32. Come fai a saperlo?

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La mattina seguente nella casa non si sentì alcun rumore fino alle due di pomeriggio, quando i primi ragazzi iniziarono ad alzarsi ed uscire dalle camere. Anche Lydia e Bucky si svegliarono lentamente, mugolando un buongiorno e rimanendo stretti l'una all'altro per alcuni minuti, in silenzio.
"Sto morendo di fame, Buck.." sussurrò lei con gli occhi ancora chiusi. In tutta risposta lui annuì mugolando e rimanendo immobile.
"Era un invito ad alzarti e fare il gentiluomo.." sussurrò lei di nuovo, trattenendo una risata.
"Fai tu il gentiluomo stamattina, io sono ancora malato, guarda.." disse lui alzando il braccio, mostrando un taglio su di esso. La ragazza rise e spinse via il braccio di lui, alzandosi quindi dal letto e strofinandosi gli occhi con le mani. Si alzò e si mise un paio di pantaloncini, uscendo poi dalla camera.

"Buongiorno piccolina." disse una voce dietro di lei. Pietro la raggiunse e le cinse le spalle con il braccio, scendendo con lei in cucina.
"Buongiorno, come hai dormito?" chiese lei entrando nella sala e dirigendosi verso le ante della cucina per cercare qualcosa da portare via. Pietro annuì flebilmente.
"Non riesco a togliermi dalla testa quel tizio." disse lui prendendo dei cereali e facendoli scivolare in una ciotola.
"Pietro sei stato veramente coraggioso, non sei nel torto, lui ha cercato di ucciderci più di una volta." disse la ragazza frugando tra le cose nel mobiletto.
"Io lo conosco. Lui era l'uomo che mi fece fare tutti quei test." rispose il ragazzo continuando a mangiare lentamente i propri cereali. La ragazza prese tra le mani un sacchetto di mandorle e due waffle, mettendoli nel tostapane per farli scaldare.
"Li ha fatti anche a me." rispose veloce, voltandosi verso di lui. Pietro rimase in silenzio per alcuni istanti, poi alzò lo sguardo su di lei.
"So che non ti ha fatto solo quello." sussurrò piano, stringendo il cucchiaio tra le mani.
"Come fai a saperlo?" chiese lei. Il fratello deglutì a fatica, abbassando lo sguardo.
"Mi avevano promesso che mi avrebbero portato da te se avessi finito i test con buoni risultati. - disse dopo alcuni istanti di esitazione. - Parlavano spesso di una ragazzina rinchiusa in una stanza, senza poteri. Dicevano che eri carina." continuò, poggiando la ciotola al bancone e sentendosi lo stomaco stringersi. La ragazza si portò una mano sul ventre, sentendo dentro di se una sensazione di disgusto. Non sapeva chi fossero esattamente, se non per qualche eccezione. Solitamente la stordivano, così che fosse per la maggior parte inerme e non potesse ribellarsi.
"Pietro.. tu..?" chiese esitando un attimo.
Lui scosse la testa.
I due waffle uscirono dal tostapane di colpo ed entrambi sobbalzarono. La ragazza si voltò e li prese, mettendoli in un piatto ed avvicinandosi al fratello.
"Non è colpa tua. Non lo sarebbe stata in ogni caso." rispose, poggiando il piatto sul bancone ed avvicinandosi a lui, stringendolo in un dolce abbraccio. Il ragazzo dapprima rimase fermo, per poi ricambiare la stretta e lasciarle un bacio tra i capelli.
"È stata la sera che io e Wanda abbiamo deciso che ce ne saremmo voluti andare." sussurrò mentre scioglievano l'abbraccio. Lydia sorrise e riprese il piatto tra le mani.
"A più tardi, Pietro." disse lei, sorridendogli dolcemente e dirigendosi verso la propria stanza cercando di togliersi dalla mente quello che il fratello le aveva appena detto.

Aprì piano la porta ed osservò Bucky ancora steso nel letto con gli occhi chiusi.
"O ti alzi, o li mangio io." lo minacciò chiudendo la porta e stando in piedi accanto al letto. Lui allungò una mano e la aprì e chiuse alcune volte, mugolando. Lydia alzò gli occhi al cielo e rise, dando uno dei due waffle al ragazzo che si alzò e ne morse un pezzo.
"Come hai dormito?" chiese lui passandosi una mano tra i capelli.
"Dopo quell'incubo, bene.." rispose sedendosi e guardando il proprio dolce che teneva tra le mani, sentendo lo stomaco chiudersi improvvisamente.
"Cercavano me..?" chiese lei, guardando il ragazzo con gli occhi impauriti. Lui non rispose, abbassò lo sguardo per alcuni istanti prima di riportarlo sulla ragazza.
"Non lo so.. ma sicuramente l'HYDRA è immischiata in questa faccenda."
La ragazza si morse un labbro, porgendo il proprio waffle al ragazzo.
"Non ho fame... - sussurrò appena, strofinandosi le mani una contro l'altra - Avrebbero potuto far del male anche a voi." continuò, stringendosi nelle spalle.
"Non ci avrebbero fatto niente. Abbiamo già fatto il culo più una volta all'HYDRA, possiamo farlo di nuovo."
La ragazza si lasciò scappare una risata e diede un bacio sulle labbra del ragazzo, alzandosi poi dal letto e stiracchiandosi. Bucky fece scivolare gli occhi sul suo corpo minuto per pochi istanti, rialzandoli quando lei si girò verso di lui.
"Che vuoi fare oggi?" chiese lei.
"Io avrei un'idea.." disse lui, facendole di nuovo spazio nel letto ed ammiccando. Lydia lo guardò confusa, mettendosi in ginocchio sul letto e guardandolo in viso.
"Spero non sia stare a letto tutto il giorno!" ridacchiò saltellando appena. Il ragazzo la prese per la vita e la mise veloce sotto di lui, avvicinando il viso al suo.
"Allora non lo so." rispose lasciandole un bacio sulle labbra.
"Qualcuno giù avrà qualche idea, no?" chiese lei di nuovo, ricambiando il veloce bacio e scompigliandogli i capelli con la mano.
"Andiamo a chiedere!" rispose lui alzandosi e tirando con lui la ragazza. Scesero veloci le scale, raggiungendo il gruppo nella saletta centrale.
"Finito di farvi le coccole?" chiese Sam vedendo i due arrivare tenendosi la mano. Lydia gli fece una linguaccia, arricciando la punta del naso, mentre Pietro seduto accanto a lui gli diede un pugno sulla spalla. Tutti risero.
"Non ci facciamo le coccole." disse Bucky assumendo un'espressione da duro, andando a sedersi sul divano.
"Invece sì!" rispose veloce la ragazza, saltellando e sedendosi sulle sue ginocchia, lasciandogli un grande bacio sulla guancia prendendolo in giro. Il gruppo li guardò ridendo, riprendendo poi a chiacchierare, ma Lydia non riusciva a togliere lo sguardo da Pietro, visibilmente sconvolto.

LydiaWhere stories live. Discover now