Fragile come ghiaccio

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Nonostante l'amicizia tra Regulus e Cassie fosse sempre solida ed entrambi si stavano iniziando ad abituare alla monotonia di Grimmauld Place qualcosa nel ragazzo non andava.

Erano mesi ormai che faceva incubi, il tema era sempre lo stesso, gli occhi azzurri di Ella tagliati da un lampo verde.

Si risvegliava ansimante nel letto e madido di sudore, il viso era rigato di lacrime ed ogni volta il cuore gli batteva sempre più veloce.

Non ne aveva mai parlato con nessuno, neanche con Cassie.

Si sentiva così inadeguato e fuori posto in quella casa e spesso pensava anche nella sua famiglia.

Si domandava quale fosse il suo scopo, se quella fosse la strada giusta ma poi si ricordava che non aveva avuto scelta.

C'è sempre una scelta.

E il ricordo lampante di Sirius gli tornava alla mente, si ricordò di quanto fosse stato coraggioso a prendere una decisione e non lasciarsi maneggiare con facilità.

Voleva, sotto certi aspetti, essere anche solo la metà di quello che Sirius era, lo stimava così tanto anche se non glielo aveva mai detto.

Poi si rigirava dall'altra parte del letto cercando di scacciare ogni sorta di dubbio ed insicurezza fino a quando il sonno non aveva il sopravvento.

Regulus era quindi sempre avvolto da un alone scuro e malinconico che tendeva ad arginare e non mostrare agli altri, doveva essere l'erede Black, forte ed impetuoso, non poteva essere insicuro della sua lealtà.

Non voleva affossare nessun altro con i suoi problemi, questa fu la ragione per la quale non parlò mai con Cassie del suo tormento interiore, anche se era consapevole di quanto potesse capirlo a pieno, ma era sicuro che lei avesse già in suoi problemi a cui badare.

Infatti da quando era a Grimmauld Place i signori Black le stavano sempre con il fiato sul collo, pronti a cogliere ogni suo passo falso, anche gli altri mangiamorte sembravano diffidare di lei anche se erano molteplici le volte in cui aveva dimostrato la sua lealtà.

Inoltre, cosa fondamentale, Cassie forniva informazioni abbastanza importanti riguardo un ipotetico schieramento che Silente sembrava voler mettere in piedi e lei era tra le reclute.

Era l'inizio di dicembre e la neve stava già ricoprendo ogni cosa ma questo non aveva di certo fermato la foga dei mangiamorte, le riunioni venivano svolte con regolarità e gli attacchi nei piccoli paesini o verso famiglie babbane stavano crescendo in modo esponenziale.

"Ho una proposta da farti" esclamò Cassie un pomeriggio mentre i due ragazzi stavano leggendo in camera sul letto di Regulus.

"Perché ho sempre paura delle tue idee?" sorrise il ragazzo girandosi e lasciando il libro di lato.

Lei fece capolino da dietro la copertina mal messa del libro, le si intravedevano solo gli occhi ed il naso ma era stupenda, avvolta nelle coperte, Regulus desiderava averla solo un po' più vicina.

"Andiamo a pattinare" quindi appoggiò il libro sul pavimento e palesò tutta la faccia.

É così bella quando sorride.

"E come pensi di fare?" domandò il ragazzo che prevedeva già infinite cadute.

"Tu non ti preoccupare, ho studiato un incantesimo che dovrebbe funzionare" quindi si era alzata dal letto ed era già in piedi.

"Dovrebbe?" sussultò Regulus che si era rinfilato totalmente sotto le coperte.

"Se sai dove trovare pattini babbani fammi un fischio" il ragazzo fece un cenno di dissenso "bene quindi alza il culo ed andiamo".

Regulus Comes DownWhere stories live. Discover now