Bistecca

227 14 0
                                    

[nel frattempo gli altri due]

"Cosa gli hai detto per non far chiudere il ristorante?" Chiedo a Minho, visto che il ristorante di Jin doveva chiudere giusto una mezz'ora fa. Il problema è stata una chiamata di lavoro inaspettata, lunga e noiosa. Ho provato a defilarmi, ma volevano farmi veder a tutti i costi il nuovo progetto sull'introduzione di energie rinnovabili nella loro azienda. Purtroppo non ho ascoltato tutto per filo e per segno, lo stomaco vuoto e la voglia di una bistecca al sangue, mi hanno completamente distratto dal progetto. Ho chiesto alla direttrice di girarmi il progetto in estremis, per poco non mi dimenticavo anche quello.

"Che paghi tu." Ovvio. Questa volta stava a me.

"E? Pago sempre io." Scherzo. Stiamo scendendo dalla macchina, il vecchio Minho borbotta qualcosa, ma non capisco. Siamo di nuovo quà, al nostro ristorante preferito. In un mostruoso ritardo. Fortunatamente Minho ha chiamato un autista, perchè non me la sentivo di guidare. Stamattina mi sono svegliato con il mal di testa e quella chiamata non ha fatto altro che intensificarlo.

"Ho detto anche che avresti stappato quella bottiglia di Peron che continui a rimandare. Piú una piccola mancia." Per fortuna i soldi non mi mancano, perchè con la nostra passione per l'alcol, avrei potuto andare in bancarotta dieci volte.

"Sicuro che l'abbia detto io?" Dico all'autista di parcheggiare. Minho aspetta solo me per entrare.

"Sicurissimo." Controlla di nuovo l'orologio. Lo avrà fatto una decina di volte. Non lo sopporto.

"Se la smetti di controllare l'ora faccio aprire anche una bottiglia di vino bianco, quella col nome strano." Appena sente nominare la parola "vino" rizza la testa e fa sparire l'orologio. È un cane da "alcol". La sua buzzetta da birra la dice lunga.

"Tu sai come viziarmi." Lo dice con fierezza.

"Certo che lo so." Un cameriere ci aspetta fuori, con un enorme sorriso sulle labbra, ci apre la porta.

"Scusate il ritardo." Annuncio con un mezzo inchino.

"Non si preoccupi."

"Certo che non ci preoccupiamo, quella mezza volpe di Jin è riuscito a farci aprire la sua bottiglia preferita." Oggi Minho è vivace. Se avessi saputo che aprire quello spumante, l'avrebbe reso cosí felice, lo avrei fatto subito, senza pensarci.

"Purtroppo il signor Kim non sarà presente oggi, è fuori città." Ci comunica il ragazzo. Mi aveva accennato che sarebbe partito oer qualche giorno.

"Allora ne apriremo un'altra appena torna." Ovviamente. Alzo gli occhi al cielo, ormai è una battaglia persa. Veniamo guidati al nostro tavolo. Siamo gli unici clienti presenti.  Il ristorante è vuoto, nonostante ciò, il ragazza ci sta portando verso le stanze riservate.

"Prego." Ci apre la porta e ci fa accomodare. La bottiglia di spumante è già lí, accanto ad un secchio di ghiaccio. È la prima cosa che vediamo.

"Grazie." Ringrazio il cameriere che se ne va. Spero che sia rimasta una bella bistecca anche per noi.

"Ha il suo fascino." Minho va ad abbracciare il suo nuovo amore. Una bottiglia di peron, con un etichetta verde ed oro.

"Insomma. Spero sia piú buono di quel che sembra."

"Si si, ti ho mai deluso in fatto di alcol?" Scuoto la testa titubante, non ci prende sempre, o meglio, alcune tipologie di vino non fanno per me. Io mi siedo vicino alla finestra. C'è la solita vista sul giardino interno, niente di nuovo.

"Ma non è vero. Ormai so i tuoi gusti alla perfezione. Secondo me ti piacerà." Immerge la bottiglia nel ghiaccio e si sistema accanto a me.

"Ho provato a parlare con Andrew, ma non è voluto venire." Meglio cosí, sinceramente non me la sarei sentita di averlo intorno.

Less Than Anybody [Omegaverse][Wattys2022]Where stories live. Discover now