Bowling

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[Un pò di marachelle dopo]

Parcheggio con prudenza, fra due macchine. Nessuno dei due ha parlato per tutto il tragitto. Siamo cotti. Ci siamo dati alla pazza gioia in camera, non tenendo conto che forse era meglio risparmiare un pò di energie. Però, se guardo il biondino stanco, appoggiato al finestrino, con quella faccia da pesce lesso, devo dire che ne è valsa la pena. Per evitare che si addormenti, ho messo su un pò di musica, adesso la spengo.

"Siamo arrivati." Ho parcheggiato nel retro del locale. I due geni del male sono già dentro, gli ho fatto prenotare un pista per evitare di trovarci a mani vuote. Slaccio la cintura ed esco. Inutile fare il galantuomo e aprire anche la porta di Jimin, perchè fa tutto da solo. Dondola un pò sulle gambe. Prima gli tremavano come foglie, ma non ha voluto fermarsi. È un piccolo uragano. Per venire quà, si è messo il giacchetto che gli ho regalato. Sta da dio. Non poteva scegliere giacchetto migliore. Su quella chioma dorata, starebbe bene un bel cappellino, o forse no. Gli accarezzo una guancia, quando si avvicina. È stanco. Anche io lo sono, ma meno rispetto a lui. Mi viene ad abbracciare, mentre sbadiglia.

"Quando torniamo camomilla e letto. Che ne pensi?" Accarezzo i suoi capelli. Sento i suoi muscoli sforzarsi. Sarò stato troppo spinto?

"Mi porti in braccio?" Mette le sue braccia intorno al mio collo.

"Se vuoi lo faccio." Infilo la mani sui suoi fianchi.

"Aspetta, magari stasera. Al ritorno. I tuoi amici che penseranno?" Improvvisamente si sveglia. Io ridacchio. Gli offro il braccio, lui accetta. Posa il suo peso sul mio, io sono piú che contento di portarlo avanti.

"Non c'è da preoccuparsi con loro. Ne hanno viste di tutte i colori. Veramente. Tu in braccio a me, risulteresti la piú normale delle cose." Usciamo dal parcheggio e arriviamo davanti al locale. Individuo già quei due coglioncelli. Hanno già uno la lingua nella bocca dell'altro. Non hanno un minimo di pudore? Quando non hanno i figli intorno sembrano due disperati.

"Hai finito di fare la pulizia dei denti a tuo marito?" Quello che dico vale per tutti e due. Sobbalzano, ma non si spaventano. Nemmeno interrompono il bacio. Che maleducati. Carico un calcio e colpisco Namjoon nel didietro. Il suo giaccone attutisce il colpo, peccato.

"Ti devo ricordare che non sono solo." Jimin si stringe a me, ma ridacchia. Menomale.

"Già, cazzo." Finalmente Nam smettono di riprodursi con le lingue. Interrompono il bacio e si puliscono la bocca. Suga incrocia le braccia al petto imbarazzato. Lui imbarazzato? Cosa staranno combinando questi due?

"Piacere, mi presento di nuovo, sono Jimin." Il piccoletto mi precede, allunga una delle sue manine a Nam, il quale la fa scomparire con la sua.

"Io sono Namjoon e lui e mio marito Yoongi, o come lo chiamamo noi Suga."

"Si preferisco essere chiamato Suga." Si presentano, fortuna vuole nessuno sa perchè si fa chiamare suga, se no ci sarebbe da ridere.

"Io sono Hoseok." Faccio finta di presentarmi, Nam riceve la mia mano e mi da uno schiaffetto.

"Coglioncello." Mi canzona. Partiamo bene.

"Smettila tu, di essere cosí sboccato." Alzo gli occhi al cielo. Non so se sia stata una buona idea portare anche Jimin.

"Finchè sono solo sboccato, tutto va bene." Fa l'occhiolino a suo marito. Ecco da chi ho preso questa cosa. Io tiro uno sguardo veloce, sorride. Tutto va bene, per adesso. Seguiamo il piú alto del gruppo ed entriamo finalmente nel locale. È pieno. Prenotare è stata la scelta giusta. Andiamo al bancone, ci facciamo dare le scarpe. Inizialmente Jimin si rifiuta, non capendo che sono necessarie. Oggi scoprirà anche il bowling. Sono contento di fare parte di questa scoperta. Diamo i nostri nomi per il tabellone e arriviamo finalmente alla nostra pista.
C'è la musica alta, condita da un grande schiamazzare. Però, quantomeno, la pista è illuminata per bene oggi. La scorsa volta c'erano solo le luci blu, mi davano un tremendo fastidio.

Less Than Anybody [Omegaverse][Wattys2022]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora