69- Love for all, hatred for none

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Continuammo a pattinare per un paio d'ore, la giornata non poteva essere più bella.
Poco dopo essere usciti dalla pista facemmo un giro nel centro della città e quando arrivò l'ora di cena Axel ci portò in un piccolo pub, vicino al cinema.

Xavier: prego signorina -fece un piccolo inchino mentre apriva la porta.
Isabelle: oh.. che gentiluomo.

Andammo ad accomodarci in un tavolo con i divanetti vicino alla finestra e poco dopo ordinammo qualcosa da mangiare.

Isabelle: non vedo l'ora di andare a scuola domani! -esclamò sarcastica.
Xavier: soprattutto non vedo l'ora di rivedere quel fantastico professore
Axel: chi? Hishimaya? -si avvicinò a me e appoggiò un braccio sulla cima dello schienale del divanetto.
Io: sì.. proprio lui
Axel: ma che materia vi insegna?
Isabelle: non ci insegna nulla. Cerca solo di "rieducarci"
Xavier: vuole che rinneghiamo completamente noi stessi
Axel: vuole cambiarvi?
Isabelle: ci tratta come se fossimo il male assoluto! Crede di avere a che fare con i figli di Satana, non con dei ragazzi "normali"
Axel: perché tra virgolette? Voi siete normali
Xavier: ..non completamente, Axel..
Axel: invece sì che lo siete. Ragazzi, siete esseri umani anche voi, non è vero che siete una specie a parte. Voi siete persone come noi, avete soltanto ricevuto un'educazione diversa dalla nostra. Presto non vi sentirete più così diversi
Xavier: spero tanto che tu abbia ragione
Axel: vi fidate di me?
Isabelle: certo
Axel: allora state tranquilli e fidatevi di me. È Hishimaya ad essere anormale, non voi -cominciò a ridere, contagiando poi tutti noi.

Trascorsero più o meno altre due ore in cui non facemmo altro che mangiare e chiacchierare.

Axel: mi dispiace tanto ragazzi, si è fatto tardi. Io e Axera dovremmo tornare a casa altrimenti non sentiremo la sveglia domani mattina -scherzò.
Xavier: già, anche io e Isabelle dovremmo rientrare. Sogni d'oro sorellina e buonanotte anche a te, Axel
Axel: buonanotte ragazzi
Io: buonanotte fratellone.. -lo abbracciai- ..è stato bello trascorrere una giornata con te ed Isabelle
Xavier: -mi accarezzò i capelli- ..allora ne riorganizzeremo altre
Isabelle: ciao amore!
Io: ciao tesoro mio! -ci abbracciammo forte.

A casa.

Mentre io e Axel ci stavamo preparando per andare a dormire, mi resi conto che l'umore del mio ragazzo era piuttosto strano.

Io: amore, va tutto bene?
Axel: sisi, stavo solo pensando. Non preoccuparti -si sfilò la maglietta.
Io: a che cosa? -sfilai i jeans per indossare i pantaloncini del pigiama.
Axel: stavo pensando a me, a tutto quello che è successo
Io: parlane con me
Axel: stavo ripensando a com'era la mia vita quando ero ad Okinawa -indossò una maglietta bianca poco aderente con lo scollo a V e i pantaloncini di una vecchia divisa.

Cominciai ad avvicinarmi a lui, che stava fermo davanti alla finestra ad ammirare il panorama che si trovava al di fuori. Dalla grande lastra di vetro filtrava una forte luce lunare, così forte da riuscire ad illuminare tutta la stanza e in particolar modo il suo corpo, ancora più attraente del solito.

