La cicatrice

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"Ora tocca a te nasconderti" sussurrò una vocina all'orecchio di Regulus.

Il ragazzo si svegliò di scatto, zuppo di sudore, aveva il viso ancora bagnato dalle lacrime e incrostato dal sangue secco.

Delle mani non vedeva il rosa della pelle, ma solo rosso, la stanza era un disastro ed era già mattina inoltrata.

La sua faccia non era da meno, vide il riflesso in una scheggia sufficientemente grande adagiata sul pavimento e decise che fare una doccia era il minimo.

Il sangue e le lacrime vennero lavati via, l'acqua di scarico della doccia si era dipinta di rosso, il volto di Ella era ancora disegnato nella mente di Regulus, quei due occhi azzurri non se ne sarebbero andati così facilmente.

Poi mentre stava iniziando a rilassarsi sotto l'acqua tiepida si ricordò che quel giorno sarebbe arrivata Cassie, non seppe se esserne felice o meno.

Schizzò fuori dall'acqua e si asciugò, fece un basilare incantesimo per aggiustarsi la testa e le mani e poi si unì al resto della famiglia.

"Ci chiedevamo che fine avessi fatto" esclamò burbero il padre.

Era inutile dire che si stava fecando una doccia "scusate cercherò di essere più puntuale" sapeva che i suoi genitori si sarebbero arrabbiati per qualsiasi cosa fosse uscito dalla sua bocca.

"Cerca di essere più puntuale la prossima volta dato che è una tua amica quella che ospitiamo" lo richiamò Walpruga con la stessa espressione seria e irremovibile.

"In ogni caso" continuò la donna "Kreacker hai già predisposto tutto per l'arrivo della nostra ospite".

"Ma certo mia padrona" gracchiò l'elfo domestico.

Regulus sapeva che era questione di qualche minuto prima che Cassie Potter si presentasse alla sua porta, si domandò solo come sarebbe arrivata, vigeva ancora la questione della traccia e forse non voleva correre il rischio di smaterializzarsi.

Ma quando sentì una scopa atterrare capì che doveva essere arrivata.

Inarcò un sorriso e poi disse "è arrivata le vado ad aprire".

Di certo arrivare in pieno giorno su una scopa volante avrebbe attirato l'attenzione dei babbani, ma lei era troppo intelligente per incappare in un tranello del genere, chissà cosa si era inventa.

Quando aprì la porta si trovò davanti Cassie, aveva la scopa e la bacchetta in una mano e un grosso baule nell'altra.

"Non riusciamo proprio a stare lontani eh" esclamò la ragazza andando verso l'entrata.

"Dai dammi il baule" quindi lui lo prese ed entrarono.

Lei non faceva altro che guardarsi attorno, aveva molte cose da chiedere e di cui avrebbe dovuto parlare però ora doveva affrontare il primo dialogo con i signori Black, anche Regulus sarebbe stato intimorito se fosse stato al suo posto.

"Salve" salutò educatamente la ragazza "è un piacere trovarmi qui, vi ringrazio per l'ospitalità".

Walpruga aveva le labbra serrate e la stava squadrando dalla testa ai piedi "Kreacker vieni a prendere i bagagli".

Quindi l'elfo domestico prese con riluttanza il bagaglio e la scopa di Cassie e li portò nella stanza in cui avrebbe soggiornato.

Lui prendeva ordini solo dai Black, fare qualsiasi cosa per un altro mago era fuori discussione, andava contro l'etica di Kreacker stesso.

"Regulus mi ha parlato molto bene di te, abbiamo alte aspettative signorina Potter" esclamò rigida la signora Black rimanendo impassibile.

"Non vi deluderò" rispose lei con tutto il fiato che aveva in gola mandando giù un groppo di saliva.

Regulus Comes DownWhere stories live. Discover now