16. Un intero sistema

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Tutta la squadra si radunò sul tetto, osservando la scena. Visione e Bucky corsero dalle ragazze, aiutandole ad alzarsi, mentre Bruce e Steve si avvicinarono a Tony ancora visibilmente scosso e confuso da quello che era appena successo.
Le due ragazze ricaddero sulle proprie ginocchia esauste, si guardarono e si abbracciarono, scoppiando a piangere. Aveva davvero una famiglia, quindi? E la sua famiglia era qua con lei, ora? Non sapeva bene che cosa provare. Rabbia perché era stata abbandonata e maltrattata praticamente per tutta la sua vita? Sollevata perché quello era davvero un nuovo inizio?
"Pietro! - mugolò Wanda con gli occhi colmi di lacrime. Il ragazzo si avvicinò a loro. - она наша сестра (lei è nostra sorella)!"
Sul viso di Pietro comparve prima un'espressione di stupore, poi di confusione e infine di gioia.
"Davvero?" chiese lui, sentendo gli occhi formicolare. Non era il tipo che si emozionava spesso. Le due ragazze annuirono e i tre si abbracciarono per alcuni istanti prima che le due ragazza ricaddero con la schiena per terra, respirando a fatica.

"I-io... non ho capito." disse Peter osservando la scena con un'espressione estremamente confusa.
Tony si avvicinò a loro, lasciando soli per qualche istante i tre fratelli.
"Lydia è in realtà la sorella minore di Wanda e Pietro. I genitori hanno deciso di venderla all'HYDRA per problemi economici. - disse lui velocemente, in modo da mettere tutti al corrente di quello che stava accadendo. - Ma ora abbiamo un problema molto più grande..." abbassò la voce, voltandosi verso i tre ragazzi.

Tutta la squadra tornò in casa, ritirandosi nella propria stanza mentre Visione e Bucky riportarono le due ragazze sfinite nelle proprie camere, mettendole a letto.
"Bucky..?" sussurrò Lydia sentendo la porta chiudersi mentre veniva posata delicatamente sul letto.
"Si?" rispose lui, notando i vestiti completamente sporchi di sangue e polvere.
"Dovrei cambiarmi, o sporcherò tutto.." disse lei, cercando di farsi forza con le braccia per tirarsi su, ma queste cedettero all'istante.
Il ragazzo cercò di fare mente locale, optando per farle fare una doccia veloce e cambiarla. La prese di nuovo in braccio e la portò nella vasca da bagno, alzandosi e mettendosi le mani sui fianchi cercando di trovare la parte intelligente del suo gesto. La ragazza era stesa nella vasca, immobile, vestita.
"Uhm.. Lydia? - disse lui, chinandosi di nuovo e sfiorandole un braccio con i polpastrelli - dovrei.. ecco.. toglierti.. toglierti i vestiti..." continuò imbarazzato.
Lei annuì e richiuse gli occhi.
"Okay.." la fece mettere seduta e le aprì il vestito con la cerniera che si trovava sulla schiena. Le costole e la spina dorsale erano ben visibili, la pelle bianca era tirata e metteva ancora più in risalto le ossa spigolose tra un livido e l'altro. Le sfilò il vestito, lasciandola in intimo e facendola coricare di nuovo.
Il suo petto e la sua pancia erano piene di lividi e bruciature, Bucky passò inconsciamente due dita su uno di essi.
"M-mi fai.. solletico.." mugolò la ragazza, spostando la testa leggermente.
Tolse la mano ed accese l'acqua, per poi iniziare a toglierle la polvere ed il sangue che le era rimasto addosso. Dopo alcuni minuti sembrava abbastanza pulita per poter entrare nelle coperte.
La avvolse in un asciugamano caldo e la riprese in braccio, portandola sul letto. Prese dal cassetto un completo nuovo di intimo ed un pigiama composto da una maglia ed un paio di pantaloncini corti, poi si girò di nuovo verso di lei.
Si sedette sul letto e la guardò alcuni secondi, per poi spostare la salvietta e mettendole piano una mano sulla cucitura superiore degli slip. Sentì la gola farsi improvvisamente secca.
"Devo cambiarti anche questo, o bagnerai ovunque.." disse lui, coprendola di nuovo il più possibile con la salvietta. Lei annuì ancora.
Mordendosi il labbro, abbassò lentamente gli slip della ragazza, cercando di fare estremamente piano e senza toccarla, infilandole poi quelli asciutti. Tolse così la salvietta e si lasciò scappare un sospiro di sollievo quando vide che era tutto perfetto, facendole poi indossare i pantaloncini e passando infine al reggiseno.
La fece sedere e lei si appoggiò alla spalla del ragazzo. Lentamente le slacciò il reggiseno e lo fece scivolare dalle sua braccia, facendolo quindi cadere a terra ed infilandole la maglia grigia del pigiama. Poteva andare bene.
La rimise nel letto e lasciò nella cesta del bagno tutti i panni sporchi e la salvietta che aveva utilizzato, quindi si avvicinò a lei e le lasciò un bacio sulla fronte accarezzandole i capelli.
"Buonanotte.." sussurrò lui, rialzandosi ed andando verso la porta.
"Bucky..? - mugolò la ragazza, aprendo appena gli occhi - Ti va di restare..? Non voglio rimanere sola stanotte..."
Il ragazzo sorrise e una scossa gli pervase il corpo dalla testa ai piedi. Si tolse la maglia e i jeans che indossava, mettendosi poi accanto alla ragazza a pancia in su con le mani appoggiate al petto, cercando in tutti i modi di non sfiorarla. Lei si avvicinò a lui, portando un braccio attorno al suo petto ed accavallando una gamba alle sue. Il ragazzo si sentì avvampare, così portò un braccio attorno a lei in modo che si potesse appoggiare al suo petto, poi si addormentarono.

"Non pensavo potessero prenderla così bene.." disse Bruce, entrando nel laboratorio insieme a Tony e Strange.
"Hanno ucciso un uomo solo guardandolo." disse a mezza voce Tony, non riuscendo a togliersi dalla mente la scena.
I due colleghi lo guardarono aggrottando la fronte.
"In che senso?" chiese Bruce.
"Magia complementare. - rispose Strange, appoggiandosi al bancone da lavoro - Hanno unito la loro magia, creandone una ancora più forte."
Tony rimase con lo sguardo fisso sulle punte delle proprie scarpe, poi sollevò lo sguardo.
"Stavano male, mentre lo facevano."
Strange annuì.
"Richiede almeno il doppio delle energie e queste devono essere bilanciate. Se una non dovesse averne abbastanza durante l'incantesimo, anche l'altra cedrebbe e questo potrebbe essere rischioso non solo in battaglia, ma anche durante gli allenamenti. Una strega che rimane senza magia, si spegne." continua lo stregone, guardando serio i due uomini.
"Non ho intenzione di utilizzarle come uno strumento di distruzione di massa." disse Tony, scuotendo il viso e portandosi le mani tra i capelli. Sapeva che cosa avevano provato fino a quel giorno, la loro magia da sola era più che sufficiente, non poteva rischiare di far collassare un intero sistema.

LydiaWo Geschichten leben. Entdecke jetzt