Procrastinare con serenità

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James domenica trovò Lily nella Mappa del Malandrino in biblioteca con le sue amiche, ma, sotto consiglio di Remus, decise di non andare da lei e lasciarla in pace.
-Devi darle i suoi spazi, un bacio non ti dà l'autorizzazione di pressarla- gli aveva ripetuto Remus almeno trecento volte, ma lui non era convinto. Aveva finto di andare in biblioteca a prendere un libro che si trovava casualmente nello scaffale accanto al tavolo con le ragazze. Nel vederlo Lily aveva riso di nascosto, ma James si era limitato a salutare brevemente tutte loro, prima di uscire. Così aveva passato la domenica pomeriggio ad Hogsmeade con Sirius e Peter, cercando di parlare di qualcosa di diverso di Lily.

Elektra aveva passato la domenica con Remus a Hogsmeade, mentre Willow, dopo pranzo, era tornata al campo di Quidditch. La partita era alle porte e sentiva salire la tensione: la squadra era ben preparata e si erano allenati tanto, la tattica di gioco era ottima, ne era certa, ma voleva fare di tutto per assicurarsi che vincessero questa partita. Era seduta sugli spalti con gli schemi delle tattiche sulle ginocchia, quando notò che qualcuno salì sulla scopa e si levò in mezzo al campo. Quando si levò in aria lui parve notarla e Willow si affrettò a ripiegare le tattiche e a nascondere le varie pergamene, visto che la divisa del ragazzo era di un azzurro scuro.
-Ciao- disse lui avvicinandosi a lei, che stava nascondendo le pergamene.
-Ciao- disse una volta averle riposte tutte in borsa.
-È domenica la partita?- le chiese lui scendendo dalla scopa pochi gradini sotto di lei.
-Non far finta di non saperlo, Writingham- disse lei facendolo ridere appena.
-È vero, lo sapevo- ammise sedendosi accanto a lei. -Ti stai scervellando per le tattiche?- le chiese mettendosi a cavalcioni sulla panca.
-Non saprai niente da me- lo ammonì lei.
-Non ho intenzione di estorcere informazioni- disse alzando le mani con fare di innocenza. -Alex dice che nonostante anni di amicizia non gli hai mai detto nulla, non pretendo di riuscirci io- disse e Willow sorrise.
-Non credevo che voi Corvonero giocaste così sporco- disse fingendosi stupita e lui sorrise appena.
-La conoscenza è la nostra vocazione- spiegò lui con fare di chi la sa lunga.
-Che paraculata- disse facendolo ridere. -Tu invece cosa ci fai qui? Mancano almeno un paio di settimane alla vostra partita- disse lei guardandolo incuriosita.
-Tre settimana per l'esattezza- confermò lui. -In realtà mi annoiavo- disse con semplicità.
-Non vai ad Hogsmeade?- chiese lei curiosa.
-Ci sono stato ieri, stamattina ho finito i compiti e ora non sapevo più cosa fare- disse e Willow sbuffò, buttando la testa all'indietro.
-Devo ancora cominciare la ricerca di Pozioni- si lamentò lei e lui lo guardò sorpreso.
-Lo sai che sono 40 centimetri?- chiese incerto.
-Sì, lo so bene, ma al Luma anche se gliene fai 30 gli va bene lo stesso- disse lei con semplicità e lui fece un'espressione stupita. -Non fare quella faccia da secchione- lo ammonì e lui rise appena.
-Non è una faccia da secchione, è una faccia stupita dalla tua capacità di procrastinare le cose con serenità- spiegò lui
-Allora ho un talento, per il procrastinare, non per la serenità. Solo che al momento ho altre priorità- spiegò lei.
-Ti preoccupa così tanto questa partita?- chiese stupito.
-Beh... sì, non tanto per la nostra preparazione, ma per il fatto che la scorsa l'abbiamo persa e se perdiamo anche questa sarà la dimostrazione che sono un pessimo capitano- disse mordendosi un labbro nervosamente.
-Essere un bravo capitano non significa far vincere sempre la propria squadra, ma essere in grado di risolvere gli imprevisti, tenere la squadra unita e motivata anche dopo una sconfitta- disse lui con tono saggio. -E tu hai sostituito James Potter e messo in campo una ragazzina in una settimana- disse lui guardandola con fare impressionato.
-Sì ma avremmo dovuto vincere! Erano anni che Grifondoro non perdeva- si lamentò lei.
