Capitolo 58

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30 Gennaio 2000
Pittsburgh, Pennsylvania
Pov. Chyna
Lancio a terra il bilanciere,senza preoccuparmi di posarlo gradualmente. Hunter mi ha inviato un SMS pochi minuti fa, lui e Stephanie hanno la prova dei costumi di scena. Fino a qualche settimana fa sarei morta di gelosia a sapere che il mio uomo rimane solo con lei,ma ultimamente sento di aver bisogno di tempo per me. Ho cercato di andare avanti nella mia vita quotidiana, ma da quando non cerchiamo più il bambino tutto è cambiato. Hunter è stato decisamente appiccicoso nei miei confronti i primi giorni e da quando ho avuto una violenta discussione con lui per le sue eccessive premure sembra che la passione sia morta tra di noi. Ho cercato di spiegargli che tutte quelle cortesie non erano necessarie,non facevano altro che farmi sentire malata,ma lui non sembra capire. Finisco di aggiustare i pesi sulla barra e riprendo con gli squat, finalmente sono riuscita ad aumentare il mio massimale. Per fortuna il lavoro sta andando bene, almeno qualcosa nella mia vita riesce ancora a darmi soddisfazione. Spingo forte con le gambe per cercare di sollevare il carico, mi sa che ho aggiunto troppo peso...
"Madre de Dios!" Esclama qualcuno da lontano. Poso il bilanciere sul sostegno e noto che un uomo mi sta guardando e sta applaudendo per la mia performance : "Increíble!" Esclama ancora una volta sorpreso,per poi avvicinarsi a me. "Hola mamacita!" Urla,appoggiandosi con un braccio al macchinario. "Hola" rispondo a mia volta,raccogliendo le cose per andarmene. Penso di aver capito chi è, ma in questo momento non mi viene in mente il suo nome. È uno dei nuovi,so che era in WCW come tanti altri neo assunti. Quando ero agli inizi seguivo entrambe le federazioni, mi ricordo... è Eddie. L'ho sempre stimato come lottatore, ma devo dire che di persona conserva la stessa attitudine da seduttore. "¿Tú hablas español, chica?" Domanda sorpreso,probabilmente non è abituato a sentirsi parlare nella sua lingua. "Sì, hablo español. Vivì en España desde hace un año." "Figo!" Risponde,avvicinandosi ancora di più. "Parli bene,ma dovresti esercitare la pronuncia..." afferma ridendo sotto a quei ridicoli baffetti. "Comunque io sono Eduardo, ma chiamami Eddie. Molto lieto di aver visto la nona meraviglia del mondo con i miei occhi". Lo ringrazio e cerco di allontanarmi verso lo spogliatoio, ma il messicano sembra inseguirmi: "Mamacita! Dove vai?" Mi volto improvvisamente, questo tipo mi sta innervosendo: "Vattene! Sto tornando in hotel,smettila di inseguirmi." Eddie sembra esserci rimasto male e ha raccolto il suo asciugamano da terra. "Scusami" aggiungo, voltandomi verso di lui. "È che... non è un bel periodo per me. Non c'entri tu". "¿Qué pasa, Chyna?" "Un po' di problemi. Perdonami se sono stata scortese. Ti va una birra?" Domando per essere gentile,anche se spero che non accetti. Non voglio che Hunter si ingelosisca,anche se non penso che sarà di ritorno molto presto... "Non preoccuparti...tra mezz'ora?" Annuisco,cercando di sorridere. Eddie sembra gentile con me,Hunter dice sempre che mi farebbe bene distrarmi un po' dalla palestra... in fondo lui è con Stephanie,anche Eddie è un collega. "C'è un buon ristorante messicano in fondo alla strada ed è domenica..." "giorno di sgarro anche per te?" Domando ironica, sembra simpatico il nuovo arrivato. "Sì... allora tacos questa sera! A dopo". Entro nello spogliatoio femminile,per fortuna alle nove di sera nessuno si allena e sono sola. Leggo un altro SMS di Hunter: "Prendiamo il jet domani,i vestiti non sono pronti". Lancio il cellulare dentro al borsone della palestra e stringo forte i pugni dalla rabbia: Hunter mi aveva promesso che sarebbe arrivato questa sera! Ho viaggiato fino a Pittsburgh con  Dwayne e Sean,ha insistito affinché io partissi prima per poter andare con loro alla festa di un loro conoscente. Ho accettato solo perché Hunter mi aveva promesso che mi avrebbe raggiunta... So che non è colpa sua,ma non riesco a pensare ad altro... mi manca il suo profumo,mi mancano i suoi abbracci,mi manca ogni cosa di lui! Saremo per sempre noi due in questa vita, so che non voglio altro se non lui. L'unica persona che riesce a darmi conforto in questo dolore. Finisco di spogliarmi per andare in doccia e strappo via velocemente la benda che mi avvolge il polso. Le vecchie cicatrici si fondono con le nuove,ormai quasi completamente rimarginate. Hunter non sa che ho ceduto a questo istinto che credevo ormai spento,non voglio che lui sappia questo di me. Chiudo gli occhi,il piacevole calore dell'acqua che scorre sulla pelle mi distrae dai brutti pensieri.
Più tardi
Finisco il mio ultimo taco, quando Eddie chiama di nuovo la cameriera: "Portiamo anche un paio di fajitas a questa chica!". Inizio a sentirmi sazia,il peperoncino abbonda in questi piatti e l'acqua in tavola è già stata prosciugata. "Basta!" Esclamo divertita,per quanto mi piaccia mangiare penso di aver raggiunto il limite. "Che sarà mai? Due fajitas le mangiavo per merenda da bambino". Riprende a mangiare i nachos dal vassoio che abbiamo condiviso e non riesco a trattenere le risate per il suo modo buffo di mangiare: a ogni boccone riesce a perdere dei pezzi di condimento prima di portare il cibo alla bocca. "Se non ti sporchi non è buono!" Esclama con la bocca piena,le sue mani sporche di salsa continuano ad afferrare cibo ininterrottamente. "Anche mia nonna lo diceva" affermo,scuotendo le briciole dei tacos dal tovagliolo che ho posato sulle ginocchia. Assaggio una delle fajitas per non offenderlo,ma devo dire che questa carne è davvero gustosa. "Buone,vero?" "Sì" rispondo con la bocca piena. "Ma dimmi un po',se non ti scoccia parlare di te... sei fidanzata?" Poso la mia tortilla nel piatto e lo guardo dritto negli occhi: "Sì,sono impegnata. Ti è andata male". "Ma no! Mamacita,che cosa hai capito? Io sono sposato, la mia mujer mi aspetta a casa. Ah,povera Vickie,è sempre gelosa... le donne non resistono al fascino del latino man". Riprendo a mangiare,effettivamente porta la fede al dito... " però ha ragione,poverina. Soy un mujeriego... ahí, maldito alcohol!" Poverina questa Vickie,non capisco se mi stia confessando un tradimento o se semplicemente sta esagerando... so per certo che non vorrei essere al suo posto. "Io invece sono fedele al mio uomo. Mi basta Hunter!" Esclamo ironica. "Aspetta, Hunter? Triple H? Non sta davvero insieme a Stephanie McMahon?" "No!" Rispondo seccata. "Ma da dove ti è saltato in mente? No! Io e Hunter ci sposeremo" aggiungo,mostrandogli l'anello di fidanzamento al mio dito. "Ah,scusa! Però...sembrano così affiatati! Io ci starei attenta,mamacita. Recitare non è così facile ". "È solo lavoro. Sono gelosa,sì,ma non stanno insieme davvero...". Lascio sparecchiare i piatti della cena,finalmente anche Eddie sembra essersi saziato. "Delicioso mami!" Esclama, mandando un bacio alla cameriera. Ci viene portata una bottiglia di tequila,con tanto di sale e lime. "Questo è il dolce... avanti,bevi!" Afferma,versandomi uno shot. "Alla nostra!" Esclamiamo per brindare,per poi sbattere i bicchierini sul tavolo. Questa roba brucia da morire,è come se mi stessero prendendo fuoco gli organi interni. "Tequila messicana! È forte,eh?". Annuisco,cercando di asciugarmi le lacrime in modo tale da non togliere troppo mascara. "Sai,  non sempre si riesce ad essere fedeli.   Il mondo è pieno di tentazioni, un giorno arriva una mamacita con un bel culo e pensi: al diavolo i litigi,mi voglio separare! Però poi ti penti di averlo pensato, se questa donna è riuscita a farsi chiedere di sposarmi allora è davvero degna di me. A volte capita che non sono più io,dopo qualche minuto inizio a non capire che cosa stia succedendo e mi ritrovo a letto con una bella chica. Vickie mi odia per questo,solo che io non ricordo nemmeno che cosa io abbia fatto! E complicato... la vida es una mierda mami." Bevo un altro shot di tequila con lui e annuisco. "Beh,il fatto che tu non ti renda conto di tradirla è un po' grave." Eddie mi osserva con uno sguardo perso e si siede in modo scomposto. "Ecco... penso che quasi tutti lo facciano nel business,quindi te lo posso