70- Wake me up

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4:00 di notte...

Ero completamente immersa nel mondo dei sogni quando sentii il dorso di una mano accarezzarmi delicatamente il viso.
D'istinto spalancai gli occhi e cercai di allontanarmi da quel contatto, ma subito sentii la flebile voce del mio ragazzo invadermi le orecchie.

Axel: ehi ehi, non avere paura. Sono io
Io: mi hai fatto prendere un colpo, Axel!
Axel: perdonami, non volevo svegliarti
Io: ma cosa stavi facendo?
Axel: ti stavo accarezzando
Io: e perché?
Axel: perché volevo farlo
Io: ti sei svegliato dal nulla perché volevi accarezzarmi? -domandai.
Axel: sì
Io: ..Axel..
Axel: mh?
Io: ..hai fatto un altro brutto sogno?
Axel: ..no~

Mi sporsi verso destra per accendere la bajour, posta sul comodino al lato del letto, e illuminare flebilmente la stanza. Volevo guardare il mio ragazzo negli occhi mentre parlavamo, volevo riuscire a capire se la risposta della sua testa fosse uguale alla risposta scritta nel suo sguardo e non appena il suo viso venne illuminato, constatai dagli occhi leggermente lucidi che avesse avuto da poco un incubo e che non mi avesse svegliata per non farmi preoccupare.

Io: perché non mi hai svegliata? -gli domandai mentre afferravo la sua maglietta per avvicinare il suo corpo al mio, che successivamente racchiusi in un abbraccio.
Axel: -appoggiò la testa sul mio seno e lasciò che gli accarezzassi i capelli- perché non mi sono spaventato. È vero, ho fatto un brutto sogno, però quando mi sono svegliato tu eri accanto a me e questo mi è bastato per tranquillizzarmi. Che motivo c'era di svegliarti? Sto bene! -sorrise.
Io: tu mi tranquillizzi sempre quando faccio un brutto sogno. Voglio fare la stessa cosa per te
Axel: guarda che mi hai aiutato lo stesso
Io: sì, ma non ne ero consapevole
Axel: sai quante persone amerebbero aiutare gli altri mentre stanno ancora dormendo invece che essere svegliate apposta per farlo?
Io: lo so, ma quando riguarda te non ci sono scuse. Mi devi svegliare se c'è qualcosa che non va, è chiaro? -domandai con tono severo.
Axel: cristallino, principessa -si tirò su e invertì le posizioni.

Axel si sedette sul letto con la schiena appoggiata alla testiera e mi teneva comodamente stretta al suo corpo.

Axel: se quando ti sveglio sei così dolce, allora ti sveglierò più spesso
Io: non prenderci troppo la mano, però
Axel: che fai sennò?
Io: ti prendo a pugni!
Axel: e fammi capire. Dovrei essere intimorito da una nana come te?
Io: eh?
Axel: ma l'hai detto tu che mi sono alzato molto. Questo ti rende una nana
Io: CHE COSA HAI APPENA DETTO?!
Axel: NANA! -esclamò prima di scappare via.
Io: brutto stronzo, torna qui! Parli parli e poi scappi?! -lo inseguii.
Axel: è troppo facile restare lì a farsi picchiare, non credi?
Io: io credo che se non ti fermi te ne pentirai!
Axel: non mi spaventa affatto una nana!
Io: TORNA SUBITO QUI, BASTARDO!

Mattino dopo...

Alla fine non tornammo mai in camera, crollammo sfiniti sul divano del salotto.
Inseguii Axel per quasi tutta la notte e riuscii a prenderlo solo dopo tantissimo tempo, quando gli saltai addosso e lui cadde sul divano.
Cercai di tirargli qualche pugno, ma lui intercettò ogni mia mossa e riuscì a distrarmi con baci e carezze, quel bastardo..

XX: finito!

Sentimmo una voce esultare abbastanza lontano da noi, motivo per cui ci alzammo rapidamente dal divano per vedere chi fosse.

