Giorno seguente...
Axel's pov
Non mi aggrada molto l'idea che oggi non ci siano Axera e Xavier: loro non solo fanno parte dei titolari della squadra, ma sono anche degli attaccanti che mettono in pratica delle tecniche speciali molto potenti, che avrebbero potuto farci molto comodo durante lo scontro; purtroppo a causa della loro assenza, abbiamo persino perso delle tecniche combinate, ma nonostante tutto cerco di restare concentrato, perché voglio vincere a tutti i costi e dedicare questa vittoria alla mia meravigliosa ragazza.
Una volta arrivati allo stadio, siamo subito stati accolti dalle urla clamorose dei tifosi, che non vedevano l'ora di assistere al nostro scontro, ma ci è stato possibile scendere in campo solo dopo una mezz'oretta circa.
Poco prima che l'arbitro facesse il fischio d'inizio ho poggiato una mano sul mio cuore e ho pregato affinché la mia squadra riuscisse a vincere. Voglio tornare al dormitorio e sfoggiare la nostra vittoria ad Axera, sperando di renderla orgogliosa di me.
Al quartiere giapponese.
Axera's pov
È da ore che sto cercando di addormentarmi, ma non ce la faccio.
Ho tremila pensieri nella testa e non riesco a controllarne nemmeno uno.
Xavier: cosa c'è che non va?
Io: come hai fatto a capire che~
Xavier: beh.. diciamo che riesco a sentire il tuo tormento. Non so come sia possibile, ma è talmente forte che mi sembra quasi che questo dolore appartenga anche a me. Cosa c'è che non va?
Io: non riesco ad andare avanti così, ho bisogno di ricordare!
Xavier: vorrei tanto poterti aiutare..
Io: c'è qualcosa che non mi torna..
Xavier: a me non tornano molte cose
Io: devo fare qualcosa per~
Xavier: non servirà a nulla lamentarsi, perché invece non facciamo qualcosa per distrarci da tutto questo stress? -un piccolo ghigno compare sul suo volto.
Io: che cos~?
Tutto a un tratto sento le labbra di Xavier premere avidamente sulle mie, alla ricerca di un contatto più profondo e più spinto.
Inizialmente ho ricambiato il bacio, senza neanche sapere perché, ma più le nostre labbra si toccavano e più sentivo che qualcosa non andasse.
Successivamente Xavier si sposta dalle mie labbra al mio collo per cominciare a stamparci sopra alcuni baci e qualche morso addirittura, ma nel momento in cui il mio ragazzo ha iniziato a succhiare alcuni lembi della mia pelle, una visione molto nitida attraversa repentinamente il mio cervello, come fosse uno schiaffo, e mi mostra diverse scene in cui sto scambiando questo genere di effusioni con un ragazzo che, però, non è Xavier.
FERMI TUTTI!
Q-QUEL RAGAZZO..
QUEL RAGAZZO È AXEL!!
Visioni di me e Axel che ci baciamo attraversano la mia mente, siamo sempre io e lui, ma in ambienti diversi: una volta a scuola, una volta nella sua stanza, un'altra ancora durante gli allenamenti, ecc..
Mi tiro immediatamente all'indietro, come scottata da quel tocco, non sono più riuscita a mandare avanti questo bacio.
Xavier: A-Axera, ma che~?
Io: Xavier, non possiamo!
Xavier: perché no? Io e te stiamo insieme!
Io: forse ci siamo sbagliati, anzi, deve essere per forza andata così. Io e te non siamo fidanzati
Xavier: ma cosa stai dicendo?
Io: tu non sei il mio ragazzo!
Xavier: cosa~?!
Improvvisamente smette di parlare per emettere un grido di dolore.
Io: XAVIER!
Xavier: CAZZO, LA T-TESTA!! -l'afferra con le mani e la tiene stretta fra esse, sperando di attenuare l'improvviso dolore che l'ha colpito.
Io: ..c-che cos'hai?!
Xavier: l-la testa.. FA MALISSIMO!
Io: ma come~?
Soltanto adesso mi tornano in mente le parole che la dottoressa aveva detto ai nostri amici: "Non dovete assolutamente ricordare loro nulla, Xavier e Axera devono riuscire a recuperare la memoria da soli. Se doveste dire loro qualcosa, rischiereste solo di danneggiare la loro mente, di conseguenza compromettereste la loro guarigione, perché appunto rischierebbero di sentirsi male. Devono riuscire a recuperare la memoria da soli".
Probabilmente quando ho detto a Xavier che lui non è il mio ragazzo, devo avergli fatto ricordare forzatamente qualcosa della nostra vita passata!
Cazzo, è tutta colpa mia!
Xavier sta male a causa mia!
Io: o-oh mio~ cazzo, io non volevo~
Xavier: A-AHH!!
Io: t-ti prego, resisti, vado a cercare aiuto!!
Xavier: NO! TI PREGO, NO!
Io: cosa stai dicendo?!
Xavier: non chiamare la dottoressa! Ti prego, non te lo perdono, se lo fai!
Io: non posso non chiamarla, tu stai male!
Xavier: non voglio~ n-non voglio quelle m-maledette medicine, n-non mi permettono di restare~ di restare sveglio!
Io: Xavier..
Xavier: t-ti prego, non voglio~
Io: ..perdonami..
Corro fuori dalla stanza e comincio a cercare la dottoressa da tutte le parti.
Dottoressa: Axera? Che cosa ci fai~
Io: L-LA PREGO, VENGA, XAVIER STA MALE!
Dottoressa: CHE COSA?!
Io: venga!!
Dottoressa: cos'è successo?
Io: t-temo di.. a-avergli fatto.. ricordare qualcosa~
Dottoressa: COSA?!
Io: glielo giuro, n-non l'ho fatto apposta
Dottoressa: merda, dobbiamo correre!
Nel momento in cui siamo arrivate nella stanza, Xavier era ulteriormente peggiorato.
Xavier: c-cos'hai fatto?!
Io: h-ho chiamato aiuto~
Xavier: TI AVEVO DETTO CHE NON AVRESTI DOVUTO FARLO! -esclama arrabbiato, mentre stava iniziando ad agitarsi.
Io: m-ma io volevo solo~
Xavier: TI ODIO! TI ODIO!
Xavier inizia a dimenarsi nel letto, mentre gridava a perdifiato e scalciava come un matto. Piccole lacrime iniziano a scendere dai suoi occhi, fino a diventare sempre più copiose.
Mi fa quasi paura vederlo in queste condizioni.
Io: c-che cosa? -inizio a piangere, ferita dalle sue parole.
Dottoressa: Xavier, apri la bocca!
Xavier: -scuote la testa.
Dottoressa: lo vuoi capire che se non le prendi, ti sentirai sempre peggio?!
Xavier: NON LE VOGLIO!
Io: Xavier, ti supplico, prendi le medicine
Xavier: vattene!
Io: come hai d-detto?
Xavier: TI HO DETTO DI ANDARTENE!
Io: ma io non~
Xavier: DEVI SPARIRE, NON VOGLIO PIÙ VEDERTI, VATTENE, VATTENE!
Io: -scoppio a piangere- X-Xavier..
Xavier: IO NON~.. -si interrompe.
Vedo la dottoressa mentre sta forzatamente facendo inghiottire le medicine a Xavier che, dopo qualche istante, inizia a calmarsi.
Lo vedo mentre si guarda intorno, confuso e intontito, cercando di riconoscere il posto in cui si trova.
Xavier: cosa..?
Dottoressa: sta' tranquillo Xavier, è tutto a posto
Xavier: ma.. -non appena posa il suo sguardo su di me, la sua espressione muta da confusa a preoccupata- ..perché mia sorella sta piangendo?
Io: c-chi?
Dottoressa: AXERA, DEVI USCIRE FUORI DA QUI!
Io: ma Xavier~
Dottoressa: DEVI ANDARE VIA, ESCI!
Spaventata dalle grida della dottoressa decido di lasciare immediatamente l'infermeria e di correre via per andare a nascondermi nella mia stanza.
Xavier: no Axera, aspetta~
Dottoressa: Xavier, adesso tu devi riposare. Ti ho somministrato un sonnifero che ti farà effetto tra qualche momento
Xavier: m-ma Axera~
Dottoressa: non pensare ad Axera, di lei mi occuperò io, non preoccuparti. Tu adesso devi dormire, capito?
Xavier: o-okay.. -rispose prima di sistemarsi nel letto.
Solo dopo pochi minuti anche la dottoressa esce dall'infermeria e mi raggiunge nella mia stanza.
Io: come sta?
Dottoressa: sta meglio, ma deve assolutamente stare a riposo e.. per un po' lontano da te
Io: q-quindi è colpa mia se si è sentito male?!
Dottoressa: purtroppo sì, ma fortunatamente sono riuscita ad intervenire in tempo. Se starà tutto il giorno a riposo, si riprenderà
Io: spero proprio di sì..
Dottoressa: il prima possibile ci raggiungeranno i vostri medici curanti. È necessario prendere una decisione tutti insieme prima di decidere a quale terapia sottoporvi
Io: t-terapia?
Dottoressa: a questo punto credo che sia necessaria
Io: o-oh..
Dottoressa: andrà tutto bene, non preoccuparti Axera -mi sorride prima di uscire fuori dalla mia stanza.
Mi sono subito alzata dal letto e sono uscita anch'io dalla mia camera, ma non per seguire la dottoressa, bensì per farmi una camminata lungo il corridoio della camerata.
Avevo bisogno di alleviare la tensione e la preoccupazione che avevo provato fino a questo momento, perciò ho cominciato a passeggiare lungo il corridoio, ripensando alla reazione di Xavier e improvvisamente il senso di colpa e l'ansia tornano ad impossessarsi di me, facendomi perdere la breve tranquillità che ero riuscita a raggiungere.
Ad un certo punto mi fermo, incuriosita da una stanza che sono riuscita a notare solo adesso: una cabina telefonica.
Abbasso la maniglia della porta e varco la soglia della stanzetta, tanto piccola quanto arredata: c'è solo un telefono da muro nero e una gigantesca poltrona accanto all'apparecchio elettronico. Nel momento in cui mi siedo sulla poltrona, noto al lato di questa un piccolo registro con al suo interno diversi numeri telefonici scritti a mano e, giusto per curiosità, mi metto a sfogliarlo, fino a che non mi cadono gli occhi sul numero di Axel Blaze.
..Axel..
Ero così agitata che, sinceramente, una chiacchierata con Axel avrebbe potuto farmi più che bene.
Dovrei chiamarlo?
Forse no, è alla partita, magari non vorrà essere disturbato.
Però..
Sento il forte bisogno di parlare con lui, ne ho troppo bisogno.
Okay, va bene, adesso gli telefono.
•Telefonata•
Axel: pronto?
Io: A-Axel..
Axel: ma questa è la voce di~.. Axera, sei tu?
Io: s-sì, sono io -singhiozzo.
Axel: ehy.. perché stai piangendo? È successo qualcosa?
Io: i-io.. Axel~
Axel: Axera, parlami.. tranquilla
Io: ho fatto un errore, non avrei dovuto chiamarti
Axel: no, aspetta Axera, non attaccare!~
•Fine Telefonata•
Nel momento in cui mi ha risposto, ho sentito le grida dei tifosi di sottofondo e mi sono resa conto che lui fosse ancora allo stadio. Aveva detto che oggi avesse una partita molto importante, così ho pensato che non fosse affatto il caso di disturbarlo in questo modo per delle stupidaggini.
Mi sono scusata per il disturbo e gli ho attaccato il telefono in faccia.
SONO UNA COMPLETA IDIOTA, MIO DIO!
Dopo un quarto d'ora buono passato ad imprecare contro me stessa e la mia stupidità, sento la porta della cabina bussare ripetutamente.
E se fosse Xavier che si è svegliato?
La dottoressa ha detto che per oggi sarebbe meglio se non ci vedessimo, per questo motivo decido di restare in silenzio e aspettare che, rassegnato, se ne vada.
Axel: Axera, so che sei lì dentro, apri questa maledetta porta!
Io: A-Axel?!
Axel: apri o giuro che sfondo la porta!
Io: -gli apro la porta- A-Axel..
Non appena Axel varca la soglia della porta, si fionda su di me per stringere il mio corpo in un forte abbraccio.
Mi sono sentità così al sicuro tra le sue braccia che mi sono sentita libera di poter sfogare il mio tormento.
Axel: piccola, cos'è successo?
Io: X-Xavier s-si è sentito male.. ed è-è successo per colpa mia!
Axel: che cosa?
