Capitolo 38

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Pov. Triple H
"Grazie Patricia,era tutto buonissimo". "Grazie anche a te cara,tornate a trovarci più spesso mi raccomando!" Esclama mia madre salutandoci con un abbraccio. "Chiamo un attimo l'hotel per dire che siamo in arrivo,torno subito". Lascio Jo dentro casa con i miei ed esco un attimo sotto al portico per non disturbare gli altri. Rick mi ha mandato per messaggio il numero di telefono,dovrei fare in fretta... "Paul!" Esclama mio padre alle mie spalle. Che spavento! Mi giro di scatto,spaventato dal suo agguato. "Prima che andate via vorrei parlarti un attimo da soli". Afferma,trascinando due sedie vicine e invitandomi a sedermi al fresco della sera. "Certo,prima però fammi telefonare all"hotel così ci preparano la stanza". Prendo il cellulare di nuovo,sedendomi accanto a mio padre. "Pronto,hotel Palace . Come posso aiutarla?" "Buonasera, dovreste avere una prenotazione a nome Levesque. Volevo avvisarla che stiamo arrivando." Segue un momento di silenzio dall'altra parte del telefono. Scorgo mio padre con la coda dell'occhio mentre accende una candela anti-zanzare. "Mi dispiace signore,non c'è nessuna prenotazione a questo nome. Al momento siamo al completo,non credo che lei abbia chiamato qui". Inizio a dondolarmi sulla sedia,questa cretina avrà sbagliato a controllare. "Guardi,ci deve essere un errore... Il mio amico ha telefonato l'altro giorno per prenotare tre camere. Probabilmente ha lasciato un altro nome,forse le ha prese tutte e tre a nome Hickenbottom. Dovrebbero essere già lì". La donna mi lascia in attesa per un secondo per poi rispondere: "A nome Hickenbottom abbiamo una prenotazione. Ha prenotato due stanze,una a nome suo e una a nome Rood. Levesque non risulta". "Quel cretino di Shawn" sbuffo tra me e me. "Come,scusi?" Mi chiede la donna. "No... niente. Non avete nessuna stanza libera? Solo per stanotte,due persone". "No,mi dispiace. Siamo al completo. Non avrei mai pensato di doverlo dire,qui a Nashua è sempre tranquillo...". Che fortuna,eh? "Immagino sia per l'evento di wrestling di domani" sbuffo. "Già,lo penso anche io. In molti sono arrivati con delle magliette bizzarre! Buona serata,signore". Non ci posso credere. E adesso dove andiamo? "Paul,tutto bene?" Chiede mio padre. "No,quel cretino di Shawn non ha prenotato la stanza per noi. A volte mi chiedo che cosa gli passi per quella testa vuota". "Beh,fermatevi qui. Non te lo abbiamo chiesto perché non volevamo intrometterci nei vostri programmi,ma sai che puoi stare quanto vuoi". "Ma no papà,chiamerò un altro posto. Domani dobbiamo ripartire". Mi alzo per prendere un elenco telefonico in casa ma subito mio padre mi blocca con un braccio. Potrei spostarlo senza fatica ma il suo sguardo autoritario mi impone di fermarmi. "Paul,voi restate qui questa sera. Immagino che anche Jo sia stanca,non farla dormire in macchina dopo aver vagato per ore in città. Se qui sono al completo immagina il resto degli hotel più economici... non penso nemmeno io di aver mai visto Nashua così piena! Ci parlo io con la mamma". Prendo un grosso respiro e torno a sedermi accanto al tavolino,al lume della candela di citronella. "Ma non hai visto come si è comportata? Non le piace nessuna ragazza con cui sono stato,non le piace manco Jo. La verità è che non le piacerà mai nessuna ragazza con cui sto,nemmeno se fosse Pamela Anderson le piacerebbe perché lei odia vedere che io riesco a essere felice senza fare ciò che dice lei". "Io sarei orgoglioso se mio figlio riuscisse a rimorchiare Pamela!" Esclama ridendo. "Stavo scherzando,non fare il permaloso. Proprio di questo volevo parlarti,di Joan. Io vedo che lei ti rende felice. Il modo in cui ti guarda,come ti sorride... per tutta la sera ho pensato solo: - Cazzo! Mio figlio ha fatto centro!- Certo che però a me fa un po' paura. Sono veri quei muscoli? Chissà quanti letti avete sfondato con il vostro peso!" "Quindi a te piace,papà?" Chiedo,mettendomi comodo sulla sedia. "Certo. È quella giusta per te,Paul. Si vede che ti piace questa ragazza. È simpatica, sembra una brava persona. Perché non te la sposi?" Alzo lo sguardo stupito da questa domanda e lo guardo negli occhi. "Dovrei farlo ora? Già conviviamo,siamo sempre insieme ogni giorno. Stiamo insieme da sei mesi,mi sembra di correre troppo". "Fai come credi... ma io non me la lascerei scappare. Già vivete insieme,sarebbe solo una formalità per voi sposarvi. Paul,ascoltami bene. Hai ventotto anni,se è un tuo desiderio costruire una famiglia dovresti iniziare a pensarci. Con Jo stai bene,non penso che ne troverai mai un'altra così. Il vero amore è solo uno nella vita,ricordatelo." Abbasso un attimo lo sguardo. "Papà,io la amo. Io la voglio sposare,ma ho paura. E se poi dovesse-" "-tradirti dici? Se rimani ancorato al passato non avrai mai un futuro con nessuna. Fallo se è quello che vuoi". "Non riesco a trovare il tempo di andare a prenderle un anello... ci ho provato a dirle che andavo a fare la spesa ma poi ho avuto un imprevisto al lavoro". Mio padre sorride amorevolmente e mi da una pacca sulla spalla:"quelli sono problemi tuoi figliolo,il mio discorso è finito!" Esclama ridendo. Ci alziamo per rientrare dentro casa quando ci scontriamo con Jo nel corridoio. "Signor Levesque, è stato un piacere." Afferma convinta a mio padre,recuperando la sua borsa. "Amore,c'è stato un imprevisto. Dormiremo qui". Le afferro la mano e la invito ad avvicinarsi a me. "Andiamo a prendede le valigie in macchina. Shawn a quanto pare non ci ha tenuto la stanza,ho chiamato ma hanno detto di essere al completo e che non c'era niente a mio nome". "Mi prendi in giro?" Mi chiede arrabbiata in giardino. "Amore,lo so... è tutto pieno qui per via del meet and greet. Anch'io non ero molto convinto ma papà ha insistito. Amore,ci metteremo in camera di Lynn. È quasi mezzanotte, tra meno di sette ore dovremo essere in viaggio". La stringo forte al mio petto w cerco di rassicurarla. "Io a tua madre non piaccio!" Esclama piangendo. "Amore ti prego... non piangere! Amore mio,sai che devi piacere a me. È maleducata con tutti,non ce l'ha con te. Tu a me piaci,sei la mia vita. Non fare così,giuro che le parlerò io. Che cosa ti ha detto?" Cerco di asciugarle le lacrime con la punta delle dita. "Non mi ha detto niente di che,però hai visto come mi guardava male? So di non piacerle,le ho detto che non voglio dei figli adesso e poi la mia famiglia fa schifo! "Esclama con le lacrime agli occhi di nuovo. "Amore,non hai scelto tu la tua famiglia. Tu che colpa ne hai? Kathy ha fatto un grande sacrificio a crescerti,non devi vergognarti. E poi hai visto come sono loro,io dovrei vergognarmi! Vieni qui". Mi siedo sul sedile del passeggero e la invito a sedersi sulle mie ginocchia. "Amore,quando saremo pronti avremo dei bambini. Però prima voglio vederti vincere una cintura,tra qualche anno faremo sempre in tempo. Siamo giovani,la nostra principessa arriverà tra qualche anno". Ci baciamo,le nostre labbra si sfiorano leggere e le lacrime smettono di inumidirle le guance. "Amore,perché principessa? E se sarà maschio?" "Se prenderà dalla mamma allora è meglio una bambina" rispondo guardandola negli occhi. "Un piccolo Hunter non lo vorresti?" Mi chiede alzandosi dalle mie gambe e scaricando le valigie. "Un solo Hunter è già abbastanza per il mondo" rispondo prendendo i bagagli. "Ragazzi! Venite,ho preparato i letti!" Urla mia madre dall'ingresso.
Pov. Chyna
Apppggio le nostre valigie nella stanza di Lynn. Mi guardo intorno nella stanza e credo che non sia mai stato cambiato nulla qui dentro: le pareti sono rivestite di una carta da parati rosa tenue, il letto in ferro battuto bianco è sommerso da bambole di pezza tutte ordinate. Sulla scrivania è stato piazzato un televisore molto vecchio,probabilmente non funziona nemmeno perché la presa è scollegata. Sulle mensole trionfano nella loro polvere dei classici per ragazzi,ordinati per estetica di colore più che secondo un criterio logico dei titoli. "Amore ti accendo la tv". Sposto le due valigie in un angolo della stanza e mi accomodo sul letto scricchiolante. La vista di Hunter,chino per collegare i cavi della tv non è niente male. "Ti piace questa trasmissione?" Mi chiede ironico,infilando la presa nel muro. "Ragazzi!" Urla la madre di Hunter,bussando accanita alla porta. "Vieni mamma!" Patricia entra con una pila di asciugamani puliti ed esclama :"per te Joan! Il bagno è quella porta in fondo al corridoio. Paul,devo parlarti un attimo. Buonanotte cara,riposati". Hunter segue sua madre nel corridoio e socchiude la porta della stanza. Apro una sola delle due valigie per comodità, non voglio dovermi rimettere a piegare ogni cosa domattina.  Mi prendo una maglietta di Hunter per dormire e mi tolgo i vestiti. Domani dovremo alzarci presto per le prove di Raw,non vedo l'ora di mettermi a letto. Prendo un asciugamano piccolo e il mio spazzolino per lavarmi i denti ed esco in corridoio per cercare il bagno quando improvvisamente un forte vociare giunge alle mie orecchie : "Paul,ti ho detto che a casa tua fai quello che vuoi,ma qui con noi devi rispettare le mie regole. Non mi interessa se vivi con lei e che cosa fate a casa,tu hai il tuo letto." Fingo di non sentire e chiudo la porta del bagno per lavarmi i denti ma non posso fare a meno di ignorare :"Mamma non sono più un adolescente! Lei è la mia donna,siamo una coppia... che senso ha dormire divisi? Io nella mia stanza non ci vado,ti ho detto che avrei spostato io i letti". Ma veramente? Fanno sul serio? Finisco velocemente in bagno e mi sento a letto con la porta socchiusa,ora voglio proprio vedere che cosa di dicono. "Tu non ti metti a spostare i letti a mezzanotte Paul. Quando sarà tua moglie allora potrete venire qui miei ospiti come una coppia sposata,ma ora le stanze sono due. Vi siete fermati in ultimo,io ho questo da offrirti se ti va". Che pazza,cerca ancora di dare la colpa  a lui? Chiudo bene la porta e decido di accendere la tv e mettermi sotto alle coperte,in attesa del ritorno di Hunter.  La sua roba è qui,deve salire per forza. Sento i suoi passi su per le scale ma faccio finta di non aver sentito. "Amore!" Esclamo,fingendo stupore. "Tutto bene?" Mi chiede. "Ehm... sì! Ho lavato i denti. Vieni a letto?" Gli chiedo costringendolo a parlarne. "Arrivo,dov'è il mio pigiama?" "Qui" rispondo,indicando un angolo della stanza. Scorro per la lista dei canali mentre lui è in bagno e attendo il suo ritorno.  Forse non ho sentito bene,non sembra che stia per dormire di là. "Amore!" Esclama posando le sue cose sulla scrivania.  "Mi fai posto?" Mi chiede,indicando il letto e togliendosi la maglietta. "Ma... qui?" Gli chiedo perplessa. "Hai sentito mia madre,vero? Io mi rifiuto di andare in due stanze. Conviviamo, stiamo insieme ogni giorno! Non ha alcun senso dormire divisi. E poi nessuno ti protegge se io sono di là ". "Non siamo sposati!" Esclamo ironica. "Fanculo!" Esclama a sua volta abbracciandomi. "La coperta ad agosto no però" sbuffa,lanciando via il suo lembo su di me. "Lo sai che io ho freddo... buon per te che hai sempre caldo" rispondo abbracciandolo e posando la testa sul suo petto. "Buonanotte amore" sussurra prima di baciarmi. "Notte. Domani picchio Shawn con le mie mani" affermo,tirando un pugno a uno dei cuscini.

She never recovered|Triple H & Chynaजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें