Il fittizio compleanno di Reggie

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Quella sera quando tornò a Grimmauld Place si sentì vuoto come quel posto.

Come avrebbe fatto ad incollare e sistemare i pezzi di una vita che non gli era mai appartenuta?

Era sdraiato sul letto e fissava il soffitto tappezzato di giornali, lo scricchiolio delle scale lo fece rinsavire.

Qualcuno bussò alla sua porta e si alzò di scatto, era piuttosto tardi e l'unica persona che poteva essere era anche l'unica che avrebbe voluto vedere in quel momento.

Aprì la porta e Cassie in abito da sera gli si stagliò davanti.

Il respiro gli mancò per un momento e il suo cuore battè un po' più forte poi quando si ricordò che si trovava in quelle condizioni per Barty la sua innata felicità si spense all'istante.

"Mi fai entrare o no" sussurró lei ancora sulla soglia con i dottor Martens in mano, il ragazzo si fece da parte e la fece accomodare, almeno non si era messa i tacchi per lui, allora sì che la situazione era grave.

"Com'è andata la cena?" domandò lei gettandosi sul letto.

"Parlami prima della tua" non era sicuro che volesse saperlo, era masochismo ma doveva capire se ci fosse qualche speranza che lei provasse qualcosa per lui.

"Barty è una persona fantastica".

Lo stesso che ti ha tirato un bolide contro.

"Abbiamo parlato anche del nostro rapporto prima di tutto questo e abbiamo chiarito" dalla sua voce sembrava che si fosse divertita veramente tanto.

"Ti piace?" domandò Regulus in un sussurro con la voce strozzata, quella riposta avrebbe condizionato ogni cosa.

"Reggie lo conosco da troppo poco per poter dire qualsiasi cosa sul suo conto in quei termini" si era messa a sedere sul letto e ora i due ragazzi si stavano fissando negli occhi.

"Ma ti potrebbe interessare come persona?"

Il fatto che non ti risponda direttamente è perché prova qualcosa ma non vuole ametterlo.

Regulus era in una fase della vita nella quale aveva bisogno di certezze e ora la sua unica costante sembrava voltargli le spalle per quello che sembrava essere il suo migliore amico.

"Non lo so Reggie, è tutto complicato, una relazione forse non è quello che cerco al momento però se trovassi la persona giusta potrei anche cambiare idea" i suoi occhi quella sera erano indecifrabili, sembrava provare più emozioni, non parlava di Barty come si parla di una persona per la quale si è persa la testa eppure ancora qualcosa non tornava.

"Va bene, l'importante è che tu sia felice" e mente Cassie sorrise e Regulus ricambiò il suo cuore definitivamente si sgretolò in polvere.

"Quindi la tua cena con i Greengrass?" per un attimo si era dimenticato di quello che sarebbe dovuto accadere da lì ad un paio di mesi.

"Devo sposare Alice appena divento maggiorenne" Cassie, che fino a quel momento sembrava essere rilassata si irrigidì ed iniziò ad evitare il suo sguardo.

"Non sposarla, opponiti" esclamò di getto "ovviamente se è quello che vuoi" precisò ad aggiungere.

"Certo che non la voglio sposare" sputò lui con tutta la rabbia che aveva in corpo pensando alla ragazza che si stava già assaporando la vendetta.

"Bene dobbiamo pensare a qualcosa allora" se Cassie Potter voleva trovare una soluzione ad un problema la trovava, lo faceva sempre, ma questa volta non ne era così sicuro.

"Ma cosa?" domandò dubbioso Regulus che aveva già pensato a tutte le idee possibili.

"Non lo so, qualcosa mi verrà in mente, ora vado a letto che sono stanca" quindi si alzò dal letto, prese le scarpe e lasciò la stanza.

Regulus Comes DownWhere stories live. Discover now