Capitolo 13

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Dal diario di Paul Levesque
[...]"E poi,è inutile dirlo,ci siamo baciati. Sí amore mio,ricordo ancora le tue labbra delicate sulle mie,le tue dita tra i miei capelli,il modo in cui ti stringevo a me per farti mia. Ti vedevo così delicata,così innocente,ma ti sentivo passionale come una donna nel pieno del suo splendore. Quell'abitino di raso rosso scendeva morbido sui tuoi muscoli scolpiti. La spallina ti è caduta quando hai abbassato il braccio per guardarmi negli occhi e dirmi che anche tu avresti fatto ogni cosa pur di proteggere me. Avevi freddo,quel giacchino posato sulle spalle non ti avrebbe protetta da quell'aria invernale, ma tu volevi sentirti bella per me. Io mi sentivo solo uno schifo per averti ferita in quel modo. Per non aver fermato Shawn dal fare l'ennesima cagata da bulletto. Per non averti detto chiaramente che la WWF non è altro che una copertura per giustificare il fatto che Vince McMahon abbia investito denaro per diventare socio in una ditta produttrice di steroidi,che prima o poi ti avrebbe detto che il tuo fisico è una merda per poi consigliarti le sue polverine magiche. Mi pento di non averti detto subito che Shawn non era appena entrato nel giro,che in realtà quel ragazzo che di giorno rideva e scherzava con noi di notte si trasformava nel re dei festini. Volevo proteggerti da tutto questo,ma l'unica cosa che ho ottenuto è stato l'effetto contrario:Vince ti ha offerto personalmente le sue pillole del cazzo,quando lottasti la prima volta contro un uomo ti toccò scoprire che quel coglione era fatto e ti aveva picchiata veramente,hai visto con i tuoi occhi che Shawn non aveva fumato solo una canna quando lo abbiamo messo sul carrello delle valigie per portarlo in camera svenuto.Hai scoperto da sola tanta altra merda che avresti potuto affrontare con me se solo io avessi avuto il coraggio di dirti tutto questo. Purtoppo non ce l'ho fatta,non ti ho protetta. Ma tu la tua promessa la mantieni ogni giorno,quando assumi le tue sembianze originarie per venire ad aiutarmi ad affrontare questo schifo di mondo. Ti sono grato per tutto ciò che hai fatto e che continui a fare per me. Ti amo Jo,amo pensare a tutti i nostri momenti e riviverli come in un film,come se questi tempi lontani non mi appartengano più,anche se essi riescono ancora a farmi sognare e a emozionarmi come se fossi lì a viverli ancora per la prima volta. Spero che anche tu ricordi quel nostro appuntamento,quando dal parcheggio ti ho portata a casa mia su quella Cadillac che ho venduto un mese prima di sposarmi per cercare di cancellare ogni ricordo di te. [...]
Pov. Chyna
Mi sistemo il vestito lisciandolo sulle cosce,fingo di essere infastidita dalle piccole pieghe della stoffa mentre l'auto corre veloce verso casa Levesque. La città è deserta:per quanto Stamford sia molto popolosa è comunque un posto tranquillo di sera. La vita notturna non è cosa da ricchi si vede,tanto meno piace ai numerosi pensionati che abitano vicino alla WWF. Hunter è concentrato sulla strada ma ogni tanto finge di guardare dentro allo specchietto destro per controllarmi. Mi ha detto subito dopo aver acceso il motore che si vergognava molto per aver pianto e che avrei dovuto mantenere il segreto... povero bambinone,spera solo che Kathy faccia ciò che le ho detto,ma ne dubito che i suoi colleghi non ne verranno a conoscenza e sicuramente non lo terrà segreto alle nostre amiche. Per sicurezza le dirò una mezza verità,non è il caso che il popolo di Stamford sappia del segreto di Shawn. Distolgo lo sguardo dal finestrino,il rombo del motore potente colma il vuoto del silenzio tra di noi. Non voglio che questo appuntamento vada male,tu non sei solo sesso Paul. Però se non dici nulla io che faccio? "Ehm...è sempre così morta questa città di sera?" Cerco di rompere il ghiaccio con questa cazzata,anche se Hunter non sembra apprezzare. "Perché dall'altra parte,nel quartiere intendo,ci sono un sacco di persone in giro per locali...sono qui da poco però ci si diverte...". Non so guidare ma vedendo gli altri non mi sembra così difficoltoso:la sua attenzione è tutta sulla strada,non capisco se lo faccia apposta oppure se guida prorpio così. Dopo qualche secondo segue una risposta: "ci sono anche qui i locali ma sono più sul mare. Poi, da quanto si dice in giro, Vince ha fatto collocare gli uffici in un quartiere tranquillo per non essere disturbato. Comunque hai ragione,se non fosse per lavoro mi sarei trasferito qui solo se avessi avuto sessant'anni." Questa auto è bellissima. I sedili in pelle sono più comodi del mio divano. "Tu dovresti essere abituata a questi posti,sei di New York...". Sarà molto lunga da spiegare caro. "Beh ecco,io ho vissuto un po' ovunque...non faccio in tempo ad abituarmi a un posto che già ho fatto le valigie. Mentre tu,non sei di qui? Il conte Helmsley non