Io: e com'era la tua vita? Era triste o era felice? -lo abbracciai da dietro.
Axel: pensavo a te, ti pensavo sempre. Thor mi ripeteva sempre di essere forte e di non abbatermi perché prima o poi sarei riusciuto a ritrovarti, ma più il tempo passava e meno riuscivo ad andare avanti.. -appoggiò le sue braccia sulle mie.
Io: ..Axel
Axel: per un periodo ho frequentato la Mary Thames Memorial ed era stracolma di ragazze che non facevano altro che provarci con me. Non capisco neanche perché, mi sono sempre ritenuto un ragazzo normale
Io: perché sono così gelosa quando una ci prova con te secondo te? Sei meraviglioso Axel, sia dentro che fuori, lo sei sempre stato ma c'è anche da dire che Okinawa ti ha reso ancora più bello. La pelle abbronzata, i capelli schiariti.. ti rendono davvero attraente. Non biasimo le altre per essere attratte da te, anzi le capisco.. per questo sono così gelosa
Axel: ..amore mio..
Io: sono così fortunata di essere stata io la tua scelta
Axel: ma anche io sono fortunato di essere stato il tuo. Perché credi che mi arrabbi tanto quando ti chiedi perché non mi sono stancato di te? Non sei solo la ragazza più bella che io abbia mai visto, sei anche la ragazza che riesce a rendermi la persona più felice del mondo. La tua bellezza è insuperabile, ti basta uno sguardo per farmi cadere ai tuoi piedi.. ma quando mi parli e sei al mio fianco il mio cuore impazzisce di gioia. Solo tu riesci a farmi sentire così e mi ritengo fortunato proprio perché hai scelto di far parte della mia vita e non di quella degli altri ragazzi
Io: siamo proprio fortunati, eh?
Axel: io persino più di te -scherzò.
Io: smettila.. -gli sorrisi.
Axel: comunque.. ho sempre rifiutato tutte le loro avance perché sapevo che tu eri da qualche parte in Giappone ad aspettarmi
Io: non ho fatto altro che aspettarti, amore mio. Sapevo che saresti tornato
Axel: e.. non hai mai avuto nessuna tentazione? Voglio dire.. hai mai pensato di provarci con un altro ragazzo perché ti sentivi come se stessi perdendo tempo ad aspettare qualcuno che era chissà dove?
Io: no mai. Non ho mai pensato che aspettarti fosse una perdita di tempo perché l'unico con cui voglio stare sei tu
Axel: avresti potuto avere una storia più semplice, senza tutti quei problemi. Invece hai deciso di continuare ad aspettarmi
Io: certo
Axel: come fai a dire che non sono io il più fortunato? -scherzò.
Io: -ridacchiai- tu invece che mi dici? Qualche ragazza è riuscita ad avvicinarsi a te?
Axel: un giorno una ragazza di quella scuola mi ha baciato. Non ricordo neanche come, ricordo solo di essermela ritrovata addosso
Io: e tu cos'hai fatto?
Axel: ho pensato che non fosse giusto baciare una ragazza se amavo già te. Mi sono staccato subito e sono andato via, ma..
Io: ma?
Axel: mentre tornavo a casa ti ho immaginata in una situazione simile, magari con un bravo ragazzo. Ho pensato di essere stato un egoista a chiederti di aspettarmi. Tu avresti potuto incontrare un ragazzo meno problematico di me e avrebbe potuto renderti felice. Io ero ancora sotto ricatto dell'Alius Academy e non sapevo come sarebbe andata finire, non sapevo se sarei riuscito a rivederti e nonostante questo ti avevo quasi implorato di aspettarmi. Mi sono sentito così in colpa perché avevo pensato solo a me stesso e non a te
Io: subito dopo ti sei dato una sberla?
Axel: certo! Ero stato un idiota a chiederti~
Io: no, avresti dovuto farlo per aver pensato quelle stupidaggini
Axel: ma io~
Io: quando mai non hai pensato a me? Perché eri andato a Okinawa? Perché avevi lasciato la squadra e i nostri amici? Perché avevi smesso di giocare a calcio? Hai fatto tutte queste cose per proteggermi. Ti sei privato di una grande parte di felicità per tenermi al sicuro.. quindi non dire che sei stato un egoista perché nessuno farebbe quello che tu hai fatto per me, nessuno. Il minimo che potessi fare era aspettarti, ma non l'ho fatto per questo. Ti ho aspettato perché ti amo e non vorrei condividere i miei casini con nessuno se non con te, tantomeno vorrei che tu condividessi i tuoi con un'altra ragazza. Voglio rimanere al tuo fianco sempre, non importa se le cose vanno bene o male. Io voglio stare con te.

Sciolse per un momento il nostro abbraccio e si voltò verso di me. La sua alta figura mi coprì in parte la visuale della finestra, ma non abbastanza da impedirmi di ammirare come la luce lunare riuscisse a rendere il mio Axel ancora più bello.
Appoggiò delicatamente le sue mani sulle mie spalle e le carezzò mentre incastrava il suo sguardo con il mio.

Axel: ti amo, non so neanche dirti quanto
Io: nemmeno io so dirti quanto ti amo
Axel: quel bacio non ha significato assolutamente niente per me
Io: lo so, amore. So che non faresti mai una cosa del genere -avvolsi la sua vita tra le mie braccia.
Axel: quindi non sei arrabbiata
Io: assolutamente. Ricordi? Mi è successa la stessa identica cosa con Torch e quando te l'ho raccontato, tu non ti sei arrabiato. Sei stato molto comprensivo
Axel: e quando siete stati all'Alius Academy non ha cercato di tornare da te?
Io: in realtà a darmi problemi in quel periodo è stata Xeira
Axel: -sgranò gli occhi- Xeira?
Io: Xeira e Torch amavano stuzzicarsi. Lo hanno sempre fatto, fin dei tempi in cui ero andata all'Alius Academy per la prima volta. A me non era mai piaciuto il loro vecchio rapporto, le loro toccatine erano disgustose e cercavo di ribellarmi sempre. A Xeira non piaceva quando le andavo contro e per questo mi minacciava. Diceva che se avessi continuato ad ostacolarli, sarebbe andata a letto con lui -chinai il capo.
Axel: ehi.. -afferrò il mio mento e mi rialzò il viso- ..hai combattuto ogni giorno contro di lei e sei riuscita a non arrenderti completamente a lei. Sei stata una guerriera, Axera. Sono fiero di te -sorrise.
Io: sono così felice di essere riuscita a chiarire tutto senza litigare
Axel: non mi piace litigare con te, lo sai -mi stampò un rapido bacio sulle labbra.
Io: -gliene diedi un altro.
Axel: adesso però andiamo a dormire. Si è già fatto abbastanza tardi
Io: ai suoi ordini, signore.

{I miei tre righi}

¤Qual è il vostro colore preferito?
Il mio è il blu scuro scuro, scurissimo, ma non nero, eh.

Axera♤

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeWhere stories live. Discover now