Ping

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[tre giorni dopo]

La villa è in fomento, sono due giorni che non fanno altro che parlare del torneo di ping pong. Io mi sarei aspettato di tutto in questa casa, tranne un torneo di ping pong. Solitamente i ricchi scelgono il tennis, o il polo. Io non sono mai stato bravo in nessuno dei due, mi piaceva il calcio. Quello si. Sembrano tutti agitatissimi. Nel giardino della casa è sbucato un tendone da matrimonio, lo hanno montato alla velocità della luce. Non so quando sia successo, ma hanno portato anche i tavoli da ping pong. Adesso sembra che tutto il palazzo si sia preso un giorno libero da ogni faccenda, o che, in un modo o nell'altro, abbia finito di fare quello che dovevano in tempo record. Sono tutti a giocare. Tranne Hoseok. Non si è fatto vedere molto. L'ho visto entrare nella sua cupula super segreta e non uscirne piú. Non è ancora salito a  curare le rose, non l'ho visto nella serra. È l'unica parte che si vede, il resto è oscurato. Se lo sapevo curiosavo meglio là dentro. Non c'era niente di particolare se non una scorta di alcol e cibo, particolarmente curata. Non saprei. Io sono nel corridoio, sto osservando tutto dalla finestra, sembro un corvo. In effetti sono una specie di parassita. Sto alloggiando quà a spese loro. Mi sento una sanguisuga, il mio orgolio da principe ormai si è sgretolato completamente. Non so se per amor della mia mente, dovrò arrendermi ad una vita mediocre.

"Sei pronto?" Sobbalzo.

"Cazzo" Mi copro la bocca, non avevo motivo per essere cosí sboccato. I giorni in mezzo allo squallore mi hanno reso uno scaricatore di porto.

"Colpa mia." È proprio lui. Hoseok? Quando è uscito dal suo rifugio? Lo squadro socchiudendo gli occhi. Me lo sono perso? È in completo da sera. Giacca e pantaloni neri. Per ora non gli ho visto addosso altri colori se non il nero o il bianco. Si è anche tagliato i capelli. Li ha scorciati. Adesso sono piú corti e puliti.  Strano. Sta reggendo fra le mani una racchetta da Ping pong. Stona col suo outfit. Fa ridere.

"Tu non ti prepari?" Mi indica il maglioncino. Io inclino la testa.

"Perchè sono vestito male? Stai insinuando questo?" Lui arrossisce e guarda per terra

"No, cioè. Non lo so. Comunque se ti fa piacere, sei invitato, come tutti nella casa." Si gratta la testa. È solo maldestro, non penso volesse insinuare niente.

"Che ridi?" Domanda tornando a fare quella faccia da pesce tonnato.

"Lo vuoi proprio sapere?" Adesso se la toglie e poggia le mani sui fianchi.

"Si."

"Sembri un pinguino." Ammetto. Lui fa un mezzo sorriso e inclina la testa. Non so se si sia offeso. Magari è permaloso.

"Lo prendo come un complimento. Ma sappi che questo pinguino potrebbe farti il culo con questa racchetta." Mi fa l'occhiolino e se ne va. Però si ferma.

"Non vieni?" Pensava andassi con lui?

"Vestito cosí? Non sono sicuro di avere gli standard dei pinguini." Sbuffa.

"Stavo scherzando, stai bene vestito cosí. Facciamo una partita e poi ti libero." Si rigira quella paletta fra le mani. Forse ho fatto male a chiamarlo pinguino, perchè nonostante tutto ha un buon portamento. Si vede che è una persona sicura di se. Come cammina, come sta in piedi. Ogni suo gesto è calcolato.

"Allora?" Io mi vergogno a scendere fra tutte quelle persone. Una volta era la mia cosa preferita, camminare fra la gente a testa alta, sapendo di essere un principe. Adesso mi sento solo uno sputo sull'asfalto.

"Non penso."

"Dai. Facciamo giusto una partita poi ti lascio andare." Roteo gli occhi.

"Non so giocare."

Less Than Anybody [Omegaverse][Wattys2022]Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum