33. Torneranno presto

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Le settimane fecero il loro corso e la squadra partecipò ad alcune missioni secondarie, tornando ogni volta più forte, ma Lydia dovette rimanere a casa per la maggior parte di esse.
Passava le sue giornate sul divano, davanti alla tv, ogni tanto andava a correre nel parco oppure si fermava a prendere uno di quei buonissimi frullati alla frutta al solito chioschetto giallo.
"È nuova da queste parti, signorina?" chiese il signore con i capelli bianchi alla bancarella un giorno, porgendole il suo frullato pesca e ananas. Lei annuì mentre cercava di infilare la cannuccia nel tappo forato.
"Da dove viene? Non sembra americana!" continuò lui, sorridendole gentilmente.
"Sokovija." rispose lei veloce tra un sorso e l'altro. Tony e Steve le avevano ripetuto così tante volte di non fermarsi a parlare con nessuno, che una scarica di ansia le invase il corpo. Salutò gentilmente il signore e si allontanò, continuando a bere il suo frullato e dirigendosi verso casa.
Arrivata, aprì la porta e la chiuse veloce alle proprie spalle, dirigendosi verso il divano e buttandosi su di esso, cercando con lo sguardo il telecomando.
"Non capisco perché non mi vogliano con loro."
Disse a mezza voce facendo una smorfia, prendendo il telecomando che portò vicino a se con la telecinesi.
Sentì dei passi avvicinarsi veloci alla sala, così si mise sull'attenti e preparò una scarica violacea. Pepper comparve dal corridoio, portandosi una mano sul petto sobbalzando e facendo quasi cadere a terra il piatto che teneva tra le mani.
"Lydia!" gridò, andando verso la ragazza che si era seduta di nuovo sul divano.
"Scusi signora Stark! Credevo fosse qualche malintenzionato!" disse lei tornando a guardare lo schermo luminoso. La donna le si sedette composta accanto, così la ragazza si dovette mettere a modo, sorridendole.
"Ti hanno lasciata a casa ancora..?" chiese Pepper, porgendole un biscotto con le gocce di cioccolato ancora caldi. Lydia annuì e prese un biscotto, addentandolo.
"Non capisco che cosa abbia sbagliato questa volta.." disse portandosi una mano davanti alle labbra e deglutendo. Pepper la guardò e le portò una mano dietro alla nuca, accarezzandole dolcemente i capelli.
"Non c'è nulla di sbagliato in te, ma Tony ha paura che tu possa farti male ancora.. e che qualcuno possa irrompere nella missione per riportarti all'HYDRA." spiegò la donna, guardandola dolcemente.
Non aveva mai avuto una mamma e questa scena glielo ricordò, facendole venire un groppo in gola.
"Sono via da quasi una settimana, mi mancano..." sussurrò con la voce strozzata.
Pepper sorrise e la invitò ad abbracciarla, così la ragazza si strinse a lei, poggiando il viso sulla sua spalla.
"Torneranno presto.." sussurrò la donna, accarezzandole dolcemente i capelli.

La porta si aprì improvvisamente e tutta la squadra entrò nell'edificio. Erano stanchi, ricoperti di sangue e polvere, i loro visi provati ed i loro occhi rossi.
Lydia e Pepper si alzarono dal divano su cui stavano sedute, andando incontro al gruppo per accoglierli. Pepper diede un bacio a Tony, il quale la guardò per alcuni secondi prima di stringerle la mano. Bucky guardò Lydia con le lacrime agli occhi, poi la abbracciò forte, senza dire nulla.
"Buck..?" chiese lei ricambiando l'abbraccio, notando gli occhi pieni di lacrime. Lui non rispose.
Wanda entrò dalla porta per ultima, accompagnata da Visione. Il suo viso era rigato dalle lacrime e i suoi occhi erano gonfi dal pianto. Non appena vide Lydia le corse incontro, buttandosi tra le sue braccia e scoppiando a piangere. La biondina la strinse a se e chiuse gli occhi.
Qualcosa non andava.
Rimasero abbracciate per alcuni istanti, tutta la squadra era in silenzio intorno a loro.
"W-Wanda..?" chiese di nuovo, cercando il suo viso e spostandole i capelli che lo ricoprivano. Lei scosse la testa mentre le lacrime continuavano a scenderle sulle guance e cadere per terra. Lydia si guardò intorno confusa, tutti erano in silenzio ed avevano lo sguardo fisso su di loro.
"Dov'è Pietro..?" chiese la ragazzina mentre gli occhi le si inondarono di lacrime. "Dov'è Pietro?" chiese di nuovo, alzando la voce e stringendo i pugni.
Steve si avvicinò a lei e le mise una mano sulla spalla, stringendola appena. Lydia si girò verso di lui, guardandolo negli occhi.
"Dimmi dov'è Pietro. Ti prego." disse, mentre le lacrime le rigavano le guance.
"Pietro ha salvato numerose persone, oggi." disse Steve con gli occhi lucidi, stringendo le labbra tra di loro.
Il cuore della ragazza si spezzò e cadde sulle ginocchia, coprendosi il viso con le mani, scoppiando a piangere. Bucky si avvicinò a lei, portando le braccia attorno alle sue spalle e stringendola. Tutta la squadra non disse più nulla, piano piano tutti si congedarono e tornarono nelle proprie stanze.
Lydia guardò Wanda, con lo sguardo ancora perso nel vuoto davanti a se. Erano rimaste solo loro due.
"Ha detto che ti vuole bene. Che ci vuole bene. E che dovremo combattere per lui." disse Wanda tutto d'un fiato, prendendo la mano della sorella. Una piccola scintilla nera spirò dalle loro dita intrecciate.

LydiaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora