11 secondi

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-È forte tuo fratello?- chiese Noah curioso, appoggiandosi alla parete accanto ad Elektra ed incrociando le braccia al petto.
-Sì... penso di sì- disse lei titubante, guardando il fratello. Dalla bacchetta di Malocchio partì un fascio di luce e James lo parò con uno scudo. Da quel momento dalla bacchetta dell'auror continuarono a partire incantesimi a raffica. James ne parò la maggior parte e altri ne schivò, fino a quando non venne colpito in pieno da uno, che lo costrinse a terra in ginocchio. Moody si girò verso Dawlish, che aveva in mano un cronometro.
-4 minuti e 52 secondi- disse il ragazzo e Malocchio annuì, liberando James dall'incantesimo.
-Non male, quasi 5 minuti- gli disse e James si alzò da terra.
-Quanto sarei dovuto resistere?- chiese lui confuso, non aveva idea se fosse andato bene o no.
-Le matricole a fine anno stanno tra i 5 e i 10 minuti, hai del potenziale- disse e James fece un grande sorriso, mentre Dorcas appuntava su una pergamena il nome e il tempo di James.
-In realtà è andato molto bene, non sembra al livello di uno dell'ultimo anno- disse Noah ad Elektra.
-Si è allenato con nostro padre tutta l'estate- spiegò lei e Naoh annuì.
-Anche tu ti sei allenata?- le chiese e Elektra scosse il capo, mentre vide Sirius andare davanti a Malocchio, pronto a subire la stessa sorte di James.
-Sono minorenne, non posso usare la magia fuori dalla scuola- spiegò lei.
-Giusto, a volte dimentico che sei così piccolina- disse con un sorriso furbo e Elektra le lanciò un'occhiataccia. -Ma mi dicono che sei la più brava del tuo anno, quindi presumo che tu possa fare almeno quanto tuo fratello- disse lanciandole un'occhiata di sfida.
-Ho un anno in meno! So fare la metà dei suoi incantesimi e comunque avere i voti più alti non significa necessariamente essere i più bravi- spiegò lei guardando Sirius, che stava schivando gli incantesimi di Malocchio.
-Mia sorella non è d'accordo- disse Noah ridacchiando e Elektra gli lanciò un'occhiata confusa. -Sì, si lamenta del fatto che ad Hogwarts non è più la migliore della classe come ad Ilvermorny- spiegò lui.
-Non mi hai mai detto niente di lei- disse Elektra incerta e Noah alzò le spalle.
-Perché avrei dovuto?- disse e Sirius cadde a terra, proprio come James poco tempo prima.
-4 minuti e 41 secondi- disse Dawlish e Sirius fece un'espressione sofferente, mentre James esultò.
-Posso fare di meglio- disse Sirius alzandosi, pronto a tornare a combattere.
-Lo sapremo la prossima settimana, il prossimo- disse sbrigativo Malocchio e Sirius tornò accanto agli amici, dove James aveva un sorriso da idiota.
-Sono solo 11 cazzo di secondi!- disse Sirius nervoso.
-Ma sono 11 cazzo di secondi di destrezza, bravura, talento, eccellenza- disse James gonfiando il petto.
-Scommettiamo che io riesco a fare meglio?- intervenne Lily, dietro di loro e entrambi la guardarono confusi.
-Evans, non sono abituato a questa tua spavalderia- disse Sirius mettendo le mani avanti e Lily osservò Frank che padroneggiava con sicurezza gli incantesimi difensivi contro Malocchio.
-Per me Frank vi batte, i suoi scudi sono più efficaci- disse lei osservandolo e sia James che Sirius la guardarono con fare offeso.
-Evans!- disse Sirius portandosi una mano al cuore.
-Lily questo è un colpo basso, i miei scudi sono efficaci- si difese James.
-Ma quelli di Frank di più- convenne Remus, con tono infastidito.
-Tu pensa al biondo- lo rimbeccò Sirius.
-Che biondo?- chiese Lily guardandosi intorno.
-L'amichetto di Elektra- disse Remus con i denti serrati, guardando la fidanzata che rideva con Noah Fawley.
-Beh è un bel ragazzo, ma lo conosce?- chiese Lily guardandoli e Remus distolse lo sguardo, sbuffando sonoramente.
-Elektra ha un debole per lui- disse Sirius in tono provocatorio.
-Felpato smettila- lo ammonì Remus in tono serio e Sirius sorrise divertito.
-Oh Lunastorta non fare il melodrammatico, sono stati amici per quanto? Un paio di giorni- disse James con tono non curante.
-Remus non hai niente di cui preoccuparti, Elektra ti ama e ti è fedele, è chiaro come il sole che non ci pensa nemmeno ad altri- disse Lily dolcemente e Remus sorrise appena, continuando a guardare Elektra.