Axel: Julia?
Julia: buongiorno fratellone!!
Axel: cosa fai in piedi a quest'ora?
Julia: ho dormito per un anno, mi sono riposata abbastanza. Adesso sprizzo energia da tutti i pori e l'ho utilizzata per farvi un regalo
Io: farci?
Julia: certo, il regalo è anche per te!
Axel: vieni qui -la prese in braccio per farla sedere fra di noi.
Io: come mai hai deciso di farci un regalo?
Julia: -spalancò gli occhi- ma ragazzi! Dovreste saperlo! Oggi è il vostro primo anniversario!
Io: ..c-cosa?
Julia: oggi è esattamente un anno e mezzo che vi siete messi insieme
Io: e tu.. te lo sei ricordata? -domandai un po' commossa.
Julia: come potrei dimenticare il giorno in cui il mio fratellone ha ricominciato a sorridere?
Io: oh mio Dio.. -mi asciugai una lacrima che era sul punto di scendere.
Axel: piccola ma.. stai piangendo?
Julia: Axera, perdonami, non volevo assolutamente farti piangere~
Io: -presi in braccio Julia e la strinsi forte tra le mie braccia- sono così felice, Julia. Davvero, non mi sarei mai aspettata un pensiero così grande da parte tua. Mi hai resa davvero felice.. -le stampai un bacino sulla fronte.
Julia: ti voglio tanto bene, Axera
Io: anche io te ne voglio tanto, piccola principessa -la strinsi in un forte abbraccio.
Julia: ti sono così grata di essere la ragazza del mio fratellone. Da quando ci sei tu la mia famiglia ha ricominciato a sorridere
Io: anche io da quando ho incontrato Axel ho ricominciato a sorridere.

Axel si incantò a guardare come le ragazze più importanti della sua vita si stavano abbracciando e riempiendo di belle parole e affetto.
Era così felice, aveva desiderato così tanto di assistere ad un momento del genere e quando finalmente era successo quasi non ci credeva, gli pareva di star vivendo un sogno.

Julia: posso darvi il mio regalo?
Io: certo, facci vedere.

Julia ci porse un disegno.

Axel: ma questi siamo noi!
Io: ma come ti sono venuti in mente?
Julia: non li ho immaginati, sono entrata in salotto per mangiare un po' di tempo fa e vi ho trovati belli addormentati sul divano. Eravate così belli che non ho potuto non farvi un disegno!
Io: sono meravigliosi, Julia. Sono i più bei disegni che abbia mai visto in vita mia -l'abbracciai ancora una volta.
Axel: però non mi escludete sempre!
Io: qualcosa non va?
Axel: amo entrambe alla follia e adoro vedere come andiate d'accordo, ma mi fate ingelosire se state solo per i fatti vostri e mi lasciate in un angolino!
Julia: sei un gelosone!! -gli facemmo una pernacchia.
Axel: come osate fare una pernacchia a me?! -si buttò sopra Julia e cominciò a farle il solletico.
Julia: nonono, fratellone basta!
Io: certo che sei spietato! -lo buttai sul divano e salii a cavalcioni sul suo corpo- adesso ti faccio vedere io!
Axel: nono, ti prego. Non farmi il solletico! No, ti prego!
Julia: vai Axera!
Io: peccato che sia spietata anche io! -cominciai a torturarlo.
Axel: basta basta, ti supplico! Dai ti prego! Ti amo, ti amo!
Io: dillo ancora
Axel: ti amo!
Io: mhh.. bene -mi avventai sulle sue labbra per iniziare a baciarlo.
Julia: -si schiarì la voce- mhh.. ragazzi?
Axel: -si staccò dal bacio- sì?
Julia: siete in ritardo
Axel: per cosa?
Julia: la scuola magari? Ricordate che frequentate ancora una scuola? Al centro della città più o meno?
Axel/Io: CAZZO, LA SCUOLA!

{I miei tre righi}

¤avete anche voi fratelli o sorelle?
Io ho due fratelli e due sorelle. Pochi pochi insomma..

Axera

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeWhere stories live. Discover now