Io: m-mi stavo sentendo così strana m-mentre lui mi stava baciando, ma non riuscivo a capire perché, poi a-ad un certo punto ho avuto d-delle visioni e mi sono resa conto che i-io e lui non abbiamo quel tipo di rapporto n-nella normalità, c-così mi sono staccata da lui e gliel'ho detto. Non avrei dovuto assolutamente dirglielo, se ne sarebbe dovuto ricordare da s-solo.. e-e lui per colpa mia h-ha avuto una crisi. M-Mi ha urlato di andamene e-e di stargli alla larga.. a-adesso lui mi odia e non vuole più vedermi..
Axel: ohh piccola.. -mi accarezza la testa- ..non è così, Xavier non potrebbe mai odiarti
Io: ma me l'ha detto lui..
Axel: ti vuole troppo bene, nella sua vita non fa altro che ricordarmelo, sai?
Io: c-credi che mi perdonerà?
Axel: ma certo!
Mentre Axel mi stava abbracciando, sento le gambe cedere e perdere forza, tant'è che Axel ha dovuto afferrarmi all'improvviso per impedirmi di cadere a terra.
Axel: ehy.. va tutto bene?
Io: ..s-sì, è stato solo un capogiro..
Axel: ne sei sicura?
Io: credo di sì
Axel: Axera~
Io: è vero che Xavier è mio fratello?
Axel: cosa?
Io: mi ha chiamato "sorella" prima che scappassi via..
Axel: beh..
Io: ti prego, Axel, ho bisogno di sapere
Axel: ecco.. sì, è vero
Io: ma allora se Xavier è mio fratello, la mia visione~ -improvvisamente mi interrompo.
Axel: Axera.. tutto a po~? AXERA?!
Mi getto sul pavimento, colpita improvvisamente da un'emicrania assurda che mi sta facendo scoppiare la testa.
Io: CAZZO! F-FA MALISSIMO!
Axel: Axera, ehy, mi senti?!
Io: A-Axel..
Axel: ehy..
Io: cosa ci faccio qui? P-Perché mi trovo q-qui?!
Axel: cerca di mantenere la calma, altrimenti ti sentirai male!
Io: A-Axel, f-fa male! AHH! -mi prendo la testa tra le mani.
Axel: adesso vado a chiamare la dottoressa!
Io: n-no, ti prego, n-non mi lasciare qui da sola..
Axel: ma Axera, tu~
Io: n-non voglio i calmanti, i-io voglio te al mio fianco..
Axel: che hai detto?
Io: n-non ho bisogno di stupide medicine, v-voglio solo stare con te..
Axel: t-ti stai ricordando di me?
Io: t-ti amo Axel, t-ti amo tanto.. -riesco a dire prima di perdere i sensi.
Ora di cena..
Axel's pov
Mark: come stanno?
Dott.Seira: le loro condizioni mentali sono ancora critiche perché proprio oggi pomeriggio hanno ricordato dei piccoli della loro vita
Shawn: tipo?
Dott.Kaji: innanzitutto si sono ricordati che sono fratelli, il che è una grande cosa
Jordan: e basta?
Dott.Luke: purtroppo altri dettagli solo sfuggiti loro, l'unica cosa è proprio il loro legame di parentela
Hurley: sapreste spiegarci più semplicemente cosa gli sia successo mentre noi non c'eravamo?
Dott.Seira: hanno avuto una visione della loro vita. Ovviamente, non essendo riusciti ad associare tali ricordi alla vita che stanno vivendo ora, hanno avuto degli attacchi di panico, ma l' unica cosa che non sono riuscita a capire è come mai ce l'hanno così tanto con i dottori o con le medicine..
Dott.Kaji: deve essere qualcosa che ha avuto a che fare con i loro ricordi remoti
Dott.Luke: Seira, ricorda che adesso la loro mente è una tabula rasa che stanno cercando di riempire da capo, cercando di conciliare i ricordi più remoti con quelli più recenti
Isabelle: mio Dio..
Dott.Luke: non preoccupatevi ragazzi, i vostri amici ce la faranno.
{I miei tre righi}
Quand'è il vostro compleanno?
Adesso ci tengo a fare gli auguri a ColpoDefinitivo, che ieri ha compiuto gli anni. Le avevo promesso un capitolo come regalo, ma sapete che io e il ritardo non ci separiamo mai, quindi mi sono dimenticata di finire di scrivere il capitolo..
LA TESTA!!
A differenza dei gemelli, io manco ce l'ho!
Axera♤