Il ritorno di James

4K 203 27
                                    

Era la seconda volta per Cassie a King's cross, la prossima volta che avrebbe attraverso il muro sarebbe stato con un carrello tra le mani e la divisa della scuola indossa e quest'idea la elettrizzava.

Giunti dall'altra parte del binario il treno a vapore era appena arrivato e gli studenti si stavano ricongiungendo con le famiglie, Cassie scrutava tra la folla cercando di intravedere il fratello, poi sentì una voce alle spalle.

"Ciao pulce" disse James stropicciando i capelli di Cassie in modo affettuoso, lei strinse forte il fratello il quale non ricambiò affatto l'abbraccio anzi cercò di scollarsi quella sanguisuga di sua sorella di dosso.

Cassie capì il perché solo quando alzando lo sguardo si trovò davanti un ragazzo di media statura, con i capelli riccioluti, il viso un po' scarno e gli occhi di un grigio brillante, Sirius Black.

Al suo fianco un ragazzo qualche centimetro più alto, con i capelli castani e spettinati, il viso scavato e gli occhi nocciola confinati nelle orbite, aveva un'espressione un po' spenta forse a causa della fine dell'anno scolastico, certo se devi tornare in orfanotrofio, senza magia, in confronto ad Hogwarts forse tutti avrebbero quell'espressione malinconica.

Qualche secondo dopo, un po' trafelato, arrivò anche Peter, che sembrava anche più in forma rispetto allo scorso anno.

"Salve signori Potter" disse Peter riprendendo fiato.

"Ciao Peter, voi dovete essere gli amici di James, ci ha tanto parlato di voi" disse la signora Potter con un caloroso sorriso.

"Slave io sono Remus Lupin, lui é Sirius Black" disse il ragazzo più alto facendo le presentazioni per entrambi.

Il ragazzo stava per aprire bocca di nuovo quando una donna spigolosa, con il volto scuro e i capelli corvini si avvicinò al gruppo "Sirius andiamo" disse la donna senza battere ciglio, il ragazzo degluití, fece un cenno agli amici, prese il bagaglio e si incamminò con la donna.

La voce dura della donna aveva gelato l'atmosfera, questa sarebbe stata la circostanza perfetta per una delle domande di Cassie oppure per uno dei racconti di James invece Lupin si limitò a salutare dicendo che era arrivata la direttrice lasciando quindi la famiglia Potter tra di loro.

Nei giorni e nei mesi seguenti James non fece altro che raccontare di Hogwarts e di quanto fosse fantastico, come se i suoi genitori non fossero mai stati in quel magico posto, ma Cassie invece sarebbe stato ad ascoltarlo per ore.

Quell'estate con James risultò più divertente del solito perché i Pittergrew erano andati in villeggiatura in Italia quindi James dedicò tutto il suo tempo alla sorella.

Le raccontó degli scherzi che avevano fatto, delle lezioni che aveva seguito, di com'erano i professori e gli studenti, gli spazi comuni, di tutti i segreti che avrebbe scoperto.

Ogni mattina, come era anche consuetudine delle estati prima e degli anni precedenti prima che James cominciasse la scuola, si allenavano sulle scope, James sarebbe entrato nella squadra di quidditch quell'anno, era quasi una certezza, era indubbiamente bravo, anche Cassie era discreta forse non brava quanto il fratello ma se la cavava.

Una mattina mentre andavano verso il ripostiglio delle scope Cassie decise che era arrivato il momento di chiederlo al fratello, si stava facendo questa domanda da troppo tempo e voleva togliersi il dubbio.

"Senti James" inizió lei "secondo te in che casa finisco?"

James fermó la sua camminata per un momento "il cappello parlante tiene conto di quello che tu vuoi"

"Ma come faccio ad undici anni a sapere quello che voglio?" chiese con la sua solita voce da civetta Cassie.

"Pulce ho dodici anni pensi che sappia perché sono in grifondoro?" James sapeva che stava mentendo, lui sapeva perché era grifondoro, era fiero di essere quel che era ma cercava di sviare inutilmente la sorella "andiamo a giocare dai" taglió corto lui onde evitare un altro colpo basso.

Agosto era quasi alla fine e Cassie aspettava con ansia l'inizio della scuola, era già passata a Diagon Alley a comprare gli indumenti e altri oggetti che erano indicati nella lettera.

James era rimasto in contatto durante l'estate solo con Peter e Sirius, Remus non aveva dato segni di vita, forse essendo che viveva nel mondo babbano poteva aver avuto problemi con i gufi ma la smentita era arrivata quando Remus spedì una lettera dicendo che la sua direttrice babbana non voleva che altri gufi svolazzassero intorno al St. Edmund, almeno James si era tranquillizzato e sapeva che lo avrebbe aspettato ad Hogwarts.

E poi era finalmente arrivato il fatidico giorno, un altro anno stava per cominciare per James ma qualcosa di nuovo e inaspettato stava per succedere a Cassie Potter.

Regulus Comes DownWhere stories live. Discover now