17. Tu puoi farlo

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Un raggio di luce entrò nella stanza dalla grande finestra, colpendo gli occhi della ragazza. Si svegliò lentamente, sentendo un senso di nausea e giramento di testa e alzò appena lo sguardo, notando Bucky accanto a lei ancora addormentato.
Si strinse a lui, accennando ad un sorriso e facendo scivolare lentamente i polpastrelli sulla pelle del suo petto, delineandone i muscoli che si intravedevano anche a riposo. La mano del ragazzo si spostò lentamente e si mise sulla sua, stringendola appena.
"Buongiorno bambolina." sussurrò lui, stringendola piano a sé.
"Buongiorno.. - rispose lei, portando la punta del suo naso sul collo del ragazzo, sfiorandolo appena e lasciandovi poi un piccolo bacio. - Grazie per essere rimasto."
Lui le sorrise e le lasciò un bacio tra i capelli, alzando poi lo sguardo verso il soffitto.
"Ieri sei stata super, Lydia." aggiunse, portando una mano sulla coscia della ragazza appoggiata sulla sua pancia, accarezzandola piano.
Lydia rabbrividì.
"Sai, non avevo proprio voglia di andarmene con loro, qui ho un letto così comodo e i pancakes.." rise lei, alzando lo sguardo su di lui.
Lui ricambiò il sorriso.
"E una famiglia." aggiunse, alludendo a Wanda e Pietro.
Lydia annuì ampliando il sorriso. Aveva davvero una famiglia ora.
"E poi qui ci sei tu, come faresti senza di me?" disse lei, portando una mano sulla sua spalla per stringersi a lui.
Il ragazzo rise e scosse la testa, aprendo tutta la mano sulla sua coscia e stringendola appena.
"Proprio non lo so!" rise ancora, mentre le sue dita sfiorarono il lembo inferiore dei pantaloncini. Lydia rabbrividì appena e si mordicchiò l'interno della guancia nervosa.

Qualcuno bussò alla porta e non fecero nemmeno in tempo a rispondere che Visione comparve attraverso il muro, subito dopo entrò Wanda dalla porta.
"Vis, quante volte ti ho detto di usare le p... - lo rimproverò lei mentre si girò verso il letto e si coprì gli occhi con le mani immediatamente - Scusate!!" urlo cercando a tastoni la porta dietro di se. Visione, dal canto suo, si era già seduto in fondo al letto.
"Oh no no no, Wanda! - rise Lydia togliendo la gamba dal ventre di Bucky, sedendosi sul letto e spostandosi i capelli con un movimento veloce a destra. - Bucky mi ha fatto compagnia stanotte, ieri non ero in grado di fare nulla..."
"Nemmeno io.. ascolta Lydia - disse avvicinandosi al letto e sedendosi accanto a lei - voglio che tu sappia che io e Pietro non siamo i nostri genitori. Noi non ti abbandoneremo mai, te lo prometto." sorrise lei prendendo la mano della ragazza e stringendola appena.
Le due ragazze si sorrisero e Lydia annuì.
"Lo so.. ora vorrei solo delle spiegazioni da parte di Tony.." rispose stringendosi nelle spalle.
"Anche io.." aggiunse Wanda, mentre Visione le poggiò una mano sulla spalla accarezzandola piano.
"L'importante è che vi siate ritrovate - disse lui - per le spiegazioni, ci sarà tempo, ora pensate a recuperare il tempo perso!"
Le due ragazze annuirono e si sorrisero, abbracciandosi forte.
"Ci vediamo a pranzo?" chiese Wanda, alzandosi dal letto mentre cercava di non guardare Bucky in mutande che tentava di coprirsi il più possibile con le coperte, imbarazzato. Lydia annuì e si salutarono.

La bionda di girò di nuovo verso il ragazzo, sorridendogli e notando le sue guance e la sua fronte leggermente tinte di rosso. Aprì le braccia, chiedendo silenziosamente un abbraccio, così la ragazza si alzò appena mettendosi cavalcioni su di lui, sedendosi sul suo basso ventre e chinandosi in avanti per abbracciarlo.
"L-Lydia?" bisbigliò lui portando le mani sui suoi fianchi.
"Mhm?" fece lei, alzando lo sguardo sul ragazzo. Lui scosse la testa e le lasciò un piccolo bacio sulla punta del naso accarezzandole la schiena con le dita delicatamente.
"Mi fai solletico" rise lei, muovendosi appena.
Bucky mugolò, stringendo le mani sulla sua pelle.
Si tirò su con la schiena, stiracchiandosi appena e poggiando poi le mani sul petto del ragazzo, accarezzandolo piano, seguendo la linea definita degli addominali che ora stava ufficialmente contraendo. La mano della ragazza arrivò sul basso ventre di lui che con uno scatto la prese per la vita e la spostò sul letto accanto, coprendosi con la coperta.
"Smettila." disse guardandola serio negli occhi. Lei si abbassò appena, non capendo, mettendosi di nuovo alla sua altezza ed avvicinando il viso al suo.
"Perché?" chiese innocentemente, guardandolo negli occhi.
"Perché.. perché per me è difficile resistere al momento, quindi per favore, non farlo..." chiese lui quasi con tono di supplica.
Bucky non voleva farle male ne tantomeno fare qualcosa di cui lei si sarebbe pentita o per cui non era pronta.
- Perché non scappa come aveva fatto con Cap..? - pensò lui, abbassando lo sguardo.
"Perché tu mi piaci, tu puoi farlo." rispose lei, sussurrando appena, alzando le spalle come se fosse cosa ovvia e normale. Bucky rimase pietrificato.
"Non farò nulla di cui tu ti possa pentire più tardi."
Lei gli sorrise e si strinse di nuovo a lui, chiudendo gli occhi.
"Prima o poi lo farai."
Sussurrò lei con un fil di voce, mentre i suoi occhi brillavano di una fioca luce violacea.

LydiaWhere stories live. Discover now