16 Una patatina per una canzone

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Quando inizia una parte cantata (che segnerò °°°) vi consiglio di azionare il video e ascoltare leggendo. La canzone non ha parole, bensì è la base di un testo suonato con la chitarra. Baldo alle ciance buona lettura.

La musica è il suono elettrizzato in cui lo spirito vive, pensa e crea.
LUGWIG VAN BEETHOVEN

Totta poggia la sua valigia all'angolo della mia stanza.
"<Come sta papà tra le sbarre?> Sento la tensione nei muscoli di Matteo tendersi. Stringo i polsi del maglione fino a farmi male il palmo della mano. Avere dieci anni e sentirti dire che sei un mostro o figlio di un mostro non è carino. Ognuno di noi ad ogni affermazione sgradevole reagisce in modo diverso. Ad Ale muore il sorriso e trapassa chiunque con lo sguardo. Dade li ignora e butta giù ogni suo rancore tra le lettere dei libri. Gli occhi di Totta le sbrilluccicano anche se non permette mai di vederla piangere. Quelli di Teo invece, si fanno di un nero ossidiana e inizia a mordere con le parole.

<Chiedi per informazione? Tuo padre vuole raggiungere il mio?> sbotta mio fratello mentre il ragazzo preso in causa assottiglia gli occhi castani e lo guarda in tralice.

<Mio padre non è come il tuo> afferma con disprezzo.

<Certo, il tuo non vale nulla. Come si chiama?> domanda Teo in modo teatrale guardandosi intorno. I bambini lo guardano con timore. Teo è così. Preferisce il timore alla pietà. Fin da piccolo ha avuto un carattere che lo distingueva. <Nessuno sa il suo nome?> chiede di nuovo avvicinandosi al bambino che aveva osato sfidarlo. <Vedi? Tuo padre non è che un'insignificante pedina in un mondo di alfieri, torri e cavalli. Tutti conoscono il nome di mio padre e lo rispettano. Il tuo... sbaglio o è un calzolaio?> Teo morde e aggira le parti. È bravo in questo, un perfetto manipolatore. Gioca con la paura contro il timore. Le persone credono che noi siamo come nostro padre.
Matteo non fa che farli tacere incutendogli terrore. Gioca con le sue caratteristiche più scure, che sono le più simili a nostro padre. Gioca con gli occhi neri, i capelli ricci dello stesso colore e il volto di una statua imperscrutabile. I colori dell'inchiostro sono il ritratto di una penna su un foglio. Matteo è carbone su carta e temporale tra le nuvole.
Il bambino si avvicina. I loro volti sono a pochi centimetri di distanza.

<Non osare parlare di mio padre in questo modo> dichiara il bambino sentendosi però minacciato.

<Altrimenti? Mi dai una ciabattata?> lo beffeggia Matteo scherzando sul lavoro del padre del ragazzo.
Siamo bambini cresciuti col cuore pesante e dalla pioggia di seppia. Siamo cresciuti con una madre che ci ha sempre fatti sentire bambini normali anche se le persone hanno sempre fatto di tutto per ferirci.
Il bambino digrigna i denti e abbassa lo sguardo. Teo sorride e guarda gli altri con uno dei suoi sorrisi affilati. Li supera con noncuranza ed eleganza.
Matteo graffia e morde per cercare una via d'uscita, per non sentire il peso degli artigli che ci incatenano da piccoli. Anche se abbiamo la stessa età lui non sarà mai come noi. Lui è cresciuto più in fretta contro ogni volontà. Ha maturato fin da piccolo il suo mondo fatto di graffi e protezione. Ci ha protetti in qualunque modo ed è questo a renderlo il maggiore di noi."

<Teo non mi perdonerà vero?> domando abbassando gli occhi verso le mie scarpe. Sento una mano sfiorarmi la schiena. Quando alzo il viso noto le iridi azzurre di Totta osservarmi con affetto e cura.

<È solo arrabbiato. Vedrai che gli passerà> mi rassicura.

<Non mi ha rivolto nemmeno la parola> mi lamento camminando avanti e indietro per la camera.

<Gin, lui ti vuole bene. In questo mese stava dando di matto. Lui è così e lo sai. Adesso si sente ferito. Te ne sei andata in una situazione scomoda lasciandoci con il beneficio del dubbio. Ha provato a fare come faceva da bambino: a tenerci uniti, ma tu non c'eri> La sento sospirare. Non mi guarda più. Il vuoto sembra essere il soggetto di un mondo dipinto con gli occhi chiusi e il cuore aperto.

Un diavolo bussa alla portaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant