15 La famiglia è un insieme di sbagli

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La famiglia è l'associazione istituita dalla natura per provvedere alle necessità dell'uomo.
ARISTOTELE

Dire che ho dormito come se non ci fosse un domani è riduttivo. Non appena ho poggiato i piedi sul pavimento nella mia camera mi sono sentita sprofondare in un sonno profondo. Vorrei poter dire di aver dormito eppure le mie palpebre non collaboravano. Le quattro figure del bar mi erano impresse nella mente come se non riuscissi a lasciarmi scivolare quelle immagini. I lunghi capelli biondi, gli occhi neri, il sorriso confuso e lo sguardo vago. Ogni particolarità di loro mi ha fatto scappare. Ogni mio timore del loro ritorno è scivolato piano tra la stanchezza di emozioni contorte e il silenzio della stanza. <Ginny? Mi stai ascoltando?> indaga Annabeth facendo sfarfallare una mano davanti al mio viso.

<Annabeth che vuoi?> sbuffo sbadigliando

<Oserei dire poco scontrosa> asserisce Josh poggiando il suo braccio sulla mia spalla.

<Svegliata con la luna storta?> domanda Annabeth sistemandosi gli occhiali sul naso.

<No, ho solo sonno> rispondo chiudendo l'armadietto. Il rumore metallico mi innervosisce. Ho un bruttissimo presentimento e il mal di testa mi accompagna da quando mi sono svegliata.

<Ieri sei sparita. Ti abbiamo spammato di chiamate> dice lei e io arrossisco abbassando lievemente il viso.

<Colpa mia. Mi sono addormentata presto e mi sono svegliata un'ora fa> spiego mentendo.

<Bene ghiro, io vado. Ti lascio nelle mani della strega> afferma Josh allontanando il braccio dalla mia spalla e facendo l'occhiolino a Annabeth. Insieme ci avviamo nell'aula di inglese. La Gray è una delle mie professoresse preferite, anche se il suo stile non è tra i migliori e il suo accento britannico mi innervosisce un po'. Annabeth si ferma in prima fila mentre io continuo il mio percorso fino all'ultimo banco. Butto lo zaino svogliatamente sul banco e ci poggio la testa sopra. Questa giornata non mi piace, non mi piace per niente.
Quel codice inciso sull'albero, l'accendino, il distretto per la droga.
Tutte queste sono parole sconnesse e silenzi nell'ombra.
Il Gestator.
Tutto. Tutto mi vortica in testa.
E la fotografia che era nel mobiletto di ferro non aiuta.
Perché quella foto era lì?

<Davis sei sveglia?> domanda una voce dolce e premurosa. Alzo la testa dallo zaino e noto che la professoressa Gray mi sta fissando con i suoi occhi azzurri. Annuisco, mi guardo intorno e noto che la classe è tutta piena. Per quanto tempo sono rimasta distratta?
<La famiglia è un gruppo di persone con lo stesso sangue o meno. Fanno parte di una famiglia anche i figli adottivi. Qualcuno mi sa dire nell'antichità cos'era la famiglia?> domanda la professoressa e Annabeth alza subito la mano. <Si, signorina Pierce>

<La famiglia secondo i romani, era un gruppo di persone sottoposte alle regole e al comando del pater familias. A far parte di questa famiglia c'erano non solo la moglie e i figli, adottivi e non, ma anche gli schiavi. Il pater familias aveva potere assoluto su di loro, tanto decidere se ucciderli o meno. Lui poteva divorziare dall'amata, mentre lei no. I motivi del divorzio erano tre. Il primo è l'adulterio da parte di lei. Il secondo avveniva se la moglie abortiva senza il suo consenso. Il terzo se rubava le chiavi della cantina. Infatti la donna era considerata superficiale e facile alle frivolezze. Nella cantina si trova generalmente il vino che le era assolutamente vietato. Il rapporto padre figlio è un rapporto di lealtà, rispetto e fiducia. Il patricidio era un atto vietatissimo a Roma. Il figlio veniva spogliato e camminava con degli zoccoli di legno ai piedi perché non era degno di toccare la terra. Veniva frustato e chiuso in un sacco con degli animali. Un cane per simboleggiare l'essere stato vile, un gallo perché beccava, una scimmia per il degrado e una vipera perché secondo alcune leggende i cuccioli di vipera bucavano il grembo materno per venire al mondo. Il ragazzo alla fine veniva buttato nel Tevere> non ascolto nemmeno la metà delle cose che dice questa secchiona che ho per amica.
Credevo che i Romani si studiassero solo in Europa, non anche in America.
Guardo fuori dalla finestra e noto che delle gocce d'acqua scivolano fugaci sul vetro freddo.

Un diavolo bussa alla portaWhere stories live. Discover now