viene davvero dal Connecticut?" Scoppio a ridere,questo personaggio è una presa per il culo. Il conte Helmsley in realtà è un ex cuoco di un fast food e non è nemmeno nato in Connecticut. Interessante. "Che cosa ridi? Il personaggio è una cagata che ha inventato Vince,io sono del New Hampshire. E non sono un aristocratico. Ho una casa a Greenwich ma ci vado solo per necessità,più lontano soggiorno dal mio capo e meglio è. Però almeno sono felice di aver fatto bene il mio lavoro,se qualcuno davvero ha creduto a questa bugia vuol dire che l'accento schifoso da nobile lo faccio bene". Adoro il suo sorriso. Le sue mani ruvide accarezzano la pelle del volante a ogni curva. "Davvero vieni dal New Hampshire? E dove vivevi,in un bosco?" "Sì. So che a voi sembra ridicolo ma è bello stare in mezzo alla natura...ti porterò a fare qualche escursione. E ti farò assaggiare il polpettone di mia madre". Stiamo correndo troppo,non me la sento di parlarti della mia famiglia. "È bello che tu voglia bene a tua madre." Si volta per qualche secondo verso di me,ha le guance rosse! Che carino..."beh,sì... come tutti credo". "Io no". Il suo sguardo interrogativo e rivolto verso di me. Ma cosa ho detto? Mi è venuto istintivo,non avrei dovuto dirglielo subito. "Perché?" Mamma mia perché non mi mordo la lingua certe volte? "Beh...non corre buon sangue tra di noi. Ma capita a volte ". Lascia per un momento il cambio e con la mano destra cerca la mia, sfiorandomi una gamba:"Jo,mi dispiace tanto. Non puoi fingere che non ti importi,si vede dal tuo sguardo". Ha ragione. "Fingo che non mi importi perché non posso farci nulla. Siamo due persone diverse. I miei si sono separati quando avevo tre anni e da allora ho vissuto insieme a mia madre e i miei fratelli,ma lei cambiava spesso uomini obbligandoci a trasferirci ogni due anni. Non ho mai avuto rapporti stabili con i miei coetanei prorpio per questo motivo. E poi diceva che mio padre doveva smetterla con l'alcol ma lei stessa era la prima a essere instabile,urlava senza motivo e faceva scappare ogni compagno che provava a sopportarla. Poi durante l'adolescenza l'ho odiata ancora di più,ha provato a farmi rinchiudere in una comunità perché era convinta che facessi uso di droghe...voleva solo cacciarmi di casa e quindi ho pensato bene di andarmene io." Odio raccontarlo. Ogni volta mi si riempiono gli occhi di lacrime. Odio piangere,odio sentirmi debole cazzo! "Jo..." la sua mano stringe ancora più forte la mia. Improvvisamente la sposta verso il cambio e spinge la manopola per mettere una marcia più bassa. "Joan,non piangere. Non voglio che ti rovini la serata per una cosa che appartiene al passato. Vederti così mi fa soffrire". Il cuore mi batte fortissimo,ha appena detto di tenerci a me. Mi asciugo velocemente gli occhi con l'altra mano,le sue parole mi hanno fatta sorridere. "Vuoi sentire un po' di musica?" Prima che io possa rispondere allunga la mia mano verso il bottone della radio e lo preme velocemente per poi tornare ad afferrare il cambio. "Ah! Top gun hahah". Il suo sorriso mi toglie il respiro. È così bello,così tanto bello che non credo di aver visto alcun uomo più bello di lui in tutta la mia vita. Dicono che quando ci si innamora di qualcuno questa persona diventa magicamente la migliore al mondo ai tuoi occhi. Forse lo amo. No,è troppo presto,lo frequento da meno di un anno...
In così poco tempo è riuscito a farmi provare emozioni che non ho mai sentito con nessun uomo. C'è qualcosa di speciale in lui,qualcosa... che mi toglie il respiro. Adoro questa canzone. "Watching in slow motion as you turn to me and say,my love,take my breath away". "Canti bene". La macchina si ferma di fronte a un grosso cancello nero. Siamo arrivati mi sa. "Grazie...ho cantato in un gruppo anni fa". Le mie mani sono strette nelle sue,come se non volesse che scappassi. Tranquillo,non voglio farlo. I suoi capelli lunghi mi sfiorano il viso,in un attimo impercettibile ci siamo avvcinati così tanto? Il suo profumo è come una droga,vorrei soltanto dirgli quanto è perfetto ai miei occhi ma non riesco a descriverlo a parole,nemmeno ad inventare una parola apposita sarei in grado di rendere il significato di ciò che sto provando. È come se lui non fosse più quello della tv,lo sento come se fosse mio da sempre. Quell'uomo perfetto che tanto avevo cercato e desiderato è qui,davanti ai miei occhi. Solo lui è riuscito solo con uno sguardo a intrappolarmi in questo gioco. La sua mano lascia piano piano la mia per poi accarezzarmi la guancia. Mi costringe a guardarlo: i suoi occhi sono come due stelle,qualcosa di troppo bello per me. "Toglimi il respiro amore mio" sussurra sulle mie labbra. Afferro il suo viso tra le mie mani e lo bacio subito,trattenendo il fiato,ricambiando tutto il suo amore in un secondo infinito di passione.

She never recovered|Triple H & ChynaWhere stories live. Discover now