dire... ho qualche problema con le sostanze. Mia moglie si vuole separare,ha ragione. Io la amo,ma non posso continuare a farle del male". "Mi dispiace... se hai bisogno di un aiuto io sono qui." Improvvisamente dai suoi occhi scuri iniziano a scendere numerose lacrime: "Io... io ho due bambine. Non penso di essere un buon padre" brontola tra sè e sè per poi appoggiare la testa tra le braccia conserte sulla tavola. "Eddie,da quanto vai avanti?" Gli chiedo a bassa voce,cercando di non farmi sentire dalle altre persone. "Un paio di anni... ma non importa. Ormai non penso di poter tornare sobrio." "E perché? Se non sei tu a crederci,chi dovrebbe?" "Nessuno. Pensavo di poter smettere quando volevo. Invece ora da una volta ogni tanto nel weekend è diventata una abitudine". Bevo un altro shot mentre Eddie mi osserva con gli occhi ancora lucidi per il pianto. Mi dispiace per lui,lo conosco da poco ma sento già di potermi fidare di lui. È come se fossimo già stati amici in un'altra vita,mi sembra di aver semplicemente ritrovato qualcuno del mio passato. Anche se non ricordo di averlo conosciuto prima di questa sera. "Neanche tu mi sembri felice". Finisco di bere la tequila e prendo fra le dita una fetta di lime,ma rimango bloccata nel mio gesto. "Dì la verità,Stephanie McMahon Helmsley non ti sta così simpatica". La tequila inizia a salirmi alla testa, mi tolgo la felpa per il caldo e cerco di ignorarlo. "Avanti... puoi dirmelo. Non le andrò a dire niente". "Beh,sì... cioè: a chi non sta sul culo quella? È solo una bambina viziata. E poi Hunter... lui mi ama. Almeno... penso. Sì,lui mi ama! È che ultimamente non sta andando bene. Io non posso avere bambini e lui ci è rimasto male". Scoppio anche io a piangere, mi sento ancora più confusa di prima... "Che brutte cose che mi dici... sono sicuro che anche lui ti ama così tanto come lo ami tu. Perché non adottate un bambino? Mami,si vede che c'è qualcosa che ti fa soffrire,che ti impedisce di andare oltre... prima di amare lui dovresti pensare ad amare te stessa". Le sue parole mi feriscono,non so come abbia fatto a leggermi dentro in questo modo,a capirmi... pensavo che solo Hunter fosse in grado di farmi sentire così. Mi mancava un amico in questo periodo, Hunter ha ragione: non possiamo affrontare questo dolore restando sempre a piangerci addosso a vicenda. "Io... versa ancora" rispondo,allungandogli il mio bicchierino. "Che hai fatto lì?" Mi chiede indicando il mio polso. Ho dimenticato di coprirlo,non pensavo che avrei tolto la felpa... "niente" rispondo,ritraendo la mano. Bevo dell'altro alcol. "So che cos'è. Cos'è che ti fa stare così male?" Prendo un bel respiro,non riesco più a fermare il pianto. "Qualche settimana fa ho scoperto che non avrei potuto avere il bambino che abbiamo sempre deisderato. Mi è crollato il mondo addosso,capisci? Ho avuto un tumore anni fa,mi hanno operata male. Per più di dieci anni ho vissuto con la consapevolezza che sarei diventata madre insieme all'uomo della mia vita. Ora sembra che nulla abbia più senso. È successo il giorno dopo,non riuscivo più a capire dove fossi,mi sentivo... male! Non saprei descriverlo". Eddie mi ha afferrato la mano e cerca di darmi conforto. È la prima volta dopo anni che ne parlo con qualcuno,non mi importa se lui non è la persona giusta o lo dirà in giro,devo togliermi questo peso. "Quando ero piccola,avrò avuto 12 o 13 anni, mi sono ferita con un vetro. È stato improvviso,non so nemmeno perché l'ho fatto. Al tempo avevo un disturbo alimentare,pensavo solo alla