83- No more bad dreams

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Caleb: tsk.. quindi ci siete anche voi
Jude: Caleb...
David: simpatico e pieno di vita come sempre, vero?
Caleb: già, solo per voi
Jude: non disturbarti così tanto per noi
Caleb: oh, non è mai un disturbo per me -rispose sarcasticamente.
Jude: invece per me la tua presenza lo è sempre
Isabelle: Mark, ma chi sono quei ragazzi là in fondo? Non mi pare di averli mai visti in questa scuola -domandò mentre indicava un ragazzo con una bizzarra capigliatura viola che se ne stava per le sue e un altro ragazzo con i capelli scuri e ritti che guardava tutti rosso come un peperone.
Mark: neanche io li ho mai visti qui alla Raimon. Probabilmente sono di un'altra scuola
Isabelle: e allora perché sono qui se non hanno mai giocato con la Raimon?
Mark: lo scoprirò subito -si diresse verso il ragazzo timido- ehi ciao, io mi chiamo Mark Eva~ -si interruppe all'improvviso- ma io ti ho già visto!
XX: c-come?
Mark: prima di entrare a scuola. Tu mi stavi seguendo!
XX: n-no aspetta, posso spiegarti. I-Io non volevo seguirti, davvero, è che dovevo raggiungere la Raimon ma lungo il cammino mi sono perso. Ho visto che.. indossavi la divisa della Raimon e pensato che stessi andando anche tu lì, perciò ti ho seguito. P-Perdonami, non volevo darti fastidio -si inchinò, mortificato.
Hurley: fratello, sta' sereno. Non è successo niente
Mark: già, ha ragione Hurley. È tutto a posto. Come ti chiami?
XX: A-Austin Hobbes!
Mark: molto piacere. Io mi chiamo Mark Evans e sono il capitano della Raimon
Austin: oh.. ma io ti conosco già
Mark: davvero? -domandò incredulo.
Austin: tu e la tua squadra siete diventati famosi in tutto il Giappone perché avete ricevuto un riconoscimento da parte dello Stato per aver sconfitto gli ALIENI -saltò per lo spavento e poi si nasconse dietro Mark.
Mark: ehii.. ma che ti prende?
Austin: q-q-quelli sono~
Mark: quelli chi?

Si voltò verso la sua stessa direzione e capii che stava guardando noi.

Io: ma che ha? -domandai.
Austin: o-oh mio Dio..
Xavier: qualcuno potrebbe portargli una camomilla, una tisana.. insomma di qualcosa? Credo che non si stia sentendo molto bene
Jordan: ehi amico, vuoi che ti chiami l'infermiera?
Isabelle: già, ti serve aiuto?

Austin non rispondeva. Era solo sbiancato ulteriormente e aveva iniziato a sudare a freddo.

Jordan: che cosa abbiamo sbagliato? Forse i modi erano troppo diretti?
Isabelle: ma no, abbiamo chiesto come stava come avrebbe fatto un normalissimo terreste
Xavier: infatti! Siamo stati promossi al corso di rieducazione, vuol dire che ormai siamo in grado di comportarci come dei perfetti terrestri
Io: allora perché quel ragazzo sta diventando sempre più bianco?

Quando ci voltammo nuovamente verso di lui saltò ancora una volta per lo spavento.

Io: ma che ha?
Mark: Austin, che c'è che non va?
Austin: s-sono gli alieni dell'Alius Academy!
Mark: ma no, non sono più~
Austin: g-giuro! Non ho assolutamente n-nulla contro di voi. Vi supplico, non fatemi del male!

A quel punto io e i miei amici scoppiammo a ridere.

Austin: oddio che ho detto?! Adesso mi distruggeranno, lo so!
Mark: sta' calmo, Austin. Non sono più alieni, adesso sono nostri amici
Austin: v-veramente?
Mark: certo!
Austin: a-ahh.. perdonatemi. Sono mortificato
Xavier: non abbiamo più voglia di sterminare l'umanità. Oh Dio, a volte però ho voglia di strangolare mia sorella. È una normale sensazione umana, vero? -scherzò.
Io: ehi! Che vorresti dire?!
Xavier: io? Assolutamente niente
Jordan: se questi due cominciano a litigare, oltre a rompere le scatole, rompono anche tutto quello che è presente nella stanza! -sorrise.
Darren: già, ne sono proprio capaci. Non sai quante volte sono riusciti a contrastare la mia Mano Insuperabile nel bel mezzo delle loro litigate -ridacchiò.
Shawn: Darren!
Mark: Darren, ci sei anche tu!
Darren: non potevo mancare ad una rimpatriata del genere!
Scott: ci sono anche io!
Celia: ti ho visto entrare piccoletto -andò a salutarlo.
Scott: -poco dopo si staccò dall'abbraccio- che fai, Darren? Non saluti la tua fidanzata? -ghignò.
Darren: -gli tirò una botta in testa- sta' zitto! Ci siamo già salutati fuori e poi Jude è qui!
Jude: -comparve dietro di lui- già, io sono ovunque e vedo tutto! Non dimenticarlo mai
Darren: J-Jude! Ciao amico, come stai?
Jude: benissimo, grazie. Immagino che stia bene anche tu visto che non ne volevi sapere di staccarti da mia sorella
Darren: b-beh.. non ci siamo potuti vedere per molto. Mi è mancata, ecco
Jude: non ti dico niente solo perché la rendi felice, ma ricorda che io vedo e sento tutto.

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeWhere stories live. Discover now