano coprire la mia faccia sconvolta. È presto per i miei colleghi per svegliarsi, gli altri si sono bevuti litri di birra ieri sera all'arrivo quindi non c'è pericolo di incontrarli. Entro nella sala buffet e mi prendo qualcosa per colazione,nonostante mi sia allenata per un'ora per sfogare lo stress della notizia non ho appetito. Ordino un caffè alla cameriera e inizio a sbucciare una mela sperando di stimolare la fame. "Andrà meglio il mese prossimo" aveva sussurrato Hunter al telefono cercando di consolarmi,oggi è il mio giorno e dovrei essere felice. Mi asciugo le lacrime con discrezione,strofinando le palpebre sotto agli occhiali. Probabilmente non faccio altro che attirare l'attenzione con un paio di occhiali da sole alle sette del mattino, ma almeno nessuno riesce a vedere i miei occhi rossi. Avrei potuto ordinare in camera,mi sto pentendo di essere scesa al buffet ma ormai mi sono servita. Non è la fine. Il bambino arriverà. Prendo un bel respiro profondo e bevo un po' del caffè che mi è stato portato ma non riesco a distrarmi dal pensiero di quella singola linea rossa sul test. Pensavo che questa sarebbe stata la volta buona,ho un ritardo e abbiamo rispettato tutti i giorni fertili! Mi appoggio al tavolo con i gomiti e sollevo per un momento la montatura per pulirmi gli occhi quando un uomo con una felpa azzurra cielo si volta nella mia direzione. Non posso fare a meno di non guardarlo,quel viso mi sembra familiare: i capelli corti,gli occhi azzurri... mi volto di nuovo verso il mio piatto per non dare troppo nell'occhio e lo lascio terminare gli innumerevoli piatti pieni di cibo appoggiati sul suo tavolo. Mi giro leggermente con la sedia per non farmi vedere e mi siedo con le ginocchia al petto. "Vado a letto" mi ha scritto Hunter in un SMS,non vedo l'ora che ritorni per potermi sfogare in uno dei suoi abbracci rassicuranti. Mi dispiace di averlo tenuto sveglio ma anche lui era entusiasta per il test di gravidanza... "Hey... non posso restare a guardare mentre piangi qui da sola". Il ragazzo dagli occhi azzurri è in piedi accanto a me e ha posato una mano sulla mia spalla. "Chi sei? Sto bene,vattene via!" Rispondo seccata,allontanando la sua mano con una sberla. "Scusa... volevo solo essere gentile". "No,perdonami. Ma tu per caso sei... sei l'atleta olimpico,no?" Domando incuriosita. Mi sono comportata male con lui,voleva solo aiutarmi. "Piacere,Kurt. Io so già chi sei,la prima donna che ha partecipato alla Royal Rumble quest'anno" risponde,allungando la mano. "Sì,sono io. Chyna,o Joan,chiamami come vuoi. Non è un buon momento se ti dispiace." Rispondo seccata. "Perché piangi?" Domanda insistente, sedendosi accanto a me. "Non sono affari tuoi. Vattene." "No" risponde subito. "Sei sola,non mi va di lasciarti qui in queste condizioni. Ti ho vista in giro in WWF, dicono di te che sorridi sempre e sembri una brava persona. Non voglio essere maleducato,qui tutti lo sono". Mi volto verso di lui,sembra un bravo ragazzo... "Kurt,grazie. Sei gentile. Però io sto avendo un piccolo problema personale,non mi va di parlarne." "Come vuoi" risponde prendendomi la mano. "Sei fidanzata con Paul,vero? Vi ho visti insieme qualche volta,ho lavorato qui per qualche mese ma oggi sarà il mio debutto..." "Sì,stiamo insieme. Buona fortuna per stasera. Comunque hai ragione,sono tutti maleducati qui. Ti do un consiglio: non essere troppo buono,tutti se ne approfittano". Lascio la sua mano e riprendo a bere il mio caffè,mi sento meglio dopo essermi sfogata. Kurt mi ispira sicurezza,sembra una brava persona. "Sono sposato,non pensare