Al primo sgarro siete fuori

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-Buongiorno ragazzi, gradirei parlare con voi- disse Silente facendo apparire una comoda poltrona dove si sedette. Remus e Sirius tornarono a sedersi, avendo cura di stare dalle parti opposte del divano, e tutti guardarono il preside con interesse. -Ho come la sensazione che ci sia qualcosa che vogliate dirmi- disse sedendosi comodo e facendo apparire delle tazze di tè fluttuanti davanti ad ognuno dei ragazzi.
-Sì- disse Sirius cercando di essere educato, prendendo la sua tazza di te. -Non voglio tornare ad Hogwarts- disse deciso.
-Stiamo pensando di non tornare a Hogwarts, signore- disse James cercando di moderare la situazione.
-Me lo aspettavo, tuttavia potrebbe rivelarsi un vero peccato. Vedete, anche in qualità di preside, non posso costringere dei giovani studenti maggiorenni a continuare i loro studi al castello, per quanto mi possa rincrescere, soprattutto in vista dei nuovi sviluppi- disse prima di sorseggiare un po' di tè con fare calmo e misterioso, lasciando tutti i ragazzi a guardarlo con il fiato sospeso.
-Vogliamo lasciare la scuola per essere più d'aiuto per l'Ordine, signore- disse Sirius cercando di mantenere un tono diplomatico.
-Oh non ne dubito signor Black, ma per quanto le vostre intenzioni possono essere nobili temo ahimè che le bacchette di due giovani maghi, per quanto talentuosi, possano essere più utili altrove- disse con il solito tono tranquillo, lasciando gli studenti ancora più confusi.
-Quello che voglio è solo rendermi utile, dovunque lei ritenga più necessario- concordò Sirius, mentre James fissava il preside confuso.
-Oh mi fa piacere sentirglielo dire, la lealtà è una qualità da me molto apprezzata, ma temo che il luogo in cui io ritenga più adatto a lei e il signor Potter sia esattamente il luogo dove preferireste non tornare- disse con fare tranquillo, tornando a bere dalla sua tazza di tè.
-Professore, sta dicendo che avrebbe un... compito per noi a Hogwarts?- chiese James perplesso.
-Signor Potter, se non sbaglio a lei e alla signorina Evans è già stato assegnato un compito piuttosto importante a Hogwarts, un compito che si presuma lei porti a termine fino alla fine di questo giugno- disse in tono tranquillo e James abbassò la testa, imbarazzato all'idea di non essere un bravo caposcuola come il preside si era aspettato. -Tuttavia sì, ho in mente qualcosa per tutti voi che va al di là delle normali attività scolastiche- disse attirando gli sguardi sempre più curiosi dei presenti. -Sono tempi bui questi, molto bui, forze oscure tentano di distruggere tutto ciò a cui noi teniamo. Non comprendere il vostro desiderio di combattere sarebbe l'errore stupido di un vecchio, un errore che, perdonate il mio ego, ma vorrei vantarmi di non fare.- disse in tono autorevole. -Per tanto, dopo aver discusso a lungo con il Ministro in persona e con il capo del Dipartimento Auror- disse suscitando una palese curiosità. -Abbiamo pensato di istituire un programma speciale per gli studenti che desiderano, in futuro, intraprendere il mestiere dell'Auror- disse guardandoli uno ad uno. -Ovviamente, non c'è alcun vincolo che impedisca ad uno studente degli ultimi due anni a non partecipare- disse guardandoli. -Questa classe verrà chiamata "corso preparatorio all'accademia Auror" ma a me piace di più definirla come una serie di allenamenti per preparare dei giovani ad affrontare il mondo delle Arti Oscure al di là del programma scolastico- disse scrutando le espressioni soddisfatte ed eccitate dei ragazzi -Potrete comunicare la vostra adesione a questo progetto alla professoressa McGranitt entro il 15 gennaio- disse alzandosi e guardando la porta della cucina, dove sullo stipite stava appoggiato Malocchio Moody. Al preside bastò uno sguardo perché Moody avanzasse verso i ragazzi, zoppicando e appoggiandosi al suo grosso bastone. -Ragazzi, desidererei presentarvi un mio caro vecchio amico, l'Auror Moody- disse facendo cenno all'uomo dal viso pieno di cicatrici e con un occhio magico che vorticava osservandoli uno ad uno.
-Non sono un tipo paziente, normalmente non lavoro con ragazzini così piccoli, ma mi aspetto che siate collaborativi. Dovete essere preparati, dovete sapere cosa affrontate e soprattutto, dovete avere disciplina. Non tollero l'indisciplina. Al primo sgarro siete fuori- disse deciso e tutti annuirono, persino James e Sirius sembravano intimoriti da lui, cosa che non succedeva mai.
-Molto bene ragazzi, incontrerete di nuovo l'Auror Moody una volta a scuola- disse guardando prima James e poi soffermandosi a guardare Sirius.
-Non vedo l'ora, professore- disse il ragazzo con un sorriso.

1978Where stories live. Discover now