mia immagine,mangiavo e poi finivo a vomitare tutto. Non riuscivo a liberarmi di questi pensieri,l'unica cosa che mi faceva sentire viva era il dolore. Quando mia sorella se ne è accorta sono andata da uno psicologo,ero riuscita a smettere. Però ora non so cosa sia successo,sono passati così tanti anni da quando ero una adolescente in crisi... È che mi sento solo inutile quando sono fuori dal ring. Il lavoro è l'unica cosa che va bene in questo momento. Pensavo di aver trovato la mia strada con il bodybuilding e poi con il wrestling,questo stile di vita mi ha fatto incontrare tanti amici e soprattutto il mio uomo... ero pronta ad abbandonare tutto questo per nostro figlio". Riprendo a piangere,il locale si sta svuotando e non mi sento più osservata. "E Hunter lo sa?" "No" rispondo sospirando. "Gli ho detto che ho sforzato il polso e che era una benda che mi ha messo il medico. Lui sa del mio passato, ma questi problemi sono ormai sepolti". Eddie inizia anche lui ad essere ubriaco e sta svuotando man mano la bottiglia insieme a me. "È normale cedere alle debolezze,penso che in realtà siano solo delle fasi della vita. Anche io quando è morto mio papà mi sono sentito allo stesso modo... vuoto. Ormai sono quasi dieci anni,mi sono abituato alla sua assenza. Ma rimarrà sempre una ferita aperta,come la malattia per te". Mi avvicino a lui con la sedia per osservare meglio i ritratti della sua famiglia che conserva nel portafogli,quando improvvisamente squilla il suo cellulare: "Chris! Amigo!" La sua voce squillante mi rimbomba nei timpani. "Ok... arriviamo. Ah sì,sono con una mamacita...no,un'amica! Amica per davvero,è impegnata. Arriviamo,ciao". "Dove andiamo?" Gli domando indispettita. "A una fiesta,mami! Chris è mio fratello,è uno dei nuovi. Benoit,sai chi è? È alla festa di Stevie, sono sicura che conosci gente... avanti! " Mi alzo dalla sedia,reggendomi al tavolo per non cadere. Mi gira terribilmente la testa. "Mi avevano invitata,non so se ho voglia... c'è anche Rock,voleva che andassimo insieme". "Perfetto,andiamo allora! Stevie è un tipo simpatico, penso che tu lo sappia meglio di me dato che lo conosci da un anno". Eddie mi trascina verso l'uscita, non appena recuperata la sua carta di credito dalla cassa. "Stevie Richards non è per nulla simpatico... organizza sempre feste a casa sua, è solo un leccaculo che fa questo per accaparrarsi la fiducia dei colleghi". Affermo con convinzione. Odio quel tipo e soprattutto odio le feste. "E dai,chissene frega". Afferma,aprendomi la porta del taxi. "Balliamo un po', ci beviamo altri shot e poi torniamo in albergo. Sei pronta a ballare,mamacita?" Annuisco con la testa,quando Eddie aggiunge: "Il tuo ragazzo è insieme a Stephanie McMahon,staranno andando a qualche party dell'alta società... perché tu non ti devi divertire?" "Hai ragione" rispondo con convinzione,l'alcol mi fa girare la testa ma sento tanta energia in corpo. "Fiestaaaaaaa mamiiii!" Esclama Eddie abbracciandomi e urlando parole in spagnolo che non comprendo. Il taxista si volta per un attimo verso di noi,vederci ballare sui sedili posteriori lo disturba. Lo abbraccio a mia volta,quando improvvisamente mi suona il cellulare: "Hunter... hey,no!" Eddie mi ha preso il telefono dalle mani e ha messo giù,prima che potessi rispondere. "No! Niente Hunter sta sera!" Scoppiamo entrambi a ridere, la tequila sta dando i suoi effetti. Spero solo di non pentirmene domani,ma ora ho solo voglia di ballare.

She never recovered|Triple H & ChynaWhere stories live. Discover now