Rosso come la neve

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"Vieni fuori" sibilò Regulus al limite della rabbia.

Barty rispose ridacchiando, questo fece innervosire ancora di più l'altro ragazzo che sbraitò con l'ira trattenuta da un sibilo nei denti "FUORI".

Quindi Regulus si avvicinò all'amico e lo afferrò violentemente per il colletto della giacca, gli prese la bacchetta dalla tasca della giacca e lo scortó fuori.

Stava gelando di freddo, c'era la neve e le pantofole non erano impermeabili, ma in quel momento non gli importava nulla, ora poteva parlare senza mezzi termini, anzi avrebbe urlato e se fosse stato necessario sarebbe passato alle mani.

E infatti così fu.

Appena fuori, Regulus mollò l'amico sulla strada e gli sganciò un gancio destro.

"CHE CAZZO PENSAVI DI FARE" e lo colpì ancora nel volto, il ragazzo non rispondeva agli stimoli e si limitava a ridere in modo isterico.

"BARTY" Regulus aveva fermato la furia dei suoi colpi, aveva quasi le lacrime agli occhi, sia dalla rabbia che dalla preoccupazione per quello che sarebbe potuto accadere a Cassie "perché?".

"Reg capiscimi era lì, era bella, ci stavamo divertendo, mi sono fatto prendere la mano" forse stava capendo la gravità della situazione oppure stava solo cercando di manipolare Regulus, ma con scarsi risultati.

"Non ti devi più avvicinare a lei, mai più" stava cercando di capire se nelle parole di Barty ci fosse verità o stesse solo cercando di cavarsela.

"Reg mi dispiace" perché suonavano così false queste parole?

Probabilmente era per il sorriso da idiota che aveva ancora stampato sul viso.

"Non é a me che devi delle scuse" sbraitò Regulus che stava cominciando ad allentare la presa, quando stava per lasciarlo ricadere nella neve Barty lo colpì con un pugno sulla mandibola.

Avrebbe davvero fatto a botte con qualcuno per una ragazza?

Avrei fatto di tutto per Cassie.

Allora si lanciò sul ragazzo, si rotoló nella neve, la bacchetta di Barty era volata lontano e poi non avrebbe fatto ricorso alla magia per risolvere quella situazione.

Ora Regulus stava sopra a Barty e gli sferrava una serie di pugni sul volto ripetuti, stava cominciando a grondare sangue e la neve circostante si era tinta di rosso.

Poi Barty iniziò a reagire, diede un calcio a Regulus e si liberò dalla sua presa, gli sferrò una serie di pugni che furono sufficienti a fargli scendere dei rivoli rossi dal naso ma lui replicò immediatamente prendendogli la testa e sbattendogliela violentemente contro il muro.

Avrebbero continuato tutta la notte e nessuno li avrebbe fermati, quando Regulus decise che ne aveva avuto abbastanza, anche perché aveva il costato dolorante e la faccia imbrattata di sangue sferrò l'ultimo pugno a Barty che era proprio mal ridotto, poi lo lasciò sulla neve che era ormai più rossa che bianca, e tornò in casa.

"Cazzo" imprecò a bassa voce quando facendo le scale provava un dolore lancinante ovunque, il pensiero che però l'altro fosse messo molto peggio lo rasserenò, poi si fece uno dei soliti incantesimi che Cassie gli aveva insegnato e il dolore si alleviò.

Quando salì le scale prima di andare in camera sua passò da Cassie per accertarsi che stesse bene, stava dormendo e sperò che il mattino seguente si dimenticasse della faccenda anche se questo avrebbe implicato spiegarle il perché lei non avrebbe potuto più vedere Barty.

Le diede un bacio sulla fronte e poi andò a dormire, quando si sistemò sotto le coperte sentì tutto il freddo che prima aveva assorbito, un brivido lo percorse veloce, ma il sonno giunse con la stessa rapidità.

Regulus Comes DownWhere stories live. Discover now