Matrimonio

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Le foglie stavano iniziando a staccarsi dagli alberi, la temperatura era scesa di parecchi gradi ma se all'esterno tutto sembrava variare all'interno delle mura di Grimmauld palace le giornate erano sempre uguali.

La solita colazione con lo stesso caffè freddo, qualche riunione, la faccia dura di Walpruga e il clima teso che si respirava.

L'unica persona che riusciva a staccare Regulus dalla realtà grigia e monotona era Cassie, ogni tanto tornavano al National Gallery, lui rimaneva tutto il tempo a fissare il quadro dei girasoli mentre la ragazza si divertiva ad esplorare tutti i padiglioni.

Altro volte, quando la casa era deserta, anche se succedeva di rado, gli dava lezione di piano e poco a poco stava migliorando.

Avevano indossato la maschera da mangiamorte solamente un altro paio di volte, non avevano più ucciso o torturato nessuno, si erano limitati ad essere spettatori di atroci sofferenze.

Qualche volta Regulus non riusciva a prendere sonno, si girava da una parte e vedeva il volto di Ella, si metteva dall'altra e pensava ai suoi due migliori amici attorcigliati sotto alle lenzuola e se si alzava vedeva il suo riflesso nello specchio (sua madre quando si era accorta della mancanza dell'oggetto aveva subito provveduto a procurarne uno nuovo).

Era stanco di tutto, di se stesso e di vivere in quel modo, non sapeva per quanto sarebbe riuscito ad andare avanti ma la paura di deludere le persone che amava prevaleva su ogni cosa.

Probabilmente se non ci fosse stata Cassie avrebbe già dato di matto, sarebbe stato rinchiuso al San Mungo nel reparto psichiatria.

Spesso si domandava se fosse lui quello sbagliato ed inadeguato.

Poi una mattina di novembre la madre era entrata con il suo solito passo deciso ed aveva esclamato "spero che vi ricordiate che domani c'è il matrimonio".

Cassie appoggió la tazza e fissò il vuoto per un istante.

"Farete bene ad essere in uno stato decente" si stava riferendo sicuramente a lei.

Poi Walbruga uscì dalla sala.

"Reggie ho un problema" aveva ancora lo sguardo perso nel vuoto "non ho idea di cosa mettermi".

"Tranquilla é solo una-"

"Non mi dire che é solo una cerimonia, festa o una cosa da niente, ci saranno tutti, esponenti importanti e non posso permettermi di fare brutta figura" quando si trattava di fare buona impressione davanti agli altri lei doveva essere sempre la migliore "e l'altro problema é che un po' di tempo fa ho quasi ucciso lo sposo".

"Malfoy se ne sarà dimenticato" non era assolutamente vero però in qualche modo doveva pur tranquillizzarla, probabilmente tutta la sua famiglia l'avrebbe squadra dalla testa ai piedi e non si sarebbe stupito se qualcuno avesse cercato di avvelenarle un drink.

"Non ci credi neanche tu" stava di nuovo chiudendo le unghie sui palmi.

"Smettila" esclamò Regulus "sai badare a te stessa, sei in gamba ed intelligente" rilassò i muscoli delle mani.

"Cosa c'entra con il matrimonio?"

"Voglio solo dire che non ti caccerai nei pasticci e poi ora sei dalla nostra parte" pronunciò l'ultima parte della frase con voce roca.

"In ogni caso come faccio per il vestito" lo disse come se quella ora fosse la sua preoccupazione maggiore.

"Posso chiedere una mano a mia cugina"

"Lascia stare sarà troppo impegnata a pensare al suo matrimonio"

"Non lei, l'altra" Cassie sbarrò gli occhi "Bellatrix".

Regulus Comes DownWhere stories live. Discover now