28. Già ti arrendi?

1.6K 82 4
                                    

La mattina successiva Tony radunò tutti in palestra molto presto. I loro visi erano ancora assonnati e di tanto in tanto qualcuno sbadigliava.
"Vi ho convocati così presto perché dobbiamo prepararci alla prossima imminente missione. - iniziò Tony, camminando avanti ed indietro davanti a loro - Oggi dovremo allenarci il più possibile. Vi metterò a coppie, questa volta le deciderò io."
Lydia fece una smorfia, sapendo dove stava andando a parare. Tony iniziò a comporre le prime coppie, avvicinandosi quindi a lei, sussurrando per non farsi sentire dal gruppo.
"Avete chiarito? - le chiese, mantenendo lo sguardo fisso sul gruppo. Lei scosse la testa. - Barnes con Lydia." affermò veloce alzando il tono di voce, riprendendo poi con il resto delle coppie.
"Ma Tony.." piagnucolò lei, guardandolo allontanarsi. Lui sembrava non ascoltarla.
Finito l'elenco, le diverse coppie si separarono per iniziare l'allenamento; Bucky si avvicinò alla ragazza con un sorriso.

"Pronta, bambolina?" chiese lui. Lei non rispose e camminò verso il centro della stanza rimasta libera, facendosi scrocchiare il collo come le aveva insegnato Pietro. "Ti da un'aria da dura, intimidisce i nemici!" le assicurò lui una volta notata l'espressione scettica della sorella.
"Ascolta, lo so che sei ancora arrabbiata, ma.." non lo lasciò finire, subito cominciò a scaricargli addosso una serie di colpi che lui cercò di schivare. Il ragazzo assunse un'espressione seria, prendendo uno dei due pugnali che teneva nella cintura e correndo verso di lei.
La ragazza scese poggiando i piedi a terra e preparandosi per un combattimento alla pari, schivando i colpi e sferrando alcuni pugni. Il ragazzo le afferrò un polso con la mano libera, ma lei riuscì a liberarsi, lanciando un'altra scarica verso di lui. Bucky cadde all'indietro, portandosi una mano sul braccio ferito, lasciandosi scappare un mugolio.
"Che c'è? Già ti arrendi?" chiese lei ironica, avvicinandosi a lui con gli occhi e le mani ricoperti di luce violacea. Lui contrasse la mandibola, passandosi poi la punta della lingua tra le labbra.
"No." rispose, facendola cadere a terra con un colpo veloce, mettendosi sopra di lei tenendole fermi entrambi i polsi e puntandole il pugnale sotto al mento. Riusciva a percepire la punta fredda e metallica sfiorarle la pelle, mentre i loro occhi erano fissi gli uni negli altri.
"Fallo." lo sfidò lei, accennando ad un sorriso. Lui rimase immobile per qualche istante e tolse il coltello dalla sua gola, avvicinandosi con il viso a quello della ragazza, rubandole un bacio. Lei inizialmente cercò di divincolarsi, ma le mani e le ginocchia di lui la tenevano incollata al pavimento.
"Lasciami." disse lei, guardando il ragazzo che ormai era a qualche millimetro dal suo viso. La rabbia, tuttavia, stava iniziando lentamente a scomparire. Lui scosse la testa, avvicinando il viso al suo finché le loro labbra non si sfiorarono.
Lydia chiuse gli occhi non appena sentì le labbra di lui fare una leggera pressione sulle proprie. In pochi istanti entrambi trasformarono quello che era iniziato come un combattimento in un bacio, lento e dolce. I muscoli di Lydia si rilassarono e Bucky fece scivolare il coltello lontano, portando la mano sulla guancia di lei.
"Sono contento che abbiate chiarito, ma spero che non facciate così anche con i nemici, in missione. - disse Tony entrando nella stanza. I due si alzarono veloci, completamente rossi in viso. - Continuate pure, ma meno baci e più botte." finì prima di uscire dalla stanza.
I due ragazzi risero, quindi Bucky la prese per la vita attirandola a se, lasciandole un piccolo bacio sulle labbra e sussurrando ammiccante: "Non farti distrarre troppo, bambolina."
La ragazza sorrise ironica mentre i suoi occhi divennero improvvisamente violacei.
"Non ho ancora finito con te." disse inclinando il viso da un lato e strizzando appena la punta del naso. In pochi istanti i due ripresero l'allenamento.

Dopo un paio d'ore la squadra tornò al piano superiore per pranzare.
Sam e Steve si misero subito a cucinare mentre gli altri apparecchiarono la tavola, chiacchierando di come fosse andato l'allenamento. Wanda raggiunse gli altri in sala con il volto ricoperto di sangue ed una profonda ferita sullo zigomo.
"Wanda! - urlò Lyida andandole incontro - Che ti è successo?" disse facendola sedere e prendendo alcuni fazzoletti per toglierle il sangue che scendeva dalla ferita.
"Non è nulla, non ho schivato bene un colpo e Nat mi ha colpita involontariamente con la lama del suo pugnale.." rispose lei mentre si faceva asciugare il sangue. Lydia posò una mano sulla ferita della sorella, chiudendo gli occhi. Una luce viola ricoprì la ferita e, una volta scomparsa, non vi era più nulla, solo il sangue che non avevano ancora ripulito. Wanda passò le dita sulla ferita e le sorrise, abbracciandola.
"Hai imparato.." le sussurrò piano, sciogliendo l'abbraccio per prendere una salviettina bagnata e togliersi i residui i sangue. Visione raggiunse la ragazza con due cassettine del primo soccorso tra le mani, correndo. Le lasciò cadere quando vide che la ragazza aveva solamente una piccola cicatrice che sarebbe scomparsa in pochi giorni, guardandole confuso.
Bucky entrò nella stanza, dirigendosi verso il frigorifero ed accarezzando distrattamente la schiena della ragazza mentre le passava accanto. Lei sorrise e si girò verso di lui, per poi tornare a guardare la sorella, la quale aveva assunto un'espressione compiaciuta.
"Quindi siete tornati insieme?" chiese lei, buttando i fazzoletti sporchi di sangue. Lydia fece spallucce.
"Non lo so, non ne abbiamo parlato. - rispose prendendo i bicchieri e cominciando a posizionarli a tavola - Ci vorrà del tempo."
"Sicuramente, ma ti prego non andare a cacciarti di nuovo nei guai.." rispose la sorella sedendosi non appena vide Sam avvicinarsi a tavola con una pentola piena di pasta.

LydiaWhere stories live. Discover now