Quando uscirono dall'aula erano le 21 passate e tra tutti i ragazzi si era sparso un vociferare allegro, tutti avevano fatto il test di Difesa con Malocchio e Frank aveva ottenuto il tempo maggiore, con 4 minuti e 58 secondi, di sei secondi sopra a James.
-Cosa ti ha detto quello?- chiese Remus serio affiancandosi ad Elektra.
-Chi? Noah?- chiese lei tranquilla e Willow fece qualche passo indietro dall'amica, per evitare di finire in mezzo alla conversazione.
-Problemi in paradiso- disse affiancando il resto dei Malandrini, guardando i due.
-Sì, Noah- disse Remus in tono schifato e Elektra lo guardò con un sorriso divertito.
-Rem, ce l'hai di nuovo con lui per avermi parlato? Perché si tratta solo di questo, di parlare- disse lei con semplicità e Remus tornò a guardare dritto davanti a sé, con un'espressione poco convinta. -Non hai motivo di essere geloso- continuò lei.
-Lo so, ma quel tipo non mi piace- disse lui serio.
-E perché no? Sta pure cercando di diventare un auror- disse lei tranquilla e Remus strinse i denti.
-E con questo?- chiese alzando le sopracciglia.
-Quindi si presume che gli auror siano persone per bene- continuò lei.
-Hai sentito cos'ha detto Moody? Non bisogna fidarsi di nessuno- ripeté lui facendola ridere.
-Ora stai prendendo un po' troppo alla lettera i suoi insegnamenti- disse lei appoggiandosi contro di lui, che le passò un braccio attorno alle spalle di lei.
-Ho solo paura che tu torni ad allontanarti da me- disse debolmente e lei gli sorrise dolcemente, schioccandogli un bacio sulla guancia.
-Non ho nessuna intenzione di farlo- gli disse facendolo sorridere.

-Potter, abbiamo la ronda prima di andare in Sala Comune- disse Lily qualche metro dietro a James, che si bloccò sul posto.
-Giusto, ci vediamo tra mezzora- disse agli altri prima di affiancarsi a Lily e prendere la strada verso i sotterranei, da dove cominciavano la ronda. Ormai quelle ronde, che prevedevano un solo giro del castello per controllare che tutti fossero a letto, erano diventate abituali. Lui e Lily parlavano poco e per il più delle volte di cose che vedevano per il castello o dei compiti per il giorno successivo, erano diventate la normalità e non avevano mai parlato veramente.
-Sei stato bravo stasera- disse Lily accendendo la sua bacchetta e James la guardò stupito.
-Davvero?- chiese sorpreso del complimento.
-Beh, sì, sei il secondo, no?- gli chiese e James annuì confuso.
-Tu sei solo una manciata di secondi sotto- disse lui trovandosi in difficoltà su cosa dire, Lily non si era mai complimentata con lui di nulla.
-Sì beh, io ho fatto 4 minuti e 12 secondi, più di una manciata sotto- disse con un'espressione poco convinta.
-Sei la più brava in tutto quello che fai, ti basteranno quattro lezioni per andare in testa- disse lui in tono tranquillo e Lily sorrise appena.
-Vedremo- disse vaga, continuando a camminare lungo il corridoio, dove per un paio di minuti si sentirono solo i loro passi sul pavimento in pietra. -Lo sai che questo weekend c'è l'uscita a Hogsmeade?- chiese lei in tono indifferente.
-Sì, lo so...- rispose James incerto e Lily sorrise appena.
-Sabato è dopo domani ed è la prima volta in tre anni che non mi inviti ad uscire, cominciavo a pensare che non sapessi della gita- disse con uno strano sorriso sul viso e James inarcò un angolo della bocca.
-Non pensavo ne sentissi la mancanza- disse ridacchiando e anche lei rise.
-Ormai era un'abitudine- disse divertita.
-Ho deciso di non tampinarti quest'anno, ti lascerò vivere la tua vita- disse con un debole sorriso.
-Molto generoso da parte tua- disse lei divertita.
Continuarono la ronda fino alle torri più alte, per poi dirigersi alla sala comune, circa un'ora dopo.
-Quindi non hai intenzione di chiedermi di uscire?- chiese Lily con sguardo furbo quando erano solo a qualche passo dal dipinto della signora Grassa.
-No... perché me lo chiedi ancora?- chiese James confuso e Lily alzò le spalle.
-Perché forse questa volta avrei potuto cambiare la mia risposta- disse guardando in alto con indifferenza e James si bloccò sul posto.
-Stai scherzando?- chiese serio e Lily sorrise divertita.
-Dai James, ti comporti come se non te l'aspettassi- disse lei divertita.
-No, non sto capendo- disse lui che continuava a scrutarla qualche gradino sopra di lei.
-Certo Potter che se sei così stupido non ci voglio più uscire con te- disse lei fingendosi stufa.
-No no no no- disse James portando le mani in avanti. -No usciamo, certo che usciamo- disse con un sorriso che si faceva sempre più largo sul suo viso.
-Bene, sabato?- chiese lei cercando di trattenere il sorriso.
-Certo, preferisci mattina? Pomeriggio? Tutto il giorno? Tutta la notte? Quando vuoi- disse lui incerto.
-Facciamo alle due e mezza, la mattina devo studiare- disse lei e James sorrise ancora di più.
-Certo, sabato alle due e mezza, ti aspetterò all'ingresso- disse con un grande sorriso e lei annuì.
-Perfetto- disse prima di sparire dentro al buco del ritratto e James esultò silenziosamente.

1978Where stories live. Discover now