Less Than Anybody [Omegaverse][Wattys2022]

Passivello

Mi lascio trasportare dai suoi tocchi, dal suo respiro. È cosí bello, delicato e piccolo fra le mie braccia. Non provo solo eccitazione, anche qualcosa che non so ancora come spiegare. È tenerezza? Adesso sta lottando con l'elastico dei miei. Lo aiuto, tirandoli giú di poco. Questa volta, ad ogni mossa sento una fitta al petto. Non so per quale motivo, ma il demone sembra non volere aiutarmi a guarire. O se lo sta facendo, lo sta facendo lentamente e io sento tutto il dolore. Ho paura che la prossima volta si faccia sentire piú vivo che mai.

"Grazie." Ridacchia. Non sono completamente duro, ma lo sarò a breve. Lui afferra il mio membro e gemo in un sospiro. Me lo massaggia per bene, non perdendosi nessuna della mie mosse. Gli faccio un mezzo sorriso.

"Bocca o mani?" Inclina le labbra in un sorrisetto giocoso. Perchè mi lascia scegliere? Mi pare una domanda inutile. Ovviamente è bocca. Gli accarezzo il viso, lo bacio per bene, delicato come sempre. Lui mi sfiora con la lingua le labbra.

"Tutte e due?" Lui scuote la testa. Sguscia via, sposta il carello e si inginocchia davanti a me.

"Ovviamente fai quello che ti senti." Si avvicina, tiro giú i pantaloni e allargo le gambe. Cosí passa meglio. Il piccoletto non lo prende subito in bocca, né lo tocca. Ma mi bacia le cosce, piano piano. Fa un tracciato che si avvicina sempre di piú alla mia erezione. Poi la tira su e ride.

"Cosa c'è?" Sussurro. Non mi risponde, ma continua ad avere quel sorriso beffardo addosso. Lecca tutta lunghezza, si sofferma sulla punta poi la ingloba.

"Mh.." Mi mordo un labbro, accasciandomi sul divano. Lui si fa spazio fra le mie gambe e pompa, piano. Si aiuta con la mano. Io chiudo gli occhi per godermi ancora di piú il piacere. Gemo piano piano. Poi lo sento tirare giú tutto e strozzarsi. Scatta in avanti e lo fermo.

"Piano." Lui tossisce un paio di volte, diventando tutto rosso e iniziando a lacrimare.

"Scusa. Volevo provare." Gli accarezzo i capelli, aspettando che si riprenda.

"Vai con calma, o ti strozzi." Mi bacia con impeto. È determinato. La cosa mi fa eccitare ancora di piú.

"No." Si impunta. Prende di nuovo in mano la "situazione", la gestisce un pò con la mano, poi torna a pompare con la bocca. In modo molto efficace e rude. Appoggio una mano sulla sua guancia e lo guido piano piano, dandogli il giusto ritmo. Aspira, ingoia e riparte. Lo guardo. Stando attento che non si faccia del male. Vorrei tanto ridere, ma il piacere si fa sempre piú grande.

"Piano." Sfilo con le dita, fra i suoi capelli dorati. Lui fa l'esatto opposto di quello che ho detto. Aumenta il ritmo, il problema è che si sofferma sulla punta. Proprio dove mi piace di piú. Lo faccio scostare. Sono pronto a venire. Lui si allontana, lascia solo la mano che guido. Sfreghiamo molto velocemente e arrivo al culmine. In una serie di grugniti e piccoli schizzi arrivo all'orgasmo. Sospiro sul divano. Jimin rimane a toccarmi. Ad ogni spasmo provo una leggera fitta alla ferita, ma il piacere di lui, davanti a me e l'orgasmo, me lo fanno dimenticare. Fa uscire tutto il seme. Lo tocca con l'altra mano curioso. Gli su appiccica fra i due diti. Che sta facendo?

"Perchè è cosí poco?" Si è già scordato le meravigliose acrobazie di ieri? In effetti ho eiaculato poco.

"Ieri ho finito le riserve." Soppesa le mie parole, poi realizza. Fa un leggero sorriso inclinando la testa.

"Adesso ricordi eh." Si volta e va a prendere i tovaglioli. Me ne faccio dare uno e ripulisco tutto. Lancio la carta a terra, lui fa lo stesso, poi mi salva in braccio. Si getta spensierato. Un suo ginocchio sfiora la sferita. Provo a trattenere le mie smorfie, ma se ne accorge.

"Porca miseria, scusa"

"Tranquillo." Metto il ginocchio dove può stare senza farmi male e lo abbraccio. Si fa investire dalle mie braccia. Rimaniamo cosí per un pò. A goderci il piacere e noi stessi. Passo le mani sotto la sua maglia e tocco la pelle della pancia, piano, molto delicatamente. Quanto è bello stare cosí, senza pensieri nell'assoluta tranquillità? Se solo non avessi un demone nelle interiora, sarebbe tutto ancora piú bello.