20 Santo Iron man

4.5K 156 13
                                    

Per lui ero sempre stata il bucaneve,

il fiore d'avorio che sfida l'inverno

per riuscire ad emergere.

ERIN DOOM


Nella classe aleggia un religioso silenzio. Il test di religione è più difficile di quanto pensassi. Alzo lo sguardo sul professor Morse come se potesse suggerirmi le risposte. Sapendo a pieno che non mi avrebbe mai fatto questo piacere, approfitto del suo volto chino su un libro. Cerco con lo sguardo Dade. <Pss... Dade> lo richiamo in un sussurro, ma non mi sente. La fila vicino la finestra è tutta nostra. Al primo banco c'è Dade, al secondo Ale con Totta e all'ultimo io con Teo.

<Che ti serve?> domanda Totta inclinandosi con la sedia per avvicinarsi.

<La sette> mormoro facendo finta di scrivere.

<Illuminazione> risponde solamente per poi rimettersi in modo composto. Ci metto qualche secondo per capire. Il koan è un enigma nel buddhismo zen che dovrebbe aiutarti verso un percorso di illuminazione. Un po' come quado ti si accende la lampadina in testa e risolvi un problema di matematica.

<Alla sedici che hai risposto?> chiede Teo avvicinando il mio foglio al suo per leggere meglio.

'Rabi'a al-Adawiyya è una delle più importanti sante sufi. Un giorno corse lungo le strade della sua città con una fiaccola in mano e un secchio d'acqua nell'altra. La gente le chiese cosa stesse facendo e lei rispose: "Incendierò le porte del paradiso e spegnerò quelle dell'inferno in modo che tutti i discepoli ameranno Dio perché è Lui e non per paura dei castighi post morte"'

<Certo che questa donna ha una gran forza di volontà> commenta Teo per poi allontanare il suo foglio per scrivere la risposta. Non avevo mai studiato religione, eppure quando il professore raccontò questa storia, la mia attenzione fu attirata su di lui come una calamita. Non so cosa ci sia dopo la morte. Non so dove si trovi la mamma adesso. Non so se sia tra i vari step danteschi o se si sia rincarnata. Mi piace pensare che la mamma sia una stella. Il pensare che basta alzare lo sguardo e lei sta sempre là. Anche di giorno, quando il sole nasconde egoisticamente quei punti argentati che di notte popolano il cielo. Rabi'a al-Aldawiyya è stimata non solo per la sua forte fede, ma anche per aver sfidato costantemente i segreti delle religioni che più ci fanno paura. Sarebbe da sciocca dire che non ho mai pensato alla vita dopo la morte. È difficile pensare che dopo la morte ci sia il buio. In qualche modo speriamo che le anime viaggino ancora. Forse per sentirle vive o più vicine, non so. Ciò che è certo è che pensare che quella persona vive solo nei tuoi ricordi sfumandosi lentamente, fa male. Fa male perché i ricordi si cancelleranno e forse quella sarà la sua seconda morte. Una morte interna che corrode l'anima del defunto mentre il corpo è già decomposto.

<Ragazzi consegnate il test e prendete questo foglio> dice il professore guardando l'orologio sul suo polso. Mi alzo dal banco fiera di aver risposto a tutte le domande (anche se una sola è stata partorita dalla mia mente geniale). Poso il test sulla pila di fogli degli altri studenti e afferro il foglio giallastro che il professore mi sta porgendo. La scritta elegante e i paragrafi scritti in colonna catturano la mia attenzione. In alto c'è scritto High School Times. I miei occhi scorrono velocemente catturati dal pezzo di carta. Non sapevo che la scuola avesse un giornalino scolastico. Leggo i vari titoli: Corsi disponibili, Candidati per sindaco, Gara all'ultima festa, Lo zoo abbandonato e le ultime visioni. Osservo l'immagine sotto l'ultimo articolo. Diversi alberi sono incatenati da alti cancelli di ferro. Tra il verde triste e spento si possono vedere i grandi mattoni di pietra grezza. Sul cancello di metallo si può scorgere un'insegna dove c'è scritto: Griffith Park Zoo. Le mie dita scorrono senza voglia sulla pagina successiva. Il titolo recita: Chinatown, il quartiere dei poliziotti. Inizio a leggere l'articolo continuando a camminare.

Un diavolo bussa alla portaWhere stories live. Discover now