Il giradischi

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L'argomento matrimonio non era più uscito, a dire il vero Regulus aveva smesso di parlare con i suoi genitori.

Era in cerca di un lavoro all'interno del ministero, seppure fosse molto giovane molti maghi noti avevano fatto carriera quando avevano una ventina d'anni.

Al pensiero della vita che si sarebbe prospettata dal prossimo gennaio in avanti Regulus rimpiangeva ogni singolo momento del tempo che passava.

Sapeva che doveva vivere quel poco che gli restava di libertà e non pensare a tutto il resto, ora c'erano solo lui e Cassie, quello che aveva più desiderato era lì, eppure il pensiero che tutto quello un giorno sarebbe potuto finire lo distruggeva.

Era ancora mattina presto e per puro caso guardò la gazzetta del profeta che il padre aveva comprato quel giorno, il titolo stampato in caratteri cubitali
IL SIGNORE OSCURO COLPISCE ANCORA: una famiglia babbana spazzata via, il padre etc.

Regulus non volle leggere altro per non sentirsi contorcere le viscere, gli cadde l'occhio però sulla data, era il quindici di febbraio, pensò a quella data per un momento che apparentemente non significava nulla poi una lampadina gli si accese.

Il sedici era il compleanno di Cassie e, oltre ad essersene quasi dimenticato, non aveva preparato assolutamente nulla.

Guardò con disgusto per l'ultima volta la gazzetta del profeta, poi salì al piano di sopra per accertarsi che lei dormisse ancora e quando ne ebbe la certezza raggiunse Kreacker che era nel suo momento di pausa.

Gli elfi domestici non avevano un vero e proprio momento di sosta, dovevano essere a disposizione dei padroni in qualsiasi momento però in quell'ora del mattino i signori Black erano sempre fuori per delle commissioni ed era l'unico momento di respiro per il povero elfo.

Regulus bussò alla porta del ripostiglio nel quale era confinato Kreacker, seppure quella casa fosse enorme e ci fossero innumerevoli stanze disponibili nessuna sembrava essere degna di ospitare un elfo domestico.

"Padron Regulus che piacere, entri pure" gracchiò la voce proveniente dall'interno.

Il ragazzo entrò, la porta si aprì con un cigolio assordante, dopo aver respirato una quantità di polvere inimmaginabile cercò di dire "scusa Kreacker per averti disturbato" ma la frase fu interrotta da una serie di starnuti.

"Padron Regulus ma lei non mi disturba mai, io sono fatto per servirvi, in qualsiasi momento sono sempre a vostra disposizione" non c'era nessuna variazione di voce nel suo tono.

Dopo che furono usciti da quel buco, perché Regulus non la smetteva di tossire, bisbigliò, come se Cassie potesse sentirlo "domani è il suo compleanno" ed indicò al piano di sopra e l'elfo era completamente consapevole di chi stesse parlando il ragazzo poi quest'ultimo proseguì "volevo organizzarle una sorpresa, una cena o qualcosa di questo tipo, volevo chiederti aiuto".

"Per me sarebbe un tale onore" esclamò Kreacker inchinandosi profondamente.

"Allora lascio tutto nelle tue mani, mi fido" sorrise il ragazzo che dopo aver salutato l'elfo tornò al piano di sopra.

La mezzanotte dello stesso giorno sembrò impercettibile ai due ragazzi che erano aggrovigliati sotto le lenzuola.

Solo qualche minuto più tardi Regulus esclamò "auguri Cassie".

Lei sorrise e lui la strinse consapevole che entrambi avevano ciò che desideravano da tanto.

La mattina seguente Regulus era scivolato via dal letto senza fare rumore lasciando Cassie riposare fino a quando la luce non avrebbe illuminato l'intera stanza, aveva a disposizione ancora un paio di ore.

Regulus Comes DownWhere stories live. Discover now