male" afferma,mostrandomi la fede al dito. Gli sorrido :"Tranquillo,non hai fatto niente di male. Hunter non c'è quindi sei al sicuro. Ecco,io e lui vorremmo un bambino. Però non sta andando bene". Riprendo a piangere a dirotto,sentire la verità ad alta voce mi distrugge. "Come mai? Mi dispiace tanto" risponde a bassa voce,passandomi un fazzoletto. "Non lo so,sono quattro mesi che il test di gravidanza è negativo. Sto iniziando a demoralizzarmi,è una cosa che entrambi vorremmo... ma ho paura che possa non arrivare". Kurt mi guarda dritto negli occhi: "Joan,lo sai che è presto per dire che hai fallito? Quattro mesi da quello che so non sono tanti. E poi al mondo ci sono tanti bambini che cercano una casa,avrete comunque un bambino a prescindere da tutto. Mio padre è morto quando ero ancora al liceo,io e i miei fratelli siamo rimasti orfani praticamente... mia madre ha fatto il possibile ma era sempre fuori per poterci mantenere. Pensa che potresti cambiare la vita a uno di quei bambini,non sarebbe lo stesso di vederlo nascere ma sarebbe comunque una cosa bellissima". Mi asciugo le lacrime in modo definitivo,le sue parole mi rincuorano: "Hai ragione... grazie Kurt. Hunter è in Texas per un'intervista, ora ho delle cose da sbrigare con gli autori ma a pranzo sono sola... ti va di mangiare con me?"
Pov. Triple H
Scendo dal taxi a fatica,cercando di non schiacciare i boccioli delle rose che ho comprato per Jo. Al telefono sembrava che stesse trattenendo le lacrime,aveva la voce rotta e immagino come stia adesso. Entrambi vogliamo quel bambino ma non riesco nemmeno a pensare come si sia sentita ad avere quel test tra le mani. Tra poco faremo tre anni insieme. Cammino verso il ristorante accanto allo stadio in cui ci esibiremo stasera, alcuni dei nostri colleghi sono lì fuori. Le undici rose oscillano tra le mie braccia a ogni passo,due rosse e nove arancioni per i nostri due anni e nove mesi insieme.
"Paul! Sei tornato presto!" La vocina acuta di Stephanie richiama la mia attenzione. Mi volto verso la vetrina del locale e vedo lei e suo fratello seduti a uno dei tavolini esterni,intenti a sgranocchiare delle patatine. "Ciao" rispondo tirando dritto,ma Shane mi ferma: "Che donna fortunata Joan!" Esclama,battendo un pugno sul mio braccio. "Sono solo fiori,per lei questo e altro" rispondo,cercando di congedarmi dai fratelli McMahon. "Dopo un mese di matrimonio cambierai idea" risponde Shane ironico. "Ma se sono tre anni che sei sposato,tu e Marissa mi fate venire il diabete" risponde la ragazzina bevendo dal suo bicchiere di vino. "Vieni qui Paul,lascia perdere mio fratello... siediti,parliamo di affari". "Veramente io stavo portando i fiori alla mia ragazza...". Shane mi interrompe avvicinando una sedia al loro tavolo: "Un minuto,appoggia i fiori. Bisogna farsi aspettare dalle donne". Chi l'ha detta questa,tuo padre? Mi siedo in mezzo a loro,Stephanie sembra già ubriaca alle due del pomeriggio ma cerco di ignorarla. "Stephanie mi ha detto del vostro progetto. Sembra una bella idea,tu che ne pensi?". "Su,non farmi fare brutte figure! Paul,hai pensato a qualcosa nel viaggio oltre alle roselline?" Il mio istinto sarebbe quello di tirarle uno schiaffo ma la sua risata da oca si commenta da sè: "Beh sì,pensavo che potremmo fingere di sposarci a Las Vegas. Lì i matrimoni sono credibili,potrei fingere di arrivare lì in auto dato che è molto vicina alla zona in cui presumibilmente avremo le date. Stephanie potrebbe essere ubriaca... così accetterebbe di sposarmi". Shane sta ridendo di gusto e sta prendendo appunti su una agenda mentre Steph sembra contraria: "Premetto che sei un bell'uomo ma non mi basta essere ubriaca per sposarti. Sei un heel,potresti darmi un sonnifero... o fingere di drogarmi". "Bella idea!" Esclama l'altro, scrivendo in modo frenetico e disordinato. "Sono sicura che ci divertiremo, è vero tesoro?" "Sì" rispondo,spostando la sua mano dal mio braccio. Non so quanto abbia bevuto ma è decisamente troppo allegra per i miei gusti. "Steph,ricordati che è impegnato. Richard ti guarda in tv" afferma Shane ridendo. "Shhhh... mi sto calando nella parte fratellino!" Risponde l'altra svuotando il suo bicchierone di rosso. "Sembriamo marito e moglie,no?" Domanda a Shane,avvicinandosi a me. Mi sento sfiorare la gamba da sotto la sedia,probabilmente lo ha fatto per sbaglio... "Lascialo in pace poverino" risponde il fratello. "Sto scherzando. Ricordati l'appuntamento, vai dalla tua donna!" Esclama alzandosi in piedi. "I fiori!" Esclama Shane,mi volto per tornare a prenderli e non faccio a meno di notare l'importante scollatura di Steph,la quale non sembra curarsi minimamente della magliettina mentre si china sul tavolino per prendere il mazzo. Cerco di non guardare quelle tette gigantesche e prendo i miei fiori per andarmene. Entro velocemente nel locale cercando di nascondere il rossore per l'imbarazzo quando noto da lontano Jo seduta ad un tavolino con un tizio. La confusione del locale lascia il posto a un fischio fastidioso nelle mie orecchie,non posso credere a quello che sto vendendo. Mi avvicino furioso,Jo con un altro uomo... non è nostro amico,perché non è in gruppo con gli altri? "... nonostante io abbia vinto l'oro olimpico comunque non mi sentivo soddisfatto, avevo voglia di mettermi in gioco in qualcosa di diverso". Kurt Angle? Che ci fa questo con la mia donna? Poso le rose sul loro tavolo e mi siedo subito accanto a Jo: "Che ci fa qui?" Le domando ad alta voce,ignorando il suo amichetto. "Hunter! Stiamo solo mangiando un'insalata, sta calmo" risponde stupita. "Io e lei-" "zitto!" Lo interrompo subito,il mio sguardo minaccioso lo spaventa. "Hunter! Non essere scortese! Gli ho chiesto io di pranzare con me,Kurt è un nostro collega". "Perché non sei con gli altri,Jo?" "Siamo arrivati dopo e non c'era posto allo stesso tavolo! Datti una calmata amore,siamo solo amici! Ero ad allenarmi,ci siamo incontrati qui fuori". "Vado via..." afferma Kurt sottovoce. "Meglio" rispondo irritato,sedendomi al suo posto accanto a Jo. "Amore,ma che ti salta in mente?" I suoi occhioni verdi guardano dritti nei miei:"Amore... non lo so." Rispondo,rimanendo in silenzio. "Hunter... io e Kurt ci siamo conosciuti stamattina,dopo il test negativo non riuscivo a smettere di piangere. Mi ha vista al buffet e mi ha consolata. È sposato e sua moglie lavora qui." Non riesco a dire una parola,sono stato ridicolo. "Sono per me?" Mi chiede indicando i fiori. Annuisco con la testa,un sorriso dolce le illumina il volto. "Grazie" afferma afferrando le rose. "Amore mio,so che sei triste". Mi afferra la mano nella sua,le sue dita delicate mi accarezzano il palmo ruvido. "Amore,non voglio che tu ci pensi ancora. È il tuo giorno oggi,devi essere felice. Un giorno,quando avremo il nostro bambino,lui o lei dovrà vederti sorridere nelle foto". La bacio all'improvviso,adoro quando non se lo aspetta: le sue labbra morbide mi sono mancate più dell'aria in questi due giorni. La stringo forte a me,il suo profumo mi fa sentire finalmente a casa. "Com'è andata con Shawn?" "Di merda" rispondo subito.

She never recovered|Triple H & ChynaOn viuen les histories. Descobreix ara