20- No rain, no flowers

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Alla mensa scolastica.

Axel: perché non mangi niente?
Io: non ho appetito
Axel: non ti piace il ramen? Ti vado a prendere qualcos'altro, se vuoi
Io: nono, va bene questo. Grazie
Axel: allora cosa c'è che non va? -mi domandò premuroso, mentre mi sistemava una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Io: non riesco a smettere di pensare a Silvia e Bobby
Axel: è per come si sono comportati dopo la partita?
Io: non solo, quello è stato solo l'inizio. È da una settimana che diventano strani quando ci sono io. Insomma, è assurdo
Axel: hai fatto o detto qualcosa in particolare prima che cominciassero a comportarsi in quel modo?
Io: no, non che io ricordi. Stavo semplicemente parlando di quello che mi era successo e della mia vera famiglia. Però... ora che ci penso, Bobby mi aveva fatto delle domande su mio cugino, su Erik
Axel: che tipo di domande?
Io: voleva sapere se gioca a calcio
Axel: forse te l'ha chiesto perché pensava di conoscerlo
Io: ci ho pensato anch'io, ma quando ne stavamo parlando era ancora tranquillo
Axel: e dopo non vi siete detti più niente?
Io: no, anche perché poco dopo ce ne siamo andati. Eravamo di fretta e per evitare di salutare tutti uno per uno, ho salutato tutti con quel cenno che faccio a volte
Axel: allora devono aver cominciato a comportarsi così dopo che li hai salutati, è l'unica spiegazione possibile
Io: ma li ho semplicementi salutati, non ha alcun senso
Axel: perché non ne parli direttamente con loro?
Io: vorrei, ma ogni volta che ci provo Bobby svia l'argomento e trova sempre una scusa per allontanare Silvia da me quando provo a parlare con lei
Axel: più tardi penseremo a una soluzione, ma ti prego, adesso mangia -ridacchiò.
Io: -sorrisi- va bene, ora mangio.

Afferrai le bacchette per prendere gli spaghetti, ma non appena li portai alla bocca mi ritrovai costretta a farli ricadere malamente nel piatto. Non mi ero accorta di quanto il brodo fosse bollente, motivo per cui mi scottai.

Io: porca di una~ brucia!
Axel: ahahahah ma ti sei scottata?
Io: SÌ!! NON RIDERE
Axel: -posò le sue posate e si avvicinò al mio viso per controllare meglio- dove ti sei scottata?
Io: ...al labbro inferiore...
Axel: lascia che il dottor Blaze te le rinfreschi
Io: preferirei non essere visitata da tuo padre, sarebbe strano -ridacchiai.
Axel: -ridacchiò anche lui- rifiuteresti anche se il dottore fosse io?
Io: in quel caso no, non lo farei.

Si avvicinò sempre di più alle mie labbra e cominciò a baciarmi poco dopo, ma sul più bello venimmo interrotti.

Mark: ehm.. ragazzi? Scusate
Axel: -si staccò, scocciato- hai sempre un tempismo impeccabile!
Mark: ma io non lo faccio apposta, ve lo giuro
Io: cosa devi dirci?
Mark: dovremmo fare una cosa chiamata allenamento, sapete? Con un pallone, una porta... avete presente? Soprattutto ora che Axel può finalmente riscendere in campo
Axel: va bene, va bene. Finiamo di mangiae e poi andiamo a cambiarci.

Alla sede del club.

Io e Axel arrivammo in ritardo, come sempre. Visto che tutti erano già andati in campo, decidemmo di rimanere a cambiarci nella sede del club, così da riuscire ad arrivare il prima possibile. Lui era già pronto, ma io ero rimasta indietro perché non riuscivo a farmi una coda come si deve.

Axel: pronta?
Io: -sbuffai- no, questi capelli non vogliono proprio restare in ordine!

Provai ad aggiustarli un altro paio di volte, ma senza riuscirci.

Io: -sbuffai- basta, mi sono stufata! Oggi mi alleno con i capelli sciolti
Axel: ehii.. calma, è troppo scomodo allenarsi con i capelli sciolti. Vieni qua, ti aiuto io -disse prima di togliermi l'elastico dai capelli e cominciare a sistemare i miei capelli.
Io: da quando sai sistemare i capelli delle ragazze tu, mh? -gli domandai, mooolto curiosa di sapere la risposta.
Axel: ritira gli artigli, tigre -ridacchiò- so a cosa stai pensando e non è come pensi, credimi. È che spesso sistemavo i capelli di Julia
Io: ohh.. davvero? -gli sorrisi.
Axel: e quanto è esigente! Le codine devono essere super precise, altrimenti si sente troppo brutta per uscire. Tutte sciocchezze secondo me perché lei è sempre bellissima
Io: hai proprio ragione, è davvero una bambina bellissima
Axel: ma non è l'unica persona bellissima che conosco, sai? -mi disse prima di terminare la treccia che mi aveva fatto e poi lasciarla andare sulla mia schiena. Successivamente cominciò a stamparmi una serie di baci sul collo.
Io: mi.. mi hai fatto una treccia
Axel: è come avevi acconciato i capelli quando ci siamo conosciuti, ma non ho mai avuto modo di farti sapere quanto mi piacessero raccolti in quel modo
Io: c-credo.. che me lo stai facendo capire.. ora, mh~
Axel: già, ti stanno proprio bene raccolti in quel modo.

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeWhere stories live. Discover now