-Beh almeno quest'anno avremmo una possibilità- disse facendola ridere appena.
-L'hanno scorso abbiamo vinto di poco- gli ricordò lei.
-Vero, è stata un'ottima stagione- confermò lui.
-In più, in questa partita ci saranno anche degli esponenti della Lega Britannico-Irlandese- disse lei fingendosi indifferente alla cosa.
-Sul serio?- chiese lui stupito.
-Sì ma gli altri della squadra non lo sanno quindi non devi dirlo a nessuno, non voglio aggiungere pressione inutile, vengono a vedere James- spiegò lei e lui parve impressionato.
-Se gioca una buona partita potrebbero prenderlo, sai? È molto portato, è palese che sia un talento- disse lui e Willow annuì.
-Lo so, è il migliore della scuola da anni, ma lui vuole diventare un auror, quindi non so se accetterà mai la loro proposta- gli spiegò e lui annuì.
-Tu accetteresti un posto in una squadra della Lega?- le chiese e lei fece un'espressione pensierosa.
-Non lo so in realtà... è senza dubbio una cosa strafiga, ma non è esattamente il motivo per cui seguo tutti questi corsi MAGO- disse e lui rise appena. -In più non puoi avere figli mentre sei in squadra, non puoi giocare mentre sei incinta, non è molto allettante come cosa in realtà- disse lei e lui annuì.
-Sì, sul quel punto di vista hai ragione- concordò annuendo.
-Tu? Accetteresti?- gli chiese lei.
-No, il mio obiettivo è fare Magisprudenza ed entrare nel Wizengamot, ma sarei onorato se mi tenessero in considerazione- disse deciso.
-Sei molto convinto- disse lei ammirata.
-Sì, in effetti sì, sono anni che ormai ho deciso- le spiegò Austin. -E tu? Cos'hai in mente per il futuro?- le chiese curioso.
-Questa è una bella domanda- disse lei annuendo. -Non ne ho idea, magari qualcosa al ministero, mi piacerebbe stare sulla gestione e sull'amministrazione, ma non lo so- ammise sospirando.
-Non volevo metterti in difficoltà- disse lui con un sorriso.
-Tranquillo- disse lei con un lieve sorriso.
-Considera anche la Gringott magari, anche lì hanno dei bei posti come gestione e amministrazione- le suggerì lui e Willow annuì.
-Grazie, è una buona idea- disse sorpresa.
-Figurati- disse lui tranquillo. Appoggiandosi con le braccia dietro alla scalinata. -Quindi hai rifiutato l'uscita ad Hogsmeade con uno dei tanti ragazzi che fanno la coda per te per ripassare le tattiche per far fare bella figura al tuo cercatore con quelli della Lega in modo che lo prendano anche se lui non vuole fare il giocatore professionista?- concluse lui facendola ridere.
-Circa, eccetto il fatto che non ho rifiutato nessuna uscita- disse scuotendo la testa divertita.
-Ah no? Potevi uscire con me allora- disse facendola ridere ancora. -Guarda che non stavo scherzando, uscirei volentieri con te- disse lui serio e Willow smise di ridere, guardandolo confusa.
-Ah sì?- chiese perplessa.
-Sì- disse lui annuendo appena e sostenendo il suo sguardo.
-Devo ricordarti che sei stato con Elektra?- chiese lei confusa.
-No, me lo ricordo- disse lui tranquillo.
-Non posso uscire con te se sei l'ex ragazzo di Elektra- disse lei con ovvietà.
-Perché no? Mi pare che lei sia andata ampiamente avanti con la cosa, in più non lo sanno in tanti, nessuno spettegolerebbe- disse lui tranquillo.
-Resti sempre il suo ex, sarei una pessima amica se uscissi con te- ribatté Willow.
-Non credo che si arrabbierebbe per un appuntamento- disse lui tranquillo.
-No, magari no, ma non si fa comunque- disse lei seria.
-Ti sto chiedendo un appuntamento, non di sposarmi- disse tranquillamente e lei gli lanciò un'occhiataccia.
-Sono seria- insistette.
-Okay, va bene, niente appuntamento- disse alzando le mani al cielo. -Ma se vuoi posso aiutarti con il tema di Pozione per domani- lo stuzzicò lui e lei rise.
-Okay- disse alzandosi in piedi.
-Davvero?- chiese stupito.
-Non si dice mai di no all'aiuto ai compiti- disse mettendosi la borsa sulla spalla. -Specialmente se la persona in questione è fortemente indietro e con scarsissima motivazione- aggiunse divertita.
-Perfetto- disse Austin con un sorriso soddisfatto.

1978Where